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MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA

679327
Praga, Emilio 33 occorrenze
  • 1881
  • F. CASANOVA. LIBRAIO - EDITORE
  • prosa letteraria
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MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA

J'ai plus de souvenirs que si j'avais mille ans.

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alle spalle, nell'acqua biancastra, e pareva assorto in qualche occupazione di grave momento, giacchè non si accorgeva o non curavasi del largo zampillo

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Le vendette del Sindaco non si fecero aspettare a lungo. La domenica dopo ci fu riunione del Consiglio. La seduta era stata annunziata con

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Si chiamava Angelo De Boni. La sua famiglia, oriunda di Zugliano, il capo-luogo del circondario, era un tempo fra le più agiate di quelle valli

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Luigi era arrivato da Novara. Era tanto soprappensiero quando entrai, che non si mosse. Aveva fatto l'ultimo tratto di strada a piedi con quella

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, eruttavano il loro rantolo singhiozzoso; i passeri cominciavano a pispigliare; si udiva il risveglio della luce nel fruscio sommesso delle foglie. In

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bordone. Quale spettacolo mi si offerse quando spalancai le imposte! O sole, o beatitudine diffusa il dì prima sull'universa natura! Più nulla! Il

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studi, confiscati i beni, non si perdette d'animo tuttavia. Natura temprata alla lotta, maschio carattere, salute a tutta prova, giurò non solo di

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sale il Calvario, il soffrire è per lei l'unica salvezza. L'antica filosofia ellenica si è affaticata dietro il veli o d'oro della felicità mondana

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un intero paese; da un sentimento di potenza, quasi di superiorità; pare di poter disporre di quel gruzzolo di vite come si fa di un alveare

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quindici anni convegno ai sogni della sua gioventù; e si abbandonava alle vaghe carezze della fantasia. La fantasia fu la galeotta. Egli non seppe mai bene

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trionfante della madre di cui vi prendete nelle braccia e accarezzate, ammirando, il bambino; per poco ella si ristà dal fare altrettanto con voi. Per me, se

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della natura si animavano al contatto delle sue ali per parlar meco di arte e di gloria. Quel giorno la conversazione era cominciata al primo nascere

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Mi rivolsi al suono dei suoi passi, mi rizzai, e gli mossi incontro. Egli si fermò, mi stese ambe le mani, e, prima ch'io trovassi una parola, mi

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. - Il dottore! sclamò Bazzetta. e, vuotato d'un fiato un altro bicchiere, s'alzò, scosse dalla giubba le ceneri della pipa e si avviò verso la porta

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; egli sonava il clarinetto in guisa da far stordire. Lo venivano a cercare da molte miglia lontano per tutte le sagre dei dintorni e non si faceva

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. Temete le barricate; ciò che in volgare significa: non partirete senza il mio permesso. Ora si tratta di non lasciare solo quell'infelice. Egli ha

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ciottolato. Era un bellissimo giovane con una elegantissima barba nera. Avevo cominciato appena ad ammirarlo che egli, balzato a terra, si buttò con una

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si fosse scatenata apposta per farmi sentir meglio la pace profonda del Presbiterio. Dopo una settimana io mi chiedeva se, per caso, tutto

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casa sua, ci chiudemmo nel suo studio e di tacito accordo si venne subito all'argomento. Egli parlò per più di tre ore col linguaggio sobrio e al

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Una delle più care soddisfazioni che si possano provare viaggiando, è quella del ritrovarsi, dopo un buon sonno, in un paese dove si è giunti di

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Mi decidevo a seguire la miserevole coppia, pronto a mettermi in mezzo se le percosse dell'aguzzino si fossero ripetute, quando un improvviso

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trovato invece il romanzo feuilleton, il dramma Porte-Saint Martin, il teatro Fossati; quel dramma e quel romanzo che ora è caduto di moda ma che la vita si

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sedere per liberarmi alquanto i polmoni dall'afa dell'incenso. Il sindaco diceva: - Vado a casa a prendere un libro dove si prova, come due e due fanno

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che tornerà di buon umore. - Non c'è stato da quasi un mese; quella passeggiata gli fa sempre un gran bene. Il sagrestano si fregava le mani

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? Si può vederlo? - S'immagini; le farà un regalo. E il buon uomo mi condusse fino all'uscio della camera del curato. - Non le faccia parola del

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la borsa dell'elemosina in cima ad una lunghissima canna che si piegava mollemente ad ogni scrollo. Egli faceva il suo mestiere di scaccino con uno

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troppo! sospirò quella pertica alzando gli Occhi al cielo. Dietro di lei si udì un sospirone. - Diavolo! non potei a meno di esclamare, perchè mi dice «pur

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che dal crepito della lampada ad olio. Ma Beppe si alzò di repente, e, piantatosi fra me e il campanaro, prese un atteggiamento che ci fece paura; un

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verde che uscia da un buco dell'imposta. Pochi istanti dopo, un rumor di passi si avvicinò e una vocina fievole chiese chi fosse. - Son Baccio. E la

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curato. In tal caso si trattava di qualche intingolo manipolato dalle sue mani e ch'egli assaggiava cogli occhi commossi, prima che colla bocca. - A lei

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assorto in gravi riflessioni; non ardii frastornarlo. Ma dopo qualche tempo si volse e mi vide. Pareva calmo; con un cenno del capo m'invitò a venirgli

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. L'animo ha i suoi abissi come lo Strona che a quel punto si profonda nelle viscere del monte per riapparire più giù, passa anch'esso per delle gallerie

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