Malombra
Quel giorno la gentildonna veneziana di Palma il Vecchio fu scherzosamente pregata di uscire dalla sua cornice e di sedere a pranzo. La bella donna
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Alle due pomeridiane il commendatore e Silla lavoravano in biblioteca. Preparavano lettere e telegrammi d'affari, liste di persone a cui mandare la
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Il pranzo fu triste. Il padre Tosi si alzò da tavola subito dopo la minestra per andare dal conte, e non ritornò più. La contessa e Nepo mangiavano
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Una mattina la contessa Fosca e il conte Cesare si trovarono soli a colazione. Tutti gli altri erano andati a vedere il posto della futura cartiera
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"Sì, il Cristianesimo, lo capisco bene" disse il conte, pigliando in mano un alfiere e guardandolo attentamente. "Non so chi sia la bestia che vuol
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"Di qua, signore" disse il servo che precedeva Silla: "il signor conte è in biblioteca." "È questa la porta della biblioteca?" "Sì, signore." Silla
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Silla arrivò alle dieci e mezzo alla stazione di... Il mattino era caldo e ventoso. Le vette dei grandi abeti che nereggiavano lì presso in un
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Il sole era tramontato e le cicale non cantavano più. La costa boscosa in faccia alla biblioteca si disegnava nera sotto il limpido cielo aranciato
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rimedio, porterà via lui e i suoi compagni nelle tenebre. La locomotiva fischia, colpi violenti scoppiano di vagone in vagone sino all'ultimo: il convoglio
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che il Rico, da buon cavaliere, si fermò a gridare con quanto fiato aveva: "Lume!" Dopo di che scese a salti, come un gatto, per le tenebre. Un lume
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Il 6 settembre grande aspettazione al Palazzo. I radi, timidi fili d'erba che bucavano la ghiaia bianca e rosea del cortile, eran tutti scomparsi
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momento dopo. Prese il sentiero che s'inerpica su pel monte imminente alla chiesa e salì fino a certi sassi imboscati d'allori; là uscì dal sentiero e si
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Un'ombra nera comparve sulla porta aperta del salotto di don Innocenzo, nascondendo il cielo stellato; una voce disse: "Niente." Il curato non la
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quel caro D... - un altro ha preso fuoco nei favoriti rossi del conte B... - un terzo l'ha raccolto da terra il bambino lungo della padrona di casa e
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convulse, ne strappò due manciate. Marina aveva detto: dopo le undici. Lasciò cader le braccia inerti, piegò il collo, si accasciò tutto come se un piede
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Ell'era figlia unica di una sorella del conte Cesare e del marchese Filippo Crusnelli di Malombra, gentiluomo lombardo che visse in Parigi tra il 49
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Si doveva partire per l'Orrido alle dieci del mattino, c'era da percorrere il lago sino alla sua estremità di levante e poi da salire la valle che lo
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scalmanata, veniva a protestare che la canonica non era il Palazzo, che non avrebbero trovato questo, che non avrebbero trovato quello. Ardeva dalla voglia
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loro umidi mantelli di boschi, le ultime colline di ponente sfumate in un chiaror di piova, il lago plumbeo. Lì sul lago non pioveva ancora. Non si
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"Ecco l'agave che volevo farle vedere" disse don Innocenzo a Steinegge. "Bella eh?" Era lì a godersi il sole, superba e triste, nel mezzo di un gran
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"Debbo accendere il lume, signor?" disse Steinegge a bassa voce. Era notte fatta. Da un gran pezzo Steinegge e Silla stavano seduti nella stanza di
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Il cane è fedele. "Der Hund treu ist." "Oh no, treu ist, fff, caro Silla, questo è un grande sproposito. Se io dico dass der Napoleon kein treuer
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"El xe largo e longo, Ecelenza" disse alla contessa Fosca la sua fedele Catte, versandole il caffè in una tazza larghissima, mentre la contessa
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sul letto a guardar dalla finestra il cielo freddo, uggioso come di febbraio, i tetti lucidi, e contro le scure finestre opposte, i fili tremoli della
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Donna Marina di Malombra alla signora Giulia De Bella Dal Palazzo, 2 settembre 1864 Sospetto di aver indovinato il nome dell'autore di Un sogno. Mi
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vengono a prendere il thè. Stasera ci sarà M... che, quando viene, fa sempre un po' di temporale sul mio piano. Lo conosce? Non ha niente del
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soggezione sia per il muso lungo del cugino, sia per il muso lungo delle montagne. Guai, diceva lei, se le fosse mancato il conforto di Marina! Sarebbe