MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
Uscito nella via mi fermai per accendere il sigaro: e, senza volerlo, intesi che il sindaco parlava di me chiamandomi «lo scarabocchino». Non era
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tutte le soavi e tristi scene del suo amore per farne risaltare la innocenza, la purezza sopraffatta ma non vinta di lui. Ella aveva avvertito gli
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alle spalle, nell'acqua biancastra, e pareva assorto in qualche occupazione di grave momento, giacchè non si accorgeva o non curavasi del largo zampillo
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', come tutti dalle nostre parti, il contrabbando di tabacco. «Coi suoi guadagni stentava a mantenerci; la famiglia non era grande; ma non c'erano
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colonne dei suoi templi, e intrecciava danze festose innanzi all'ara del sacrificio. - Non ostante il biblico precetto del servite Domine in laetitia il
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Che bella sera, che tramonto fatto per i pittori e per i poeti! Il paesaggio appariva e non appariva. Le forme incerte somigliavano a nubi; nubi che
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L'indomani Don Luigi uscì subito dopo il desinare, - e più tardi lo aspettai invano al solito ritrovo. Non mi sentivo di vena a lavorare; dopo aver
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Le vendette del Sindaco non si fecero aspettare a lungo. La domenica dopo ci fu riunione del Consiglio. La seduta era stata annunziata con
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e mi disse: - Don Luigi ha bisogno di voi.. Scoccavano appunto le undici ore. Salii d'un balzo. Certo le pareti del presbiterio non somigliavano alle
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Mansueta se li condusse via coll'esca di due mele cotte nella cinigia. Restammo soli, io, il vedovo e Baccio; soli e in un mestissimo silenzio non interrotto
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con lui e terminare il lavoro, non pensavamo che noi due, pochi mesi dopo, l'avremmo terminato senza lui. Da molti anni il Pungolo di Milano, che
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. Figuratevi che egli non vuol saperne neppure per un minuto di quella linea retta, di quella misura costante che la convenienza dovrebbe insegnare
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qui. Siamo intesi? - Intesi? Di che? Oh! io non c'entro, io! Ne ho abbastanza delle noie della farmacia, perchè cacci le mani negli impiastri degli
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; il libro non era ancora voltato Il curato che ravvisai alla sua corona di capelli bianchi, era circondato da due preti, meno vecchi assai di lui, a
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festevole esclamazione di sorpresa fra le mie braccia. - Emilio, non mi conosci più? E chi diamine avrebbe potuto ravvisare sotto quelle apparenze civili
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disse scavalcando, il dottore, già desto così per tempo? La voce del signor De Emma aveva una vibrazione dolce di cui il giorno prima non la avrei creduta
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studi, confiscati i beni, non si perdette d'animo tuttavia. Natura temprata alla lotta, maschio carattere, salute a tutta prova, giurò non solo di
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care pendici; non mi accompagnava più il buono, il baldo angelo della speranza, ma il mesto rapsode del ricordo e del rammarico mi spingeva
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druidiche, sul quale, a non inciampare, vi giuro che o bisognava avervi camminato appena fuor delle fasce, o aver compiti molte volte i sette anni. Debbo
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disse: - Quanto vi sono grato di non aver proseguito il vostro viaggio. Oh! non l'avrei perdonata a Baccio, se vi avesse lasciato partire. E data
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quell'imbroglio, non fosse un sogno: non aveva più incontrato nè il sindaco, nè il Bazzetta. Non vedevo che i miei ospiti. Sempre gli stessi volti, sempre le
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facevano un rumor sottile, indefesso, impercettibile quasi, e che non ha nome nel vocabolario di nessuna lingua, Ora, pioveva ancora; ma, per
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porta si aperse. Cesare entrando in Roma colle spoglie delle Gallie, non aveva certo l'aspetto più altiero e più trionfante di quello di Baccio, quando
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, Don Gaudenzio; mi tagli un po' di cotesto, ma, per carità, non dilanii, tagli. E, ciò detto, veniva al suo posto coll'aria di uno che, fatto il
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. Le donne De Boni erano citate per le loro gonne di seta e cotone, lusso che non si permettevano se non la moglie dell'Intendente e la sorella
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fazzoletto inzuppato sulla fronte, e cacciava fuori dalla cravatta il mento aguzzo ad una distanza alla quale, fino a quel giorno, non era probabilmente mai
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me ne fosse data licenza, non indugerei un momento a rispondere con baci in fronte alle indulgenze accordate a quelle mie strofe. Tanto più che
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assorto in gravi riflessioni; non ardii frastornarlo. Ma dopo qualche tempo si volse e mi vide. Pareva calmo; con un cenno del capo m'invitò a venirgli
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nella sua simpatica botteguccia. - Eccolo; è lui! - Parlagli, il papà è uscito. - Non ho coraggio ... - Vuoi che parli io? - Sei matta? Tocca a me! - E
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Il dottore era tanto impaziente di raccontarci la sua storia quanto noi di ascoltarla. La strada c'era sembrata lunga. Perciò non appena arrivammo a
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preme non farsi scorgere, - oppure un matto come me che abborre le strade battute e ama meglio fiaccarsi il collo che seguir gli altri. Questa seconda
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farmacista toccandosi il cappello, e aiutando il mio più che don Chisciotte a disbrigarsi dalle staffe e a smontare. Ella era già a letto mi immagino; io non
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notte e di cui, per conseguenza, non avete che una idea complessiva raccolta nel buio, e, il più delle volte, affatto opposta alla realtà. Giacchè tenebra