Le tre vie della pittura
unità tonale in questa veduta, e nello stesso tempo la luce è completamente sconvolta, perché squarci luminosi si aprono nella parte sinistra del dipinto
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il pittore della Ricerca del tempo perduto. Quadro magico, del quale è veramente difficile capire nello stesso tempo la grandezza e i limiti, limiti
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nei mandarini della fruttiera, sulle bottiglie e sui bicchieri in primo piano, e soprattutto nello specchio, miracoli di luce saettante e tuttavia
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avvolge nello spazio. L’immagine di questo oggetto raggiunge già, anche se ancora confusamente, l’intuizione di un limite estremo del tonalismo che
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, nello spazio e nel tempo in cui ci è concesso di esistere.
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tra luce e ombra, è rassegnato e volitivo nello stesso tempo. Abbiamo qui un uomo rappresentato a tutto tondo, nella sua eccezionalità e nella sua
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nello stesso tempo portano il problema molto al di là del realismo, cioè in direzione di Vincent van Gogh, colui che, proprio in extremis, affronterà
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seicentesca, è chiaro il marchio di nuova intensità e individualità delle figure. Vediamo nell’invenzione dell’artista la concentrazione, la distanza, ma nello
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, conferendole nello stesso tempo commozione e perentorietà. Crespi è un vero detective della pittura, che spia ciò che la luce può fare e a quali risultati di
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: “vorrei e non vorrei”, figura combattuta, innamorata ma traditrice, che sente il dovere della fedeltà ma nello stesso tempo è travolta dalle tentazioni
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sensualità di questo ritratto, certamente nello splendore della pittura, nei rossi, nei blu appaganti e sontuosi, ma anche nelle labbra tumide dell
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introspettivo, le fisionomie della cagnetta attenta, una specie di “vergine cuccia”, e della damigella che, maliziosa nello sguardo e nella figurina abbigliata
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