Manon
Qui c'è tutto! Guardate il nostro nido: è vestito di rose!... E alla mattina, ora che è primavera e Parigi mi manda qualche amica, in un piccolo
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Manon
E talvolta, via!... Si va in vettura al Bosco di Boulogne!... E alla sera, al ritorno, poichè l'aria m' ha fatta bella e fresca, il mio amante mi
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Ho già deciso: scriverò a mio padre!... Ho pur diritto alla fortuna mia!
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Manon
Ma dunque tu dimentichi che fu un' impresa simile che ci ha condotti dritti alla prigione!
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Manon
Ma, dio d'amore, io sì che ho rinunciato alla fortuna della casa mia, alla quiete divina del mio spirito, anche alla mia coscienza, anche alla mia
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Manon
È la divina ora del rimorso!...Senti che purità c'è intorno a noi... a noi poveri, miseri, sbattuti come rottami inutili nel nulla, alla deriva!...
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Manon
, o tendendo l'orecchio alla porta di destra.
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Il titolo è «L' imbarco per Citera », tessuto sullo stile di Clemente Marot, con un pizzico erotico alla Gentil Bernard... un giovane poeta, ancora
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Alla Commedia?... No... perchè?...
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Credevate che, dopo avervi offerto una piccola cena, vi dicessi: volete che stasera andiamo alla Commedia?...
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«Però non son riuscita a persuaderlo di farmi accompagnare alla Commedia...
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Manon
Qui presso... alla Muette... accompagnava il Reggente...
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Qui presso... alla Muette!...
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Scusatemi... scusatemi... signore... se sono entrato di improvviso... Non è mia la colpa... Il Viscontino m' ha dato questo incarico: di dire alla
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. E calmo ho riflettuto... Bisognava trovare... farlo uscire di qui con un inganno... Strapparlo alla sua preda!... E la preda eri tu... tu, la mia
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Manon
(e in così dire corre alla porta di fondo, apre l'arazzo centrale, ma ha un grido ed arretra).
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(accorrendo alla porta di fondo, grida verso l' esterno)
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Manon
Sai Manon?.. Il mio uomo m' ha detto che per le tue nozze innalzeranno tutti archi di verde, da qui alla casa del Governatore...
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(Lungo silenzio. L'oscurità a poco a poco discende. LAURETTA s' avvicina alla panca e accende la grossa lampada che è là, avviandosi quindi, per
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Manon
Ti ricordi... quando ti sono apparsa alla Sorbona?... ero bella anche impura... Ma adesso è un'altra luce... ne son tutta vestita!...
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improvviso, le spalle rivolte alla porta di sinistra. Ed è così assorto che non s'accorge che MANON,tutta gaja, fresca, sorridente, gli si avvicina).
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Pensa le loro faccie ... la loro confusione, quando, al mattino, bussando alla mia stanza, non m' han trovata più!... Ah! li vedo... li sento
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porre un argine alla mia inclinazione ai piaceri!...
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che diceva: vieni in braccio alla Chiesa!... E un amico fraterno, un compagno di studî, che mi voleva unito per sempre alla sua fede: il mio caro
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E alla prima locanda, proprio qua a Saint-Denis: - Olà, oste!... Del latte, pane fresco e molta frutta!... Ci amiamo come pazzi, ma lo stomaco è
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Pensa com'ero sciocca! Così, senza saperlo, correvo incontro alla fortuna mia! Erano quei due passi, finalmente! Era la vita che tu m'hai promesso
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Emerito ruffiano!... Ma alla mattina, Madama Parabère ve lo costrinse. E il suo ragionamento, si dice, fosse questo...
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...C' era con lui Madama Parabère... Filippo D'Orlèans s' era prefisso di non presenziare alla consacrazione del suo emerito... scusate...
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Visconte mio, son certo! È il suo amico fraterno... è votato alla Chiesa... devoto al Conte padre... Quando, quella mattina che la mia sorellina
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...quando mi avete esposte chiare le vostre intenzioni riguardo alla piccina: protezione completa, ora e per l' avvenire... Quando mi avete detto
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Ho messo un servo a guardia presso la porta piccola. Ho ispezionato tutto, intorno alla locanda. Gli altri due servi sono all' uscita grande. Al più
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(afferrando COMBALET col suo solido pugno, alla gola)
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(si dirige alla porta di sinistra, bussando con le nocche della mano, ripetutamente)
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(dirigendosi alla porta di sinistra, chiama)
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Ma perchè mi mettete alla tortura? Che male ho fatto?
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Sono fuggita! Sì! Sono fuggita alla vostra catena che imprigionava anche il mio respiro!
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E sia! Pronta alla porta!
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No! Sempre!... Sempre!... Pronta alla porta!
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Mi stringete alla gola!
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, portala alla mia casa, e sia mia figlia!... E allora, allora, vedrai, Manon!... Non ci saran più lagrime!...
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(le mani alla bocca, reprime un singulto).
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No... no... per carità, signore mie! Ve ne scongiuro! Siamo alla Sorbona... dove non si ride... si medita, si studia!
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(alla De Lande)
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(alla dama che entra in questo momento)
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... e alla sera Fulier!
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E che essendosi ella ritirata dal mondo per far la cura del latte d'asina, ha ridotto il suo circolo a due sole persone: l'asina alla mattina...
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Ma io frequento tutti gli ambienti, caro il mio Fulier! Passo da Sceaux alla Corte con molta indifferenza! E, come l'ape, succhio il pettegolezzo
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Naturalmente s'arrivò d'un passo alla Bolla Unigenitus...
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È il cielo che la manda... un po' per fare penitenza alla Sorbona, un po' perchè il mio credito di storiografo esatto non fallisca! Ora facciam la
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Sì, se voi attribuite alla mia presenza uno scopo che non ha.
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