MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
con lui e terminare il lavoro, non pensavamo che noi due, pochi mesi dopo, l'avremmo terminato senza lui. Da molti anni il Pungolo di Milano, che
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tutte le soavi e tristi scene del suo amore per farne risaltare la innocenza, la purezza sopraffatta ma non vinta di lui. Ella aveva avvertito gli
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Sindaco. Incontrammo per via don Sebastiano e lo speziale che a malincuore s'avviava ad aprir la sua bottega. Seppi da lui che il signor Angelo era tornato
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tua madre, che ha tanto sofferto? - Non so, balbettò Aminta, venivo da lui perchè mi aiutasse, mi raccomandasse a qualche amico. Ed indicò me
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la separazione da lui fosse il motivo della sua afflizione. Mi disse che l'aveva lasciato felicissimo della sua nuova condizione. Poi ad un tratto mi
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seguiva, coprendomi di sguardi penetranti e modesti. Mi nacque simpatia per lui, e, nell'ansietà in cui ero per quanto accadeva in quel momento nel
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curato? - E lui, così buono, da guastarsi la digestione per dargli udienza .... a quel .... Uno sguardo di Don Luigi, che aveva finito di ingoiare la
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che vuol tirar innanzi in quella bizzarra sua maniera, - tutte cose che dicono gli scapestrati. Dopo tutto gli originali come lui divertono i
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susurravano intorno a lui, appena vedendolo passare. Perchè a queste notevoli raccomandazioni non voleva egli aggiungere quella che pochi o nessuno fra gli
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nella sua simpatica botteguccia. - Eccolo; è lui! - Parlagli, il papà è uscito. - Non ho coraggio ... - Vuoi che parli io? - Sei matta? Tocca a me! - E
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attraversò la chiesa per rientrare in sacrestia. La folla si divise riverente innanzi a lui e sorpresi in tutti quei volti un'espressione di timida, di
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non giovava punto a mandarlo innanzi, - perchè quando arrivava lui si cominciava fra una pennellata e l'altra a discorrere, - ed erano più i discorsi
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; il libro non era ancora voltato Il curato che ravvisai alla sua corona di capelli bianchi, era circondato da due preti, meno vecchi assai di lui, a
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, verzure di convalli, scroscio di torrenti, belate di mandre, tutto brillava, profumava, cantava per la presenza di lui; e sul nostro passaggio gli atomi
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. Nessuno aveva tentato di trattenerlo. Tutto il paese era per lui: si sapeva bene, s'egli aveva menato era che gli avevano fatto il solletico nelle mani
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a quel punto, che in lui pareva una divinazione di ciò che doveva accadere in seguito nei nostri cuori. Il dottore era salito alla camera del suo
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spinse da lui. Stentò a riconoscermi. Ma poi, appena fatti i convenevoli, appiccò discorso come se ci fossimo lasciati il giorno prima. Gli chiesi
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festa senza di lui; era conosciuto per questo da tutte le due parti del Ticino collo stranome di suonatore. «In casa, tutte le ore che gli restavano, le
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che mi aveva così repentinamente animato verso di lui. Però l'ingiusto pensiero non durò che un minuto. Riapersi il Breviario; mi parve di vedervi
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tornai da lui, s'era ricomposto, ma senza ombra di dissimulazione. Mi diè uno sguardo di amichevole confidenza, mi prese la mano e la tenne alcuni
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, il Sindaco, col pretesto che quella poca terra è necessaria per farvi passare una viuzza, secondo lui indispensabile, vuole e pretende che Don Luigi
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dietro di lui don Gaudenzio coll'aspersorio in mano, alzato in alto come una sciabola, e un chierico che portava con evangelica rassegnazione una delle
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età appariva in lui più che dalle rughe del viso, ch'era ancor fresco e rubizzo, da una cert'aria di stanchezza grave, direi quasi solenne, che
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cambiamenti nelle abitudini inveterate. Allora, a sentirlo, non c'era giuntura che non gli dolesse, nè c'era altro sollievo per lui, che stroppicciargli le
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? no, rabbia, stupore, ribrezzo; giacchè era lui, l'infame uomo, che aveva spiato i nostri passi, che ne aveva certamente indovinato il motivo, e da quel