MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
e mi disse: - Don Luigi ha bisogno di voi.. Scoccavano appunto le undici ore. Salii d'un balzo. Certo le pareti del presbiterio non somigliavano alle
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
addirittura. - Sembra, soggiunsi io nello stesso tono, che quella di fare il prete non sia in voi la vocazione più spiegata. - Evvia, ripresi poi, mosso a
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
quattro, che la terra della carbonaia era del Comune e deve ritornare al Comune. Ci dò un'occhiata ancora, mentre voi pranzate e in quattro salti sono
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
ammiccando furbescamente: - Beato chi vi può vedere voi! E senza aspettare invito, si pose a sedere al posto lasciato vuoto da don Sebastiano. Don
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
trionfante della madre di cui vi prendete nelle braccia e accarezzate, ammirando, il bambino; per poco ella si ristà dal fare altrettanto con voi. Per me, se
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
volti, poichè il dottore soggiunse con maggior calore: - È strano; ma è così. Vorrei trasfondere in voi la metà della convinzione profonda che il racconto
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
giorno. Intanto voi cercate di divagarvi, chè davvero, per essere la prima vi è toccata una giornataccia. Poi, avvicinatosi, mi prese per un braccio e
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
preparata la tavola per la colazione. - Tre posate? chiesi a Baccio che ripuliva, strofinando e soffiando, il mobiglio. - Ma sicuro; uno voi, due il signor
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
e tutti gli agi della città. Io vi invidio .... - Oh! non ditelo! Voi siete giovane, e, alle vostre parole mi sembrate poeta - siete pittore, del
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
camino, quando Bazzetta fu arrivato a questo punto della sua narrazione. La mia vanità di romanziere ne sarebbe più che solleticata, Ma io e voi siamo
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
! - E - continuava la signora, - il piccolo Ignazio, l'abatino che pranzò ieri con voi, è figlio spurio del sindaco - e questo non ve lo ha detto, e sua
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
tagliente sulla parete, una libreria. Le novanta volte su cento voi potete giudicare del carattere, delle abitudini, degli affetti di un uomo dal
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
! bontà di Dio! voi siete pulcini nel guscio ancora; e volete pigolare, e delle cose e della gente delle grandi città. Se ci aveste passato un mese e cinque
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
ancora compiti tre volte. Non è necessario descrivervi il villaggio di Sulzena. Voi lo conoscete già, per poco che abbiate fatta conoscenza con alcuna
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
far di conto; i paternoster e i deprofundis non bisogna pagarli più di quel che valgono. Io rappresento il Re, io vi amministro e voi non mi date
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
in cui l'artista ne toglie il lenzuolo che lo nascondeva. La porta e la finestra danno sull'ignoto; un passo, e voi sapete, d'improvviso, a che vi
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
, - zitto, voi non sapete nulla. Volevo replicare, ma egli ripetè: - Non sapete nulla, non sapete nulla. Poi dopo alcuni minuti di silenzio, con maggior
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
passerà da Zugliano; favorisca in casa mia; mi lusingo di riuscire a convincerla. E rivolto a me: - Venite anche voi; potrete confermare buona parte
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
amor del cielo, signor sindaco ... ... la prudenza è la prima qualità che ..... - Mi sentirete a parlare. Sono contento che siate testimonio anche voi
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
più stretta, a mancina: quella che scende, costeggiando l'orto del signor curato. - Vi ringrazio: state sano, voi e tutta la vostra famiglia. - Vengo
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
sorella, che è morta. - E il babbo? - Non l'ho mai conosciuto; non so chi sia stato. - Conoscete almeno il suo nome? - Nossignore. - Ma voi come vi
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
un po' troppo sollecitamente, - ma non importa, la colpa è dello stupido mio destino. - Quanto a voi, disse poi al dottore, non vi date troppo fastidio
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
. - Coraggio, gli dissi, i vostri amici si ricorderanno di voi. Egli mi fe' un sorriso ebete e chinò il capo. Lo trassero alla casa comunale, dove fu per
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
, non so se l'abbiate provato anche voi, è una cosa a cui Dio non dovrebbe condannare una povera creatura. Come la disgrazia diventa più grossa, come
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
sè. Se, discorrendo, mi appellavo alla sua esperienza e gli dicevo: «voi sapete questo e quest'altro» non diceva nè sì nè no; qualche volta
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
: - Cospetto, cospetto, due ditini, due ditini. Versò, poi disse: - Già voi non sapete cosa fare del mio vino e delle mie storie. Non risposi, egli