MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
assorto in gravi riflessioni; non ardii frastornarlo. Ma dopo qualche tempo si volse e mi vide. Pareva calmo; con un cenno del capo m'invitò a venirgli
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pozione, gli troncò le parole in bocca. - Come si sente? Va meglio? .... un cuscino per appoggiare la testa .... Il curato crollò il capo, ed accennò al
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tristamente il capo più curvo del solito, guardate, c'è chi ne dubita. - Oh, qualche ignorante. - No, sono persone savie e prudenti, ma mal prevenute. Quel
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cammino percorso, le novità che vi circondano par che acquistino attrattive maggiori. Uscendo dalla nuova camera o solo mettendo il capo alla finestra
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rivederci; e ne sentirete delle belle. - Mi raccomando .... giovincellina! ..... Uno scricchiolio non lontano mi fe' volgere il capo; era il signor
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! E cadde rovescio col capo penzoloni fuori dal letto, livido, convulso. Era orribile: qualcosa di infernale. Il medico osservò che la morte non
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Si chiamava Angelo De Boni. La sua famiglia, oriunda di Zugliano, il capo-luogo del circondario, era un tempo fra le più agiate di quelle valli
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, aggirandosi a capo chino per veder dove mettere il passo, in su ed in giù, scavalcando i fanciulli appiccicati alle gonne e alle giubbe, scotendo sommessamente
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condurrà egli stesso alla tua nuova dimora. Va bene così? Il poveretto teneva il capo basso, perplesso fra la reverenza e un gran desiderio di dire di no
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pronto a riceverlo. Si salì tosto, i due della scienza in capo fila, io, Mansueta e Baccio dietro, sulla punta dei piedi e rattenendo il respiro. Dal
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egli stesso che compariva dalla cucina con un piatto fumante che poneva davanti al secondo prete, il quale stava a capo della tavola dirimpetto al
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chiudere la finestra, un lontano rumore mi colpisce. Parmi d'aver inteso un grido, un altro; poi silenzio. Che succede all'altro capo dell'abitato
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tradir l'abitudine; e la rondine volava dalla campagna alla gronda, spossata, a malincuore, come un impiegato che vada all'ufficio col dolor di capo
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bel capo sulle sue ginocchia e passavano delle ore in silenzio, oppure ella narrava del teatro, gli raccontava le favole da lei eseguite. Una fra
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, in un modo che non guardava le altre donne; ma la poveretta era così buona e così virtuosa che non le passava nemmeno pel capo che al mondo ci fosse
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cosa di nero, un volume o una scatola. Concentrai l'attenzione, trattenendo il respiro, e ... un sudore freddo mi coperse dal capo ai piedi; era un
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farmi rispettare. Ma ogni volta s'era da capo. Io mi sentivo sempre più spostata in mezzo a quella confusione di insolenti, di facchini, di screanzati
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e, - ad ogni quarto d'ora, - una salva di mortaretti che faceva traballar tutto e tutti dall'un capo all'altro della borgata. Io vedo tuttociò come
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coll'esitanza di chi vuol essere capito a mezze parole. Il signor di Emma tentennò più volte il capo poi, dopo una pausa discretamente lunga: - Mio caro, vi
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battaglie, perchè ritrarsi? è meglio battersi. Il poverino crollò tristamente il capo: - È il signor Angelo che lo vuole ..... Il solo pronunziare
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di meraviglia: la sua ciera volpina si aguzzò alla più viva curiosità. - Le solite ... intemperanze? sclamò tentennando il capo, benedetto uomo quel
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rantolavano la loro veglia, distinse un tonfo leggiero. Non ci avrebbe posto mente (aveva ben altro per il capo) se non ne fosse seguito una specie di