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pieghe sul viso e sul corpo. Avevamo lavorato a lungo insieme, nel fango polacco. A tutti noi capitava di caderci, nel fango profondo e viscido del
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destinate a noi; molti erano assassini nel senso stretto della parola, non ne facevano mistero e lo dimostravano col loro comportamento. Eddy
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diventato impossibile. Il Kapo interrogò il capomastro civile, poi si volse a noi: che ognuno andasse a ripararsi dove voleva. C' erano sparsi in giro
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Gli ungheresi arrivarono tra noi non alla spicciolata, ma in massa. Nel giro di due mesi, maggio e giugno 1944, invasero il Lager, convoglio su
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nostri compagni. La nostra squadra è una buona squadra: abbiamo un certo spirito di corpo, non ci sono novellini maldestri e piagnucolosi, e fra noi
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momento che tutti i nostri parenti erano prigionieri in qualche Lager come noi, o morti, o nascosti qua e là in tutti gli angoli dell' Europa nel terrore di
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di rado e non alzava mai la voce. Quando fu davanti ad Otto non porse la gamella, ed invece gli disse: _ Signor capo-baracca, oggi è per noi un giorno
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era stata donata dal destino dopo la prova di Auschwitz, ci abbandonò perché aveva deciso di ritornare a casa in aeroplano. Magari dopo di noi, ma
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con le intenzioni migliori e su una persona stimata ed amata, sfiora la violenza privata, e non è mai indolora per chi ne è l' oggetto. Ciascuno di noi
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sovrapponendovi la sua figura di istrione, nessun tribunale lo avrebbe assolto, né certo lo possiamo assolvere noi sul piano morale. Ha però delle attenuanti
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inadeguato e appare risibile, come chi volesse arare con una piuma: è un linguaggio nato con noi, atto a descrivere oggetti grandi e duraturi press' a poco
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una proposta: staccarci dalla comitiva, in silenzio e senza farci notare, e seguire lui, noi due con un' altra coppia, al tempio dei Trece Màrtires
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. Se almeno fosse stato permesso accendersi una sigaretta! Ma se siamo noi a dare il cattivo esempio .... Aprì la cartellina di plastica davanti a sé
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dentro mica tanto, proprio come noi. La pancia bella simmetrica che fa piacere guardarla, specie quella delle donne, però dentro il fegato è a destra, il
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anelli e sulle code, e dimenano le teste come se seguissero un ritmo. Anche noi, nelle brevi notti che interrompevano quei giorni, abbiamo
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quando già la primavera stava per finire. In questo paese la primavera non è come da noi: qui le stagioni non hanno confini, piove d' inverno e d' estate
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: quando siamo fuori servizio siamo anche noi delle pezze da piedi qualunque) deve accontentarsi, mettersi tranquilla ad aspettare, e vivere alla
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sci. Noi siamo dunque gente versatile e di vasta esperienza, abituati al successo e all' insuccesso, e difficili a stupirsi. Cionondimeno, ci lasciò
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complessione del Villano non potrebbe essere a noi più propizia, poiché egli ha avuto in sorte da Natura una pelle rozza e spessa, insensibile alla nostra
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esperienza, e si arroccano come in una fortezza per entro gli sterili dettati del loro Aristotele. Fuggili, così come essi fuggono noi. Degli errori. Non
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quantità, e non sarà allegro. Oppure ci chiederanno di lavorare con loro, e noi non sappiamo né cacciare né arare. Da regalargli, non abbiamo quasi più
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avevano indovinato gli atomi a buon senso, ragionando sul pieno e sul vuoto, duemila anni prima che venissimo noi col nostro armamentario a dargli
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fino, capì dal tono della voce che quella domanda non voleva dire "se ci sono ci pensiamo noi", ma "se ci sono, silenzio e gambe"; gli rispose che c
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scuro, stava scritto "A noi!" A questo punto vorrei chiarire il mio sentimento. Non solo le scritte fasciste, ma tutte le scritte sui muri mi
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Nel luglio 1942, Silvio ed io facevamo un gran parlare del Disgrazia. Per chi, come noi, viveva e lavorava in città, il parlare di montagna, il fare
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