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MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA

679334
Praga, Emilio 32 occorrenze
  • 1881
  • F. CASANOVA. LIBRAIO - EDITORE
  • prosa letteraria
  • UNIFI
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, fecero una evoluzione per la quale mi vidi addosso cent'occhi che mi guardavano meravigliati come all'aspetto di una bestia feroce. Mi inoltrai con molta

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assorto in gravi riflessioni; non ardii frastornarlo. Ma dopo qualche tempo si volse e mi vide. Pareva calmo; con un cenno del capo m'invitò a venirgli

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ciottolato. Era un bellissimo giovane con una elegantissima barba nera. Avevo cominciato appena ad ammirarlo che egli, balzato a terra, si buttò con una

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alla sonnolenta critica letteraria del bel Paese v'hanno due componimenti sovra cui piovve con rara abbondanza la lode; la lode che è per l'anima di un

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volti, poichè il dottore soggiunse con maggior calore: - È strano; ma è così. Vorrei trasfondere in voi la metà della convinzione profonda che il racconto

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suscettibile. È certo che il buon curato gli aveva parlato sul conto mio a quattrocchi con quella strana benevolenza, non so come meritata da me fino

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trovare Aminta in vivace colloquio con Mansueta. M'accorsi ch'io non dovevo essere del tutto estraneo ai loro discorsi, perchè entrambi si volsero con

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suoi soliti disturbi, ma con forza maggiore. E, svolto del tutto il cartoccio, versò una polvere bianca in un colino. Io volai nel salotto. C'erano tutti

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, e gli uomini santi le respirano ancora, e le ripetono con sapienza antica ... - Vedetela la Tebaide, vedetela la sapienza! Ditemi come è vero che le

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bambina, «Noi eravamo molto poveri e molto disgraziati; certe volte d'inverno restavamo delle giornate intiere senza pane e senza fuoco. «Con tutto ciò

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egli stesso che compariva dalla cucina con un piatto fumante che poneva davanti al secondo prete, il quale stava a capo della tavola dirimpetto al

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parla Silvio Pellico con tanta amarezza, tutto ciò aveva portato nelle sue idee una confusione che confinava quasi colla dimenticanza. Ma ciò non

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, pareva fosse stata fatta con economia. I suoi grandi occhioni bovini avean l'aria di voler saltar fuori a ballonzolare sul pavimento; e certo, senza

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Le vendette del Sindaco non si fecero aspettare a lungo. La domenica dopo ci fu riunione del Consiglio. La seduta era stata annunziata con

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infilzato a un bastoncino, esclamò, con quel timbro di voce proprio dei lavoratori della montagna: - Una calza! e poi si lagnano della povertà, e poi

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, rispondevano ogni tanto con un lungo muggito che somigliava a una raccomandazione di aver pazienza. Sulla strada costeggiante il muro del giardino, quella

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preferenza i più bizzarri e i più sconclusionati. Li ascoltava con attenzione, senza far le smorfie e si contentava alla fine di dire: - che originale che

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atteggiamento di rivolta e di sfida. Pareva Spartaco in abito di frustagno. E con voce concitata, rauca, affannosa, cominciò: - Voglio parlare

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alla religione, rimasto vedovo in giovane età con due ragazze e senza erede maschio, natura bisbetica e malinconica, teneva i conti, regolava le spese

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volevo che la disturbassero; come vede, vegliavo io, e giacchè trattasi delle solite bagatelle .... - Eh, interruppe il medico con una voce timbrata e

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volsi parecchie volte ed osservai che man mano svaniva sul suo musettino il sorriso di riguardosa premura con cui mi aveva augurato la buona notte. Don

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che a monosillabi, mi sedette vicino e, pur ripetendomi le sue scuse per la grettezza della cena, mi guardava con quell'occhio interrogativo, sebbene

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- con una sicurezza come facesse la cosa più seria del mondo. Così non è buono a nulla, nè a far girare una ruota di mulino nè ad irrigare un pascolo

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bagaglio e poichè le fui giunto vicino, alzò con ingenua famigliarità la lucernetta fino all'altezza del mio naso; allora vidi due occhietti lucidi e

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appressò l'orecchio al cuore del giacente. Batteva ancora. Le donne dello speziale immobili assistevano con glaciale curiosità alla visita, e guardavano il

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obbligazione e protestava contro l'assoluzione offertagli, con una logica che veniva dal sentimento più che dal raziocinio. Esternai la convinzione che le sue

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con lui e terminare il lavoro, non pensavamo che noi due, pochi mesi dopo, l'avremmo terminato senza lui. Da molti anni il Pungolo di Milano, che

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sindaco, mi disse, e si accommiatò. I due fanciulli ci avevano seguiti ed entrarono nella camera con me. Il povero vedovo sedeva presso il capezzale

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prenderò le mie rivincitine ... le elezioni riusciranno a modo mio: sono quattro anni che lavoro per questo ... - Ve lo auguro, dissi io con un'aria

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dolce fiore di Venere non crebbe mai con tanta dovizia intorno ai templi di Lesbo. L'emblema della virginità, le rose bianche, nascondevano

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.... Il farmacista mi guardava con occhio scrutatore. La sua faccia che in cantoria non mi aveva fatto nessuna impressione, ora mi appariva improntata

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ancora compiti tre volte. Non è necessario descrivervi il villaggio di Sulzena. Voi lo conoscete già, per poco che abbiate fatta conoscenza con alcuna

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