Manuale Seicento-Settecento
Francia e alla sua scuola. Il michelangiolismo si era bensì rumorosamente imposto, poco dopo la metà del Cinquecento, con le brillanti decorazioni di
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violento di luce ed ombra. I colori sono sbiaditi, come stagnanti in una luce morta, senza raggio. Dopo il fatto istantaneo del martirio di San Matteo
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sublimazione, per il Caravaggio è soltanto la fine, l'enimma della tomba. Ritorna su questo tema con ossessiva insistenza anche dopo i dipinti di San Luigi dei
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cultura figurativa barocca comincia dopo la morte del Caravaggio; e che uno dei massimi creatori di quella cultura, il fiammingo RUBENS, ha vissuto a Roma
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Come molti connazionali, il fiammingo PIETRO PAOLO RUBENS (Siegen 1577- Anversa 1640) dopo una prima educazione in patria, si reca in Italia «per
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sconvolge l’ambiente artistico romano, già ricco di fermenti, crea un «prima» e un «dopo-Caravaggio». La categoria del «caravaggismo» è, più che secentesca
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qualificato come antico) partecipano allo spettacolo sacro, che si svolge, tra cori angelici, in alto. Dopo aver terminato il dipinto, il risultato non lo
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Fra i numerosi francesi emerge Valentin (1592-1634): dopo un esordio «tenebroso» in cui utilizza in chiave fortemente drammatica l’emergere del
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), è a Roma, dopo un breve soggiorno veneziano, dal 1600 fino alla morte; si dedica esclusivamente, con fare lento e meditato, a piccoli, preziosi
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Si è molto parlato di una «crisi poetica» del Guercino, dopo il ritorno in Emilia, prima a Cento, poi, morto il Reni, a Bologna: ma è stato
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in lui il genio del secolo: non solo l’interprete ma il fattore essenziale di quella «restaurazione cattolica» che, dopo il chiuso rigorismo
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, meditativo: nella Madonna annunziata di Orvieto (scolpita nel 1608-1609, tre anni dopo l’Angelo annunziante, del 1603-05) tanto lima e tormenta lo schema
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dell’Accademia di San Luca, rifiuta; dopo una sola, e non fortunatissima, commissione pubblica (il Martirio di Sant’Erasmo, del 1629, per un altare di
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quella città pienamente europea quale era dovesse incontrare, dopo il Correggio, studiato direttamente sulla cupola di Parma, il Bernini, il trionfo del
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Delle scuole pittoriche del Seicento la napoletana è, dopo quella di Roma, la più importante. Ne dipende, in gran parte, anche peri vari artisti che
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Un impulso nuovo, che la riscattai dall’eccesso patetico e del melodico, imprimono, alla scuola napoletana dopo la peste del 1656, due grandi artisti
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Domina, fino alla morte, ma anche dopo, la pittura napoletana; è conosciuto dappertutto, le sue opere sono richieste in tutta Italia, lui stesso si
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Dopo la battaglia di San Quintino Emanuele Filiberto di Savoia e, poi, Carlo Emanuele I creano le strutture politiche, economiche e culturali di
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Dopo l'ultimo grande contrasto di idee, quello tra il Bernini e il Borromini, l’arte si ritira dai grandi problemi e si restringe nei proprii, quelli
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due architetti venuti sùbito dopo. BENEDETTO ALFIERI (1700-1767), nobile dilettante e buon matematico (nonché zio di Vittorio), si propone di dedurre
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esser altro, la concezione barocca. Un altro caso di «Barocco riformato», o di anticipazione neoclassica, è quello della villa Albani (dopo il 1747) di
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, dopo la caduta di Napoleone, di trattare ed ottenere la restituzione delle opere d'arte che i francesi avevano portate via dall’Italia.
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scultura. Prendiamo il monumento di Clemente XIV: la prima opera compiuta dal Canova dopo aver studiato la scultura antica a Roma e a Napoli. E
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