Le tre vie della pittura
Abbiamo parlato di “pittura tonale", termine che tornerà da questo momento in poi per cinque secoli, poiché si tratta di uno dei cardini della
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, poi nella mano, costruita attraverso un chiaroscuro che è plastico ma anche luministico, e arriva alle meraviglie del brano di natura morta, che è alle
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Tutto questo trova poi il rilancio definitivo nel Davide con la testa di Golia (fig. 14), Guardando la testa di Golia (fig. 15), in cui, come è noto
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È poi evidente che la magia di questo dipinto è affidata alla luminosità, calma anche se naturalissima, che scorre dal volto al petto del Davide. Una
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che carne nella luce. Da questo momento in poi, conosciamo le potenzialità di una luce che può uscire dai propri confini per intraprendere un cammino di
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solidificata e poi di nuovo disciolta. Vermeer appoggia sul pane chicchi di luce, a segnalare una divisione dell’entità luministica che avrà infinito
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, fig. 27). I temi sui quali si misurano sono uguali: prima dipinge la sua Colazione sull’erba Manet, e poi la dipinge a risposta Monet. Quando Manet
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carrozza, il tutto in un’immagine dal taglio fotografico. Però poi, quando l’occhio si allontana e va sulle colline, verso il cielo grigio e verso la
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drammatica, poi sempre più quotidiana e realistica, poi esistenziale e contemplativa, poi esistenziale con vocazione spiritualistica. Ma quello raggiunto è
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, il rapporto tra le arti visive e la fisiognomica (che studia come i caratteri e i sentimenti si riflettono sui tratti fisici), poi evolutasi in
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cono che poi man mano si allarga fino alle forme onnicomprensive dell’arte contemporanea, e agli spazi della psicoanalisi, caverna illimitata, in cui
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Come conto di poter anche qui, seppur brevemente, dimostrare, esiste una sorta di tensione costante che, da un certo momento in poi, guida e
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a volte si nasconde come un fiume carsico, per poi tornare ad affiorare allargando la sua forza. È un percorso che identifica la fondamentale
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Ha inizio così un viaggio affascinante, una specie di sonda che, con strumenti teorici prima approssimativi, poi via via sempre più affinati, scende
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in Isabella d’Este (fig. 46), pur ritratta di profilo. Una vera sublime sinfonia di “moti dell’animo” è poi magistralmente condotta nell'Ultima Cena
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soprattutto i baffi rivelano una cura un po’ approssimativa dell’igiene personale, lontana dalle azzimature di chi non ha altro da fare. Non mancheremo poi di
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È poi inevitabile riprendere, sempre a proposito di Caravaggio, ma sotto l’aspetto introspettivo, quel Davide con la testa di Golia (cfr. fig. 14
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generale e particolare delle passioni. Bergamo, Biblioteca Civica Angelo Mai. ne ritrae e sprofonda dentro di sé; poi, appunto, la bocca urlante, in una
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La terza riflessione è dedicata alla pittura come socialità, come racconto, come romanzo. Dopo aver guardato fuori di sé, poi dentro di sé, l’artista
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”), e con la propria interiorità (per cui si è progressivamente affinata la scienza fisiognomica e poi la psicologia), l’uomo occidentale ha lottato, in
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luogo, delle classi umili, e poi delle donne. Vedremo come nel Settecento i poveri e le figure femminili di ogni classe sociale acquistino piena
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poi alla narrazione. I “personaggi”, cioè i ritratti. Particolarmente significativo è il Ritratto di Antonio Riccobono di Giambattista Tiepolo (fig. 75
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avvicinò, mise nel caricatore di diapositive due immagini, e, senza dire nulla, mostrò la prima (fig. 1), poi passò alla seconda (fig. 2), 1. Jan van
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espressiva. E poi le luci: l’idea che l’artista ha della verità, del fatto, cioè, che ogni anima vive in un contesto ambientale, e dunque in una luce vera
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protagonista conta già quarantacinque anni, e, da questo momento in poi, Vittore Ghislandi si produrrà in una serie di ritratti di tale splendore pittorico e
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È poi doveroso dedicare la massima attenzione a ciò che avviene in Inghilterra. La pittura inglese prima del Settecento non ha molto da dire, quanto
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. In Longhi non c’è severità di giudizio, l’atteggiamento è quello di un benevolo, anche se ironico, cronista. E non possiamo poi tacere della sua
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umana le cui fatuità e fragilità comunicano una sorta di attrazione fatale, non priva di un senso di angoscia. È poi tristissimo, nella sua grottesca
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l’estetica dell’epoca. Sono note, poi, le sue profonde conoscenze di fisiognomica, da lui sintetizzate nell’incisione Caratteri e caricature (fig. 98
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