MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
Il dottore era tanto impaziente di raccontarci la sua storia quanto noi di ascoltarla. La strada c'era sembrata lunga. Perciò non appena arrivammo a
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spedito; e c'è a due terzi di strada un torrentello che non le consiglio di guadare di notte. - Non importa; questo buon bastone cornuto m'ha, come lo
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del sole, e aveva continuato senza interruzioni per tutta la strada. Epperò come fui vicino al villaggio di Sulzena, la stanchezza delle gambe prevalse
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essere costui che preferiva alla strada comoda che sale dalla parte di ponente, questo sentiero da scoiattoli? Due sole ipotesi possibili, - uno cui
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sindaco. Mi prese ansietà di vedere questo miracoloso rifugio. Mi feci indicare la strada e, sotto pretesto di andare incontro al curato, affrettai il
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penso più. Aspettate vengo colla lucerna. Uscì poco dopo e volle rimanere a rischiararmi la strada finchè io non ebbi svoltato verso la chiesa. Mi
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rassicurato, e rifacevo la strada verso casa con animo assai più leggiero, quando la Gina affrettò il passo stringendomi forte il braccio e quasi
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si recò nel palazzo comunale e procedette quivi all'esame dei testimoni. Io lo aspettai nella strada passeggiando. Quando, dopo due ore, mi raggiunse
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sommessa l'odissea del torrente nei fondi recessi del monte. Il lettore deve a quest'ora essersene accorto, - se strada facendo, mi si para davanti un
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, ma ho tanta strada da fare e fa tanto caldo .... Basta, parto meno crucciato perchè v'è qui lei. Loro signori di città sono gente di esperienza; è
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in letto: Don Luigi era fuori. Sento bussare alla porta di strada. Mi vesto, corro ad aprire. E trovo Rosilde in uno stato da far pietà che appena
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, il quale orto fiancheggiava il presbiterio dal lato opposto alla chiesa. Da quello un'altra uscita sì apriva sulla strada dei monti. Allora mi si
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mezzo alla strada, sulla sua porta.. - Che porta! Non ho paura io delle cocolle. - Io sono amico di Don Luigi ..... - E di me non lo siete forse
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seguirlo, lo scalpitio acuto di una cavalcatura si fe' sentire sui ciottoli della strada. Comparve un coso allampanato, le cui gambe lunghissime
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, rispondevano ogni tanto con un lungo muggito che somigliava a una raccomandazione di aver pazienza. Sulla strada costeggiante il muro del giardino, quella
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suo pollaio. - Signor curato, gli dissi, davvero che, se non avessi coscienza della strada che ho percorso, crederei che qui non sono in Italia. La
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nella strada. Un giorno qualcuno gridò ad alta voce contro queste violenze - e il montanaro affacciatosi alla finestra rispose: - Ma è pazzo, pazzo da
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, voi non dovete sospettare che di me ..... Allora ella mi narrò le deplorevoli vicende che erano seguite dopo il nostro ultimo colloquio sulla strada
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strada era meglio ... era meglio che fossi morto ... In questo punto una dolorosa esclamazione ci fe' voltar tutti e tre. Don Luigi era lì dietro a
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, dimenticata la strada rifatta piena d'ombra e di polvere, incamminarsi per opposti sentieri, fino a quel giorno appena intraveduti, e che adesso gli