Leggere un'opera d'arte
espressione di rapimento mistico.
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. Pietro, che si contorce sulla croce, ha lo sguardo rivolto verso il riguardante e la sua espressione è severa, ammonitrice.
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può nemmeno sfuggirci il fatto che i tre uomini compiono il loro lavoro con grande fatica e l’espressione del Santo è di dolorosa e rassegnata
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sofferenza, gli aguzzini compiono con grande partecipazione e dispendio di energie la loro funzione; si noti l’espressione dei personaggi intenti a
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GIUDITTA E OLOFERNE: Anche questo tema è tratto dall’Antico Testamento e trova la sua espressione iconografica in ambito medioevale, dove Giuditta
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L’atmosfera è distesa con una bella descrizione del paesaggio immerso nella luce dell’alba; nel volto di Giuditta riusciamo a leggere un’espressione
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Giuditta ha l’espressione decisa di chi ha la consapevolezza di compiere una missione; la serva Abra, che qui è un’anziana donna, strabuzza gli occhi
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possiamo leggere un’espressione di compiacimento), aiutata dall’ancella che cerca di bloccare ogni reazione del povero Oloferne.
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’orribile testa mozzata del gigante che conserva nel volto una espressione di dolore.
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sileno è legato, con le braccia sollevate, ad un albero dove appare di lato il flauto; ha i muscoli del corpo tesi ed un’espressione di sofferenza nel
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superfici, favorendo il rimbalzare della luce e generando una espressione di moto concitato.
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Il volto, dall’espressione pungente, del monaco emerge nella cocolla della tonaca, che descrive il busto attraverso una forma piramidale, animata
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l’esterno e rivela un’espressione sicura, trattiene l’animale, che sembra artigliarne il manto con la mano destra, ripetendo l’azione dell’animale
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’artista riesce ad esprimere totalmente questo aspetto: la mole imponente, lo sguardo penetrante, l’espressione accigliata, ci restituiscono l’immagine di un
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solo attraverso la posa e l’espressione del volto ma anche dal movimento di blu della pennellata, che evoca come un perdersi nel mare dei ricordi. Sulla
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che l’espressione pittorica legata ad una visione emozionale della percezione.
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Gallerie di Capodimonte, a Napoli. Qui il santo, legato ad un albero e martoriato dalle frecce, ha una espressione estatica che serve ad evocare il
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neoplatonico Plotino (204-279 d.C.) il quale teorizzava questa continuità per simboleggiare l’armonia della natura come espressione del divino. Non
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, oppure come espressione del sentimento e della visione del mondo dell’artista. Il risultato è una maggiore o minore fedeltà al dato naturalistico
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L’arte come espressione trova nel già citato Plotino un formidabile sostenitore, il quale affermava: "Nell’arte la forma, prima di passare nella
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I manieristi, nelle loro bizzarre pitture, ricercano, in maniera più esasperata la via dell’espressione: fanno assumere alle loro figure delle pose
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Wilhem Worringer, in un suo notevole saggio, Astrazione ed empatia, ricercò le ragioni che determinano la mimesi o l’espressione, giungendo alla
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PESCE: Le lettere della parola greca pesce ιχθυς costituiscono le iniziali della espressione, in greco: "Gesù Cristo, di Dio, il figlio, salvatore"1
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espressione, come possiamo apprendere dai dipinti di Joachim Patinir e di Albrecht Altdorfer, rispettivamente nel museo del Prado a Madrid e nella Dahlem
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La Vergine non più idealizzata, è invecchiata, solida e granitica seppure nell’espressione del dolore, mentre San Giovanni è una figura esile, ancora
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