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Legge 19 maggio 1975, n. 151 - Riforma del diritto di famiglia.

68377
Stato 27 occorrenze
  • 1975
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
  • diritto
  • ITTIG
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Legge 19 maggio 1975, n. 151 - Riforma del diritto di famiglia.

L'articolo 261 del codice civile è sostituito dal seguente: « Art. 261 - Diritti e doveri derivanti al genitore dal riconoscimento. - Il

Legge 19 maggio 1975, n. 151 - Riforma del diritto di famiglia.

adottati su ricorso dell'altro genitore, dei parenti o del pubblico ministero e, quando si tratta di revocare deliberazioni anteriori, anche del genitore

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L'articolo 318 del codice civile è sostituito dal seguente: « Art. 318 - Abbandono della casa del genitore. - Il figlio non può abbandonare la casa

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consenso dell'altro coniuge e dei figli legittimi che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età e siano conviventi, nonché dell'altro genitore naturale

Legge 19 maggio 1975, n. 151 - Riforma del diritto di famiglia.

Dopo l'articolo 317 del codice civile è inserito il seguente: « Art. 317-bis - Esercizio della potestà. - Al genitore che ha riconosciuto il figlio

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stabiliti dall'articolo 580, se il genitore non ha disposto per donazione o testamento in favore dei figli medesimi. Se il genitore ha disposto in loro

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provvedimento e nei confronti del genitore riguardo al quale la legittimazione è stata concessa. Se il provvedimento interviene dopo la morte del

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riguardo al genitore da cui fu fatto, salvo i casi previsti dalla legge. L'atto di riconoscimento di uno solo dei genitori non può contenere indicazioni

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L'articolo 327 del codice civile è sostituito dal seguente: « Art. 327 - Usufrutto legale di uno solo dei genitori. - Il genitore che esercita in

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. Il riconoscimento del figlio che non ha compiuto i sedici anni non può avvenire senza il consenso dell'altro genitore che abbia già effettuato il

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domandata dai genitori stessi o da uno di essi e che il genitore abbia compiuto l'età indicata nel quinto comma dell'articolo 250; 2) che per il

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L'articolo 328 del codice civile è sostituito dal seguente: « Art. 328 - Nuove nozze. - Il genitore che passa a nuove nozze conserva l'usufrutto

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genitore che ne è decaduto, quando, cessate le ragioni per le quali la decadenza è stata pronunciata, è escluso ogni pericolo di pregiudizio per il

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, ovvero se sia da conferire al genitore l'esercizio della potestà. In quest'ultimo caso dichiara estinta l'affiliazione. L'affiliazione non può tuttavia

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dalla potestà quando il genitore viola o trascura i doveri ad essa inerenti o abusa dei relativi poteri con grave pregiudizio del figlio. In tale

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. Imprescrittibilità. - L'azione per contestare la legittimità spetta a chi dall'atto di nascita del figlio risulti suo genitore e a chiunque vi abbia interesse

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L'articolo 333 del codice civile è sostituito dal seguente: « Art. 333 - Condotta del genitore pregiudizievole ai figli. - Quando la condotta di uno

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camera di consiglio su istanza del pubblico ministero o del tutore o dell'altro genitore che abbia validamente riconosciuto il figlio o del figlio

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che sia giudizialmente dichiarata la paternità o la maternità naturale può essere promossa, nell'interesse del minore, dal genitore che esercita la

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ascendenti, discendenti e coniuge o, in loro mancanza, a due tra i prossimi parenti del genitore entro il quarto grado ».

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presentata al giudice o la dichiarazione della volontà di legittimarlo espressa dal genitore in un atto pubblico o in un testamento importa

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giudice su richiesta del pubblico ministero o del genitore che esercita la potestà ».

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dall'articolo 542, se il genitore lascia un figlio solo, legittimo o naturale, a questi è riservata la metà del patrimonio. Se i figli sono più, è loro

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L'articolo 262 del codice civile è sostituito dal seguente: « Art. 262 - Cognome del figlio. - Il figlio naturale assume il cognome del genitore che

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annullato o sciolto o ne sono cessati gli effetti civili o comunque non hanno la stessa residenza, il minore ha il domicilio del genitore con il quale

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disgiuntamente da ciascun genitore. Si applicano in caso di disaccordo o di esercizio difforme dalle decisioni concordate, le disposizioni dello articolo 316

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oltre un anno dal raggiungimento della maggiore età. La domanda, proposta dal genitore o dal pubblico ministero, deve essere respinta ove, anche in

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