MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
Luigi era arrivato da Novara. Era tanto soprappensiero quando entrai, che non si mosse. Aveva fatto l'ultimo tratto di strada a piedi con quella
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mezzo alla strada, sulla sua porta.. - Che porta! Non ho paura io delle cocolle. - Io sono amico di Don Luigi ..... - E di me non lo siete forse
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, mi disse stringendomi la mano: - Bene, bene, il tuo don Luigi pare al coperto. Concorrevano nel ferito cause sufficientissime a delinquere. Però, a
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strada era meglio ... era meglio che fossi morto ... In questo punto una dolorosa esclamazione ci fe' voltar tutti e tre. Don Luigi era lì dietro a
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Una scampanellata che venia dalla camera di Don Luigi interruppe il racconto terribile del povero vedovo. - Dio mio, sclamò, come destandosi a sua
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L'indomani Don Luigi uscì subito dopo il desinare, - e più tardi lo aspettai invano al solito ritrovo. Non mi sentivo di vena a lavorare; dopo aver
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confessare la sua colpa e giustificare nello stesso tempo Don Luigi. Dimenticava il proprio pudore per difendere il suo e ci riusciva. Mi narrava minutamente
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aspettati. Su, su, Don Luigi vi vuol vedere. E, mettendo un dito sulle labbra coll'aria di un cospiratore, mi sussurrò all'orecchio: - Sono gli orfanelli
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Luigi? Attaccato, così dicendo, il cavallo ad una inferriata, si avviò, come pratico della casa, verso la scaletta per dove si saliva alle camere del
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. Poi, durante la messa ed il sermone, continuarono degli strani bisbigli. Anche don Luigi pareva meno calmo dell'altre volte: la sua voce era ineguale
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dirigendomi la parola: - Siamo in certi paesi, illustrissimo, che si ha proprio vergogna quando arriva un forestiero come lei. Basta, Don Luigi le spiegherà
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. La quiete del Presbitero l'aveva sedotta, ammaliata il carattere timido, pensieroso e malinconico di Don Luigi, allora giovane di aspetto e di forze
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per don Luigi; e il torto era tutto del suo carattere arcigno, del suo spirito gretto e farisaico. Quel testimonio freddo, impassibile, insensibile
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un cartoccio. - Che cosa succede? gli chiesi. - È venuto male a Don Luigi, rispose tra un soffio e l'altro. - Seriamente? - Peuh! Così, così ..., i
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: - Quanto è che Don Luigi? ... - Cinque anni, e fu un gran danno per Sulzena: invece della tolleranza, della carità di quel brav'uomo ... Non s'accorse
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di Don Luigi erano state inefficaci. Il povero uomo pensava alla sua povera donna. - È sotto terra, mi sussurrò all'orecchio, sotto terra, tre metri
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don Luigi? Mansueta si affrettò a rassicurarmi. Il dottore è venuto da sè per affari; da un'ora è chiuso col curato nello studio. Salgo ad aspettare
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vecchia signora di Arona mi collocò presso Don Luigi, suo nipote, il quale da poco erasi qui fissato. «Fu una vera fortuna per me: non potevo augurarmi
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girò al curato, senza servirsene, dicendo dispettosamente: - Non è mica ch'io abbia parlato per me .... - Oh! osservò don Luigi, chi mai potrebbe
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lentissimi passi. A un tratto al dissopra di noi, dalla finestra della camera di don Luigi si fe' udire la bella voce del medico. - Signori, diceva
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far parte dei fedeli raccolti in quel momento intorno a Don Luigi. Discesi e, poichè la vecchia mi aveva preceduto di qualche tempo, giunto in faccia
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legge che parla, e contro la legge ... - Una delle due: o Don Luigi cede alle buone o sacram ... Il campanello dell'elevazione gli tappò la parola in
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: - Dia a me la valigia, dia tutto a me; la si metta in libertà; che bella improvvisata per don Luigi! questa sera ne aveva proprio bisogno. Se
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, riconobbi il Crisostomo, San Filippo abate, San Luigi Gonzaga, - litografie colorate con toni azzurri e rossi crudi e duri come gli scheletri che si