Le tre vie della pittura
suo interno; come dicono i particolari dei volti dei tre filosofi, ognuno millimetricamente commisurato sulla quantità di luce che appartiene a quel
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Chi ha il compito di avvicinare alla terra l’idea della luce di Giorgione è il suo allievo e discendente Tiziano. Osserviamo un affresco che si trova
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Bernardo Bellotto conferma, ma rilancia, le idee di suo zio Canaletto. Nel Palazzo dei Giureconsulti (fig. 23), immette l’umidità, la verità di
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emerge la forma un po’ sinistra del rimorchiatore, sentiamo quasi il suo rumore: tum tum tum tum, e dietro, come un fantasma bianco, ecco il nostro
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espone il suo quadro al Salon, lo scandalo è vivacissimo, per via dell’interpretazione del tema, che vede, al parco, una signora completamente nuda che
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sua natura, non ha vocazione all'Impressionismo; è anzitutto un disegnatore, è un realista, ma viene a trovarsi, forse suo malgrado. in una
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privata. ma colto nel suo manifestarsi. Manet, in questo dipinto, rivela un’attenzione verso l’interiorità che appartiene a lui e non appartiene a Monet
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Tornando a Rothko, in lui troviamo gli esiti (accanto alle radici iconoclaste) del suo personale interesse per le filosofie zen, in un miracoloso
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il Cubismo al suo limitare, si rifiuta di compiere, con un repentino ritorno addirittura alla tradizione classica. Ed è ancora un artista russo
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: semplicemente, è il destino della nostra cultura, è il suo marchio e la sua storia.
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potenzialità innovative. Ne scrive al padre di Sofonisba, inizia addirittura un carteggio con lui, che anzi arriverà a chiedergli un suo disegno “per farlo
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, Giacomo Ceruti, e di un suo quadro, Il nano (fig. 59), una vera sintesi di descrizione del personaggio e di attenzione alle classi umili, che nel
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commissionati al pittore dal suo medico per usarli nel corso delle lezioni, che si rifanno a diagnosi precise e per la prima volta superano la generica
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più avanzate teorie del suo tempo, era perfettamente consapevole dei propri problemi di salute mentale, ben più consapevole dei medici che l’avevano
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. Ma il suo viaggio proseguirà ad infinitum, finché ci saranno civiltà e capacità espressive per rispondere agli interrogativi ultimi e primari della
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un pittore del tempo. Una delle tappe fondamentali del suo girovagare è Istanbul, città che lo affascina al punto di indurlo a vestirsi alla turca e
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A parte le sue specifiche doti di ritrattista, ciò che è di grande interesse riguardo a Salomon Adler è il fatto che nel suo studio, nel centro di
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oggetti del suo studio. I risultati di tali ricerche sono straordinari, come vediamo in un dipinto che non possiamo definire come ritratto, poiché la
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di seta, sta nascondendo in un mazzo di fiori un bigliettino per il suo cavaliere.
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nota nella società londinese per il suo fascino. Il quadro, pur nella mascheratura della citazione mitologica, è di una sensualità prorompente, e la
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