MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
sudore, tornò a sedere, si nascose la testa nelle mani, e continuò: - La mia Gina a quindici anni era la più bella ragazza del paese, e la più buona. Tu
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sultano alzavano la testa e si sentivano a rivivere, e le farfalle spalancavano l'ali per abbandonarsi alla caccia avventurosa degli effluvii e dei raggi
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, diss'io, che cosa mi resta a sapere?? - Bazzetta è un birbone; mi fa tante corna quanti ho capelli in testa; è uno sfaccendato. - ... ato, ripeteva la
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la testa malinconicamente china al pavimento. Come se un cenno imperioso lo avesse chiamato, lasciò la granata e un cencio che avea fra le mani e con
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cigolìo mi fe' volgere la testa: ella pareva volermi dire alcun che e non averne il coraggio. Dopo aver titubato alquanto: - La scusi, balbettò, la
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che, cadendo dall'alto, gli spruzzava copiosamente la testa. Stavo per rivolgergli la parola, quando si sollevò, e, traendo dalla fogna un cencio
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effetto della sua eccezionale struttura. Ei non poteva guardar da vicino al dissotto di sè stesso; il volume del collo ne lo impediva; la sua piccola testa
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illuminava una pelle così rosea e così tersa che si sarebbe detta di un fanciullo. Poche ciocche di capelli, bianchi come la neve, gli circondavano la testa
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berretta gli cingeva la testa; la sua canizie riposava liberamente sul capezzale. Ci mandò un sorriso collettivo, e stese la mano al dottore, il quale, con
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nelle spalle: diamine, era facile indovinarlo. - E che avete risposto? chiesi. - Nulla; sono uscito di là che mi girava la testa. Però dicano quel che
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senz'altro s'avviò a narrarmi le lotte intestine di Sulzena, in cui egli solo teneva testa al presbiterio e al sindaco alleati. Io non gli credevo gran fatto
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Tuttociò che aveva visto e inteso in quei due giorni mi sconvolgeva la testa: sentivo un vivo desiderio di raccoglimento, di riflessione. Cosa
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Erano le riflessioni ch'io facevo fra me tornando dalla Testa Grigia dove avevo voluto arrampicarmi un'ultima volta. E la conclusione fu ch'io avrei
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, seduto sotto una quercia, colla testa annuvolata e le ginocchia indolenzite. Nel tempo stesso il suo carattere subiva insensibilmente una trasformazione
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sotto quelle fronde, v'era un non so che di truce, di misterioso, che mi sgomentava. La testa del sindaco, china sul libro, seguiva affannosamente la
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. Camminava colle braccia ammanettate in croce sul petto, colla testa china, col fare stralunato di un uomo che ha l'animo fuori di questo mondo.
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maturo. La piccola testa sparuta dondolava seguendo il ritmo musicale, coll'aria ingenuamente burlona dei chinesi di porcellana. Accanto
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pozione, gli troncò le parole in bocca. - Come si sente? Va meglio? .... un cuscino per appoggiare la testa .... Il curato crollò il capo, ed accennò al
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sorpreso. - Ella mi afferrò le mani e mi guardò supplichevole in modo ch'io mi affrettai a prometterle tutto quel che voleva. Sedette, chinò la testa
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.... - Avete ragione, mormorò il curato chinando la testa. Non si toccò più il tasto delicato. Non riuscii a decifrare il senso di quelle parole; solo mi parve
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maggior forza, molto male, ma, se Dio vuole, vi metterò riparo. Poi piegando la sua testa fino ad appoggiar la guancia sui capelli di Aminta, soggiunse
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, scoteva la sua nobile testa come chi rinviene da un fascino opprimente, e diceva sospirando: - Ah! la vostra vita non è soltanto oziosa contemplazione
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patimenti. «Di lì a poco sopraggiunse il dottore che fu spiacevolmente sorpreso di trovare colà don Luigi: «Ma Rosilde chinò leggermente la testa e
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! Allora ... allora chinò la testa un momento, ma per rialzarla più fiera e più convinta di prima. Scelse fra le lettere di raccomandazione, deposte in