Le tre vie della pittura
’Ottocento e nel Novecento, allorquando l’arte si darà compiti di cronaca o di critica, appunto, sociali. Per fare qualche esempio, citiamo, nell’ottocento
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millimetri, in Tiziano va misurato a decimetri o forse addirittura a metri. Il tema del dipinto è l’uccisione della moglie da parte di un marito geloso, ed
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Il passo avanti compiuto da Lotto è gigantesco. L’idea di uniformità di luce tonale che era appartenuta alla pittura veneziana si è incrinata o, per
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Ciò che sta per venire è naturalmente Caravaggio. Tra la rappresentazione della luce di Tiziano, o dello stesso Lotto, e quella di Caravaggio c'è la
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visione sovrumanata o sovrannaturale, che ritroveremo parzialmente, dopo due secoli, nella pittura romantica, ma che a questa altezza non rivedremo
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, prima che maturi il Divisionismo, o, più propriamente, il Puntinismo francese.
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sta conversando con due gentiluomini vestiti di tutto punto. La verità è che Manet non voleva affatto dipingere una scena realistica o credibile, ma
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rappresentare l’attimo luminoso, Monet inventa la tecnica, o l'escamotage, 28. Tiziano, Concerto campestre. Parigi, Musée du Louvre. delle ombre
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, a ogni ora del giorno o della notte, una visione di estremo risalto e di grande fascinazione (James Turrei, Sky Window I, fig. 39). E ancora, una
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La luce, dunque, che è stata, e sarà, “forma simbolica”, o metafora, del nostro destino, ma soprattutto di ciò che noi pensiamo del nostro destino
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dell’arte occidentale non è né migliore né peggiore delle altre, e non avrebbe senso cercare un confronto o, tanto meno, una graduatoria
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(purtroppo, solo una piccola parte della enorme produzione del genio di Vinci) anche incredibili intuizioni sul profondo, o sull’inconscio, come verrà
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Nulla di simile era mai avvenuto nella pittura, che fino a questo momento aveva rappresentato nelle figure e nei ritratti effigi di ruoli sociali, o
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, Biblioteca Trivulziana. 56. Rembrandt van Rijn, Autoritratto con la bocca aperta. Berlino, Staatliche Museen, Kupferstichkabinett. vede, o ne viene a
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Arts. mostri annidati nel profondo dell’animo, è quella di Francisco Goya. Sono strepitosi i ritratti di nobili o di alti ecclesiastici, in cui alla
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connotazione di follia o di pazzia. Siamo all’inizio degli anni venti dell’ottocento, e la psicologia è ormai una vera scienza, che procederà fino a produrre
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personalità che, bene o male, era sopravvissuta nell’Ottocento, non regge più. Qui vediamo una figura agitata da un terremoto 70. Umberto Boccioni
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trasforma nelle pluridimensioni dello spazio o addirittura dell’iperspazio. Quello che era l’obiettivo finale, il bersaglio grosso di una traiettoria
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Ciò non comporta affatto una visione pessimistica o millenaristica. Nel rapporto col mondo esterno (simbolizzato dalla rappresentazione della “luce
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più scontati, il Settecento non è solo il secolo dell’illuminismo, come non è solo il secolo del Rococò, o il secolo della “dolcezza di vivere sotto
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letteratura, con i romanzi, in cui i personaggi, potenti o umili, sono delineati a tutto tondo, e in cui nascono le prime grandi figure femminili
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Eyck, e il ceppo latino, il ceppo italiano, che avevamo visto rappresentato, sempre da Adamo ed Eva, ma dipinti, più o meno negli stessi anni di
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europea, e lo facciamo con un pittore forse non molto noto, ma che ha avuto grande importanza per tutta la pittura italiana, o nord-italiana. Parliamo di
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di tale intensità psicologica, da farne uno dei massimi, o forse il massimo ritrattista del Settecento. Vediamo, ad esempio, il Gentiluomo con tricorno
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palazzi e le ville bresciane. Probabilmente, la motivazione sta o nell’arrivo di precoci arie illuministe o nella sopravvivenza dello spirito pauperistico
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musicali che potessero essere affrontati senza particolari virtuosismi o abilità. Qui vediamo una perfetta scena di recitato non priva di canzonatura, con
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