MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA
AD ANTONIO GALATEO AMICO MIO, Quando Emilio Praga ci leggeva la prima parte di queste sfortunate MEMORIE DEL PRESBITERIO, e ci offriva di collaborare
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mezzo alla strada, sulla sua porta.. - Che porta! Non ho paura io delle cocolle. - Io sono amico di Don Luigi ..... - E di me non lo siete forse
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cordiale accoglienza all'amico mio e deplorava di dover fare la sua conoscenza in un giorno come quello. Dopo alcuni minuti uscii e andai in cucina dove
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, dopo avermi salutato. La sua voce era debole, ma lo sguardo lampeggiava. Aveva in mano la bibbia e ne cadevano rose. - Stammi attento, amico mio, mio
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dei montanari, capì, approvò, inchinossi ed uscì, facendomi un cenno di supplica. - Per domani, aggiunse il curato, ci penserà un altro amico. Gli diedi
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erro, diss'io, prendendo il cappello onde potermela svignare, al più presto, ho l'onore di conoscere la signora del mio amico Bazzetta ... - Pur
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, - farò io per te ogni cosa ... Beppe fatto più ardito scoteva il capo. - Non hai più confidenza nel tuo vecchio amico ... di' su cosa hai da far qui
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A questo passo il mio amico ed io ci guardammo l'un l'altro ad un tempo e un sentimento di incredulità e di sorpresa dovette trasparire dai muti
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nel villaggio. Passando innanzi alla farmacia vidi l'amico Bazzetta al suo banco. Il desiderio di trovare almeno una delle vecchie conoscenze mi
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fannulloni come me, ed io ebbi, finchè rimasi al Presbiterio, cara la sua compagnia come quella di carissimo amico. Lo seguivo volontieri per qualche centinaio
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tua madre, che ha tanto sofferto? - Non so, balbettò Aminta, venivo da lui perchè mi aiutasse, mi raccomandasse a qualche amico. Ed indicò me
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gabinetto, pensai che facendomi amico quel piccolo ammiratore, oltre che obbedire alla incipiente simpatia, sarei forse anche riuscito a trargli di bocca
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fosse l'ora in cui conveniva ritirarsi, strinsi la mano un'altra volta al mio nuovo amico, e, a malincuore, giacchè non sentivo più nessuna stanchezza
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, era un amico, un ingenuo compagno che conosceva molto meno di me le cose e le vie del mondo. Una cosa mi meravigliava: Don Luigi non parlava mai di
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accumulassero nella mia mente queste memorie con una delizia che dispero di trasfondere nell'animo dell'amico lettore (seppure ho dei lettori ). Ohimè i
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dottor era un antico amico di Don Luigi e, dopo la partenza di Rosilde, veniva sovente a trovarlo. «Le avevo parlato tante volte di mia sorella, ma
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desideri. Voleva bene al dottore come ad un amico, ad un fratello maggiore com'egli si mostrava con lei: i loro caratteri entrambi risoluti, franchi