Leggere un'opera d'arte
del Nuovo Testamento era impegnato nella sua opera di apostolato (a questa assenza si ricollega l’iconografia del “Dono della cintola”, dove la Vergine
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È sostanzialmente l’iconografia usata da Tiziano per la sua Assunta dei Frari, a Venezia.
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INCORONAZIONE DELLA VERGINE: Anche questo tema fa la sua prima comparsa nei rilievi scultorei delle chiese gotiche, nel XIII secolo, per poi essere
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. Pietro, che si contorce sulla croce, ha lo sguardo rivolto verso il riguardante e la sua espressione è severa, ammonitrice.
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Di grande efficacia è lo scorcio del cavallo scalpitante in fuga, che serve a raccordare la scena col paesaggio sullo sfondo. Caravaggio, nella sua
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della fine, ha accanto un soldato che punta l’arco nella sua direzione; sullo sfondo è in atto il massacro delle vergini, del Papa e del suo seguito.
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proseguire a piedi fino a Roma. La notte dell’imbarco a Colonia Orsola ebbe un sogno premonitore: un angelo entrava nella sua stanza porgendole la palma
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Nonostante il Santo sia stato oggetto di culto sin dal secolo IV in pittura fa la sua prima apparizione in epoca piuttosto tarda, intorno al XTV
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GIUDITTA E OLOFERNE: Anche questo tema è tratto dall’Antico Testamento e trova la sua espressione iconografica in ambito medioevale, dove Giuditta
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Nella seconda invece l’artista raffigura Giuditta mentre ritorna a Betulia con la sua ancella Abra che tiene sopra il capo la testa di Oloferne
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Nel 1800, con Gustave Moreau, l’iconografia trova una nuova versione, con l’immagine di Salomè che sospende la sua danza perché vede apparire la
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Il metodo trovò in Italia dei validi sostenitori, come Benedetto Croce e Roberto Longhi, che rimase sostanzialmente legato ad esso per tutta la sua
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San Bartolomeo: Martire che ha come attributo un coltello, strumento del martirio, con il quale fu scorticato vivo, e la sua pelle adagiata su un
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Santa Elisabetta d'Ungheria: Principessa ungherese divenuta poi suora francescana, che dedicò la sua vita alla cura dei malati e dei bisognosi; è
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come attributo una testa di cervo con un crocifisso, riferito alla sua conversione avvenuta durante una battuta di caccia, quando vide apparire un cervo
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disposta sulla sua testa.
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San Rocco: Santo originario di Montpellier che dedicò la sua vita alla cura degli appestati; per questo viene rappresentato con una piaga sulla
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alla sua incredulità riguardo al fatto che la Vergine era stata assunta in cielo con tutto il corpo; la lancia e il pugnale, riferiti al suo martirio.
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fulmini, rappresentati simbolicamente con un fascio di fiamme o con una specie di piccola forca a tre denti. Accanto può apparire l’aquila, sua
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lampada per mettere fine anche alla sua curiosità; l’amante addormentato gli si rivelò in tutta la sua bellezza ma ella inavvertitamente fece cadere una
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Acrisio, re di Argo, aveva rinchiuso in una costruzione di bronzo sua figlia Danae poiché gli era stato predetto che sarebbe stato ucciso dal figlio
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unita a lui per sempre. Gli dei accolsero la sua preghiera e dall’unione scaturì un solo corpo, con seni femminili e genitali maschili, ossia nacque
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poggiato sulla sua clava osserva lo scorrere delle acque ai suoi piedi.
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Ercole e il toro di Creta: Il toro di Creta, che apparteneva a Minosse, era un bellissimo esemplare della sua specie, destinato ad essere sacrificato
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Ercole fu affidato il compito di catturare l’animale e di portarlo ad ELiristeo. Disceso nell’Ade l’eroe ebbe il permesso di compiere la sua missione
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e sua moglie, conservato nel Museo Archeologico di Napoli (figura 100).
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fissare sulla tela non solo la fisionomia del noto poeta toscano ma anche la sua arrogante supponenza, mettendone, così, a nudo l’interiorità.
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In Italia fu Rosalba Carriera, con i suoi delicatissimi pastelli, ad esprimere la svaporata delicatezza della sua epoca; la galleria dei suoi
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rappresentazione illusionistica, attraverso la quale l’artista poteva dimostrare la sua abilità nel simulare la realtà. Significativo è l’episodio descritto
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Bisogna aspettare però il XVII secolo perché la natura morta acquisti una sua autonomia, come genere, e ciò avviene nella pittura olandese, dove il
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La sua era una pittura dai toni brillanti, e i suoi fiori hanno una luce interna, non sono cioè soggetti ad una fonte di luce esterna ma sembrano
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le iconografie, prova la sua importanza. All’inizio il nudo fu soltanto maschile, ispirato a quella emozione sublime che i giovani nudi in palestra
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Sempre nell’ambito del Surrealismo spicca il nudo di Man Ray, che si serve della fotografia e dà vita ad una delle opere più originali della sua
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nella pittura dei manieristi che esso trova la sua più interessante applicazione. Valga come riferimento uno dei capolavori di Rosso Fiorentino, la
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Kandinskij dice che ogni colore si caratterizza per la sua “sonorità cromatica” e per la sua “risonanza”. La risonanza è strettamente legata alla
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Nell’antico Egitto la sua natura contraddittoria era già codificata; Osiride, la divinità della morte e della vegetazione, veniva raffigurata con l
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Il marrone, che in fondo è un’arancione più scuro, non ha trovato grandi difficoltà nella sua strada per imporsi poiché rappresenta in maniera
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La forma è dunque il risultato di una visione interiore; è una forma affrancata dalla sua fisicità, come possiamo vedere nell’arte bizantina: le
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natura, viceversa se ne allontana, per crearne una parallela, più adatta alla sua visione del mondo.
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era usato come segno di immortalità poiché la sua carne non si decomponesse.
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simboleggiare l’umanazione del Cristo e quindi la consegna della sua umanità alla sofferenza e alla morte.
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Questa simbologia ha una sua spiegazione teologica: a Dio sono estranee “morte” e “generazione”; se la divinità si incarna per subire il destino
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piedi significavano la sua umanità.
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, simboleggiando l’inizio della sua missione terrena e quindi della Passione.
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RIPOSO DALLA FUGA IN EGITTO: Prima del XVI secolo nessun artista aveva mai rappresentato il tema che trovò nella pittura nordica la sua prima
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, Marco e Matteo, si riferisce al momento in cui Gesù manifestò la sua natura divina ai discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni. Dopo averli condotti in cima
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È il modo con cui Andrea Mantegna dipinge la sua Orazione nell’orto, conservata nella National Gallery a Londra (figura 29).
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nell’atto di sollevare una lampada per illuminare Cristo, il vero uomo, come per testimoniare la sua ricerca della fede.
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Masaccio ce ne fornisce una versione nella sua Crocifissione conservata a Capodimonte, dove il tema è affrontato con un realismo che non ha
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I pittori manieristi hanno spesso interpretato l’episodio e tra tutti si distingue Rosso Fiorentino con la sua Deposizione nella Pinacoteca di
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