Malombra
l'angelo appassionato del Guercino pregava per lui c on ardor veemente, gridava a Dio: "Chi lo ha gittato sulla terra? Chi gli negò il sospiro dell'anima
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"ch'era una scalfittura e che questa persona teme molto il male. Se son poi ferite dell'anima, allora per me sarebbe un grande avvilimento non sentirle più
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, sa!" "Cosa dicono?" "Dicono che qui dentro c'è l'anima d'un povero morto che sarebbe poi il padre del signor conte, il suo papà grande di Lei." Marina
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sforacchiati di raggi di sole. Non ci si udiva, non ci si vedeva anima vivente; tutto taceva. Qualche gerla abbandonata presso gli usci chiusi
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perduta ora con le mie cautele forse troppo mondane, con mostrargli che sono tranquilla e con tenta come se non avessi nessuna nube nell'anima. Ho
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cose che mi fanno proprio uscir dai gangheri. D'acciaio? Si è mai sentito? D'ac ciaio si fanno le penne, anima mia." La contessa interpose qui un
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facoltà dell'anima, con la ragione, con la immaginazione, con l'amore. Parlo, sa, ora, dei mezzi umani di ricerca, lascio da parte la grazia. Non si tratta
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vista. È l'ultimo scalino questo? Commossa, la me anima. In nome di Dio che siamo abbasso." Attraversarono il cortile, precedute dal lanternino del Rico
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ne poteva più. "Intanto venite di sopra." "Vengo, anima mia, se posso. Vi raccomando il mio Momolo e la mia Catte. Son vecchietti, povere creature
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disuguaglianza naturale nel corpo e nell'anima. Il mio cuoco è molto più simile ad Annibale e a Scipione Africano di un gorilla, ma non è loro eguale
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inanimate, alza l'anima. E quest'anima che si alza, vede, naturalmente più in là; se lo slancio è molto forte, può vedere addirittura la meta; non vedrà la
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al naso, sempre porporino e lucente. Insomma l'anima del segretario era tutta lì, sul viso; la si vedev a sentire, dolersi, godere, fremere come un
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precipitò nella povertà. Mi si promise testé quiete, lavoro e amicizia, quello che l'anima mia sospira, perché alla gloria ho rinunciato; e adesso mi si
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salute e una buona parte dell'anima. Ma adesso l'istituto al quale appartenevate ha fatto cattivi affari e venne chiuso. Io credo che Voi non sarete
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un'ultima caduta senza rimedio, di un abisso orribile predisposto chi sa in qual punto della sua vita, dove si sarebbe perduto, anima e c orpo, per sempre
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e che la signora marchesina si disperasse perché, ohe poveretta, giovane la è, anima mia..." "Contate su senza tante anime." "Come La comanda
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" dice lei "che un'anima possa passare di lì? Pure le assicuro" dice "che ha cominciato; un pensiero e un segreto ne sono già usciti." Così mi ha detto. Ma
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fatto il colpo. Eh! Ce ne sono bene tutti i giorni, sulle gazzette di quei fatti lì!" "Oh anima!" disse un'altra comare. "E come faceva ad averci le
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l'anima nelle braccia di una donna, ed ella viaggiava, novella sposa, chi sa per dove! Derisione, derisione! Gli altri erano felici! Gli altri avevano
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escono gli occhi e l'anima quando hanno bisogno di veder lontano, d'immaginare liberamente. Il Palazzo domina quel deserto con la sua grandiosità
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nero e il padre Tosi dei Fatebene-fratelli, che Silla conosceva di vista, un bell'uomo maestoso, sui cinquanta, dalla gran fronte piena d'anima, dal
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all'infallibile compiersi delle promesse divine, all'amore fatale che l'avrebbe esaltata tutta, anima e sensi, oltre alla torbida natura umana. Di questo