MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
seccaggini; pene e tormenti, inerenti alla vita di campagna. - Pare, interruppi, che oggi avesse qualche grave affare pel capo. - Lo so io? rispose
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cosa che un po' di cuore non legga. - So di alcuni, i quali di quel po' si accontenteranno.
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la fine del mondo? - La verrà e presto; sentirai. Parecchi già avevano avvertito la mia Gina che quel birbone la guardava con certi occhi, che so io
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suscettibile. È certo che il buon curato gli aveva parlato sul conto mio a quattrocchi con quella strana benevolenza, non so come meritata da me fino
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cucina. Invece di quell'aspetto armonico di modestia, un non so che di gretta opulenza. La porta del giardino stava spalancata, ma il giardino era
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rimasto sempre. Dacchè ne sono uscito io non so immaginarmi paradiso diverso dalla mia felicità in quegli anni beati della mia infanzia, tanto
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troppo?» - Oh! se sapesse! ... - Oh! se sapesse! disse l'altro coso di dietro. - Non so nulla, diss'io. - Lo saprà. - Saprà, disse l'altra di dietro
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; sapete dov'è il signor curato? - Lo so io? stavo annaffiando quel po' di piselletti che sembra siano stati cosputati dalle streghe, che Dio mi perdoni
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fronte coronata di capelli bianchissimi; illuminati dalla luna, li avresti detti un'aureola. Non so quale solennità traspariva da tutta la sua figura
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del forestiero, nè il nome, nè il cognome del dottore. Se ti occorre parlargli, di' «signor dottore» e basta. Hai capito? Lo so io il perchè .... è una
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, svapora, svanisce, dilegua ... lo so io ... pur troppo! E abbassandosi all'orecchio del fabbriciere anziano di S. Gaudenzio; - Soltanto in donne
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a sentirla, - e non poterla soccorrere! ... «Come abbiamo potuto tirare innanzi non lo so: se non siamo morti tutti e tre quell'anno gli è che non
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curato. Un grande artista, uno scrittore, che so io, un poeta di Milano, che si diverte ad andare attorno a ritrattare le montagne, sicuro; un signore di
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vogliono; il ragazzo sta bene dov'è e ci resterà. - Ma possono darvi dei fastidi per questo? - Non so; faranno quel che vorranno. E il buon prete si
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sciagura. Non so perchè avevo quasi paura come quando ero bambino; involontariamente pensavo ai viottoli vivaci della mia Milano, ai crocchi gioviali
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tua madre, che ha tanto sofferto? - Non so, balbettò Aminta, venivo da lui perchè mi aiutasse, mi raccomandasse a qualche amico. Ed indicò me
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, sei diventato un uomo serio? - Quasi .... tanto da farti ridere, brigante: e tu? - Io so far di tutto fuorchè delle cose sensate. - Taci, credi tu che
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pulita, è vero, ma uguale nel resto a quelle degli umili montanari. Poichè m'ebbero per bene investigato, susurrandosi non so che cosa all'orecchio
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inteso che l'Intendente ha approvato il deliberato. So bene che c'è stato qualche semplicione a cui la volpe nera ha saputo inspirare degli scrupoli
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sorella, che è morta. - E il babbo? - Non l'ho mai conosciuto; non so chi sia stato. - Conoscete almeno il suo nome? - Nossignore. - Ma voi come vi
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dissotto all'androne; non so perchè, quella casa aveva qualcosa di strano da cui mi sentivo attirato. Nel cortile non c'era nessuno; sulla loggia che lo
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, passeranno per questi gioghi, diss'io. E son così belli! Da quindici giorni vado errando quassù, e non so come mi reggerà il cuore a riveder la pianura
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l'umile, il comunissimo romanzo di un povero prete? Non so, - non già per irriverenza malevola, - per un vivo capriccio di artista, di psicologo, null'altro
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incontro gli chiesi: - Non siete contento? - Non so cosa mi faccia, rispose, non ho più nessuno ... e si guardava attorno smarrito, come un uomo che non
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? Perchè con tanta cura tentava di nascondere il neo-laureato in medicina dietro il postulante pedagogo? Per un sentimento in cui non so se entrasse in