MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
me ne fosse data licenza, non indugerei un momento a rispondere con baci in fronte alle indulgenze accordate a quelle mie strofe. Tanto più che
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in cui l'artista ne toglie il lenzuolo che lo nascondeva. La porta e la finestra danno sull'ignoto; un passo, e voi sapete, d'improvviso, a che vi
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barattoli e me ne tornai difilato a casa. Don Luigi non era rientrato. Baccio mi disse misteriosamente: - Il sor curato è salito alla Carbonaia, ciò vuol dire
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viaggio colla compiacenza con cui una forosetta avrebbe vagheggiato un monile. - Non ve ne sono mica sulle nostre cime di camosci così grossi; è
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effetto della sua eccezionale struttura. Ei non poteva guardar da vicino al dissotto di sè stesso; il volume del collo ne lo impediva; la sua piccola testa
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camino, quando Bazzetta fu arrivato a questo punto della sua narrazione. La mia vanità di romanziere ne sarebbe più che solleticata, Ma io e voi siamo
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Gaudenzio se ne staccò, ed io potei inoltrarmi fino al seggiolone ove avean posto a sedere il povero curato. Egli era estremamente pallido e
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non siete nè figlio, nè padre, ma che vi può dare tutte quelle gioie che stanno chiuse in queste due parole, interrogatela quando è patrimonio
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il calcolo che ne aveva ancora abbastanza per non temere, per un anno almeno, la fame, riunì in un pacco le molte lettere di raccomandazione che gli
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il signor Angelo aveva avuto un fratello. È vero che costui - vivo, pochi lo avevano veduto, morto, nessuno ne osava parlare ... almeno in publico. Era
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E un dramma sognai, molti drammi sognai, come appena ebbi raggiunto il letto e chiusi gli occhi che, dopo tante emozioni, ne avevano davvero bisogno
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quell'imbroglio, non fosse un sogno: non aveva più incontrato nè il sindaco, nè il Bazzetta. Non vedevo che i miei ospiti. Sempre gli stessi volti, sempre le
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qui. Siamo intesi? - Intesi? Di che? Oh! io non c'entro, io! Ne ho abbastanza delle noie della farmacia, perchè cacci le mani negli impiastri degli
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- con una sicurezza come facesse la cosa più seria del mondo. Così non è buono a nulla, nè a far girare una ruota di mulino nè ad irrigare un pascolo
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po' di pazienza. Tu sarai ricco .... ma se te ne vai a questo modo perderai ogni cosa. - Non importa, oramai mi vergogno di accettare l'elemosina di
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sotto terra. Hanno un bel dire, ma adesso infracidisce nella sua cassa, Mi voleva tanto bene, e ce ne volevo tanto a lei! ... Scusi, signor pittore
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voleste aver la bontà di farmi un po' di lume, ve ne sarei obbligato. Io adoro la polizia .... urbana, l'unica che manchi a Sulzena. Comprese la
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quali lasciava libero il freno alla sua immaginazione ineguale, splendida a lampi, al suo sentimento profondo e malato, bizzarro e delicatissimo; ne
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zelo ammirabile; la borsa compiva dei giri miracolosi; una grossa mano non aveva finito di alzarsi da una parte e deporvi l'obolo, che ne vedevi
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, dopo avermi salutato. La sua voce era debole, ma lo sguardo lampeggiava. Aveva in mano la bibbia e ne cadevano rose. - Stammi attento, amico mio, mio
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, dopo vespero, ce ne insegnava qualcuno. «Con me era fatica buttata; non ho mai saputo ballar bene una monferrina; poi non mi piaceva. Ma la Rosilde
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quella parte, ma lo sentiva e se ne turbava sovente. Fra quei due uomini si combatteva un formidabile duello: e pur troppo il Sindaco aveva il
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. Vorrei poter vivere sempre in alto, in quest'aria pura, in mezzo a queste scene sublimi; esse valgono, ve ne assicuro, signor curato, tutti gli svaghi
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se ti tocca, parla. Queste parole «di color oscuro» erano sussurrate dietro un piccolo uscio che metteva al porticato. Le interlocutrici - me ne
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dissipare i suoi timori, di farle coraggio, di prendere con leggerezza la cosa. - Giuratemi, disse, ch'egli nè altri non saprà mai nulla. La guardavo
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accostato, senza che egli se ne avvedesse, rimarcai che gli occhi avea rivolti al suolo, semichiusi, immobili. Tutto il suo volto spirava il terrore e la
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tempo. - Ohimè, gemetti, neanche Baccio non c'è più! Difatti quando passai accanto alla vasca, vidi che l'acqua ne sgorgava da una grossa fenditura