MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
se ti tocca, parla. Queste parole «di color oscuro» erano sussurrate dietro un piccolo uscio che metteva al porticato. Le interlocutrici - me ne
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giunto. Baccio, col viso stravolto parlava a bassa voce con Don Prosdocimo, i cui lineamenti severi si erano rabboniti di molto, la Mansueta guardava
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due visi di vecchierella, due profili scarni, gialli, appiattiti. Erano la moglie e la figlia dello speziale: quei dieci anni avevano quasi cancellate
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erano lì per sgorgare, quando la recrudescenza della fatica diede nuova autorità alle gambe. Furono questi poveri stinchi a farmi accorto della
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distrutti, - ma ogni volta tornavo daccapo. La virtù del curato, la sua calma in mezzo a tante tempeste e a tanta malvagità, la sua fede nel bene erano
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Erano le riflessioni ch'io facevo fra me tornando dalla Testa Grigia dove avevo voluto arrampicarmi un'ultima volta. E la conclusione fu ch'io avrei
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farfalle: non avevo quasi aperta la finestra, che il pavimento della camera ed il letto ne erano coperti. Di là dal muro di cinta si protendeva la campagna
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. Le donne De Boni erano citate per le loro gonne di seta e cotone, lusso che non si permettevano se non la moglie dell'Intendente e la sorella
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di Don Luigi erano state inefficaci. Il povero uomo pensava alla sua povera donna. - È sotto terra, mi sussurrò all'orecchio, sotto terra, tre metri
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dell'uomo solitario, dell'uomo esiliato dalla società e che ha in essa creata la società sua. Lo conoscerete. I libri del curato di Sulzena erano pochi ma
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cicale e cantavano i grilli. I prati erano costellati di lucciole, e Bazzetta zuffolava una canzone che era in gran voga a quei tempi. Mi sentivo triste
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Aretino, erano riusciti a togliermi dall'animo tutto il bene che le aveva fatto, in quindici giorni, la semplice natura. La possibilità di ricadere
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dove il dì prima si erano fermati a colloquio il Sindaco e il farmacista, sbucò d'improvviso una truce apparizione: un uomo con una cassa a spalle, una
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pensiero, già ondeggiante nell'atmosfera magnetica che precede il sonno, i casi della giornata. Macchinalmente i miei occhi erano fissi alla finestra chiusa
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', come tutti dalle nostre parti, il contrabbando di tabacco. «Coi suoi guadagni stentava a mantenerci; la famiglia non era grande; ma non c'erano
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era stato scelto alla tavola del presbiterio. Certo erano costrutti così gli schiavi incaricati di squarciare gli agnelli nei banchetti omerici. Egli si
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pochissimi o da nessuno determinavasi ancora la sede delle malattie nè descrivevansi le alterazioni che producono, ed erano trascurate quand'anche
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Seguirono dei giorni queti quanto i primi erano stati tempestosi. La vita è piena di tali contrasti «inverosimili». Pareva che tutta quella burrasca
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' sagrificio di tutta sè stessa, non sarebbe mai svanito se non erano gli sciagurati avvenimenti di questi giorni. I loro ritrovi, liberi di ogni estraneo
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comune e quivi mi lasciò. Erano poche tese di terra sul ciglio dell'altura. La valle si sprofondava quasi a perpendicolo sotto i miei piedi. Sedetti
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, dopo le prime parole, non aveva potuto tirare innanzi. I suoi ignobili panni di montanaro erano laceri e lordi di fango. - Egli è fuori di casa da
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mano dell'altro che pareva leggesse; e di tanto in tanto si alzava verso il presbiterio, ed erano allora due pugni chiusi che si appuntavano nella
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tornarono vive alla mente le terribili sue dichiarazioni. Secondato dal dottore, dissi ad Attilio che erano menzogne, gli fei elogio del curato e lo
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lunghi di marmo bianco, levigatissimo. Un muricciuolo girava tutto all'intorno; in esso erano praticati de' sedili, e vi pioveva ombrie profonde una fila
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: teneva un libro sulle ginocchia. Mi chinai, lo presi: erano le Confessioni di Rousseau: aperte al punto in cui ... insomma a quel tal punto ... la