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MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA

679353
Praga, Emilio 24 occorrenze
  • 1881
  • F. CASANOVA. LIBRAIO - EDITORE
  • prosa letteraria
  • UNIFI
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MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA

volsi parecchie volte ed osservai che man mano svaniva sul suo musettino il sorriso di riguardosa premura con cui mi aveva augurato la buona notte. Don

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mezzo alla strada, sulla sua porta.. - Che porta! Non ho paura io delle cocolle. - Io sono amico di Don Luigi ..... - E di me non lo siete forse

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Sindaco. Incontrammo per via don Sebastiano e lo speziale che a malincuore s'avviava ad aprir la sua bottega. Seppi da lui che il signor Angelo era tornato

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strada era meglio ... era meglio che fossi morto ... In questo punto una dolorosa esclamazione ci fe' voltar tutti e tre. Don Luigi era lì dietro a

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, Don Gaudenzio; mi tagli un po' di cotesto, ma, per carità, non dilanii, tagli. E, ciò detto, veniva al suo posto coll'aria di uno che, fatto il

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Una scampanellata che venia dalla camera di Don Luigi interruppe il racconto terribile del povero vedovo. - Dio mio, sclamò, come destandosi a sua

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un cartoccio. - Che cosa succede? gli chiesi. - È venuto male a Don Luigi, rispose tra un soffio e l'altro. - Seriamente? - Peuh! Così, così ..., i

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L'indomani Don Luigi uscì subito dopo il desinare, - e più tardi lo aspettai invano al solito ritrovo. Non mi sentivo di vena a lavorare; dopo aver

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farmacista toccandosi il cappello, e aiutando il mio più che don Chisciotte a disbrigarsi dalle staffe e a smontare. Ella era già a letto mi immagino; io non

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aspettati. Su, su, Don Luigi vi vuol vedere. E, mettendo un dito sulle labbra coll'aria di un cospiratore, mi sussurrò all'orecchio: - Sono gli orfanelli

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. Poi, durante la messa ed il sermone, continuarono degli strani bisbigli. Anche don Luigi pareva meno calmo dell'altre volte: la sua voce era ineguale

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dai bruchi, intisichiva sul terreno ove la sua razza aveva regnato. Nel cortile passeggiava un prete leggendo il suo breviario: ravvisai tosto Don

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confessare la sua colpa e giustificare nello stesso tempo Don Luigi. Dimenticava il proprio pudore per difendere il suo e ci riusciva. Mi narrava minutamente

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presenza di don Sebastiano, il vice-curato, - il quale, secondo l'usanza, partecipava sempre alla mensa del presbiterio. Egli non mostrava troppa simpatia

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dirigendomi la parola: - Siamo in certi paesi, illustrissimo, che si ha proprio vergogna quando arriva un forestiero come lei. Basta, Don Luigi le spiegherà

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. La quiete del Presbitero l'aveva sedotta, ammaliata il carattere timido, pensieroso e malinconico di Don Luigi, allora giovane di aspetto e di forze

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don Luigi? Mansueta si affrettò a rassicurarmi. Il dottore è venuto da sè per affari; da un'ora è chiuso col curato nello studio. Salgo ad aspettare

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di Don Luigi erano state inefficaci. Il povero uomo pensava alla sua povera donna. - È sotto terra, mi sussurrò all'orecchio, sotto terra, tre metri

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vecchia signora di Arona mi collocò presso Don Luigi, suo nipote, il quale da poco erasi qui fissato. «Fu una vera fortuna per me: non potevo augurarmi

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dietro di lui don Gaudenzio coll'aspersorio in mano, alzato in alto come una sciabola, e un chierico che portava con evangelica rassegnazione una delle

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lentissimi passi. A un tratto al dissopra di noi, dalla finestra della camera di don Luigi si fe' udire la bella voce del medico. - Signori, diceva

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far parte dei fedeli raccolti in quel momento intorno a Don Luigi. Discesi e, poichè la vecchia mi aveva preceduto di qualche tempo, giunto in faccia

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legge che parla, e contro la legge ... - Una delle due: o Don Luigi cede alle buone o sacram ... Il campanello dell'elevazione gli tappò la parola in

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: - Dia a me la valigia, dia tutto a me; la si metta in libertà; che bella improvvisata per don Luigi! questa sera ne aveva proprio bisogno. Se

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