Le tre vie della pittura
-illuminazione, di sovraesposizione, quasi di spettralità (Donna pettinata dalla cameriera, fig. 31), nei capelli rossi che vanno al di là della loro tonalità
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nei mandarini della fruttiera, sulle bottiglie e sui bicchieri in primo piano, e soprattutto nello specchio, miracoli di luce saettante e tuttavia
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, e in lui vediamo un particolare approdo della luce nella pittura, approdo che deriva dall’incrocio di diverse culture. In quanto russo, Rothko ha nei
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Abbiamo, a questo punto, ormai terminato il nostro viaggio che ci ha portato, nei secoli, da una luce prima classicamente naturale, a una luce
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caratterizzano e le determinano. Scruta, cioè, al di là di ciò che si vede, sempre più nei segreti del cuore umano.
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Partiamo allora da Leonardo. Oltre alla frase già citata, e a moltissime altre riflessioni di fisiognomica, si trovano nei testi che ci sono rimasti
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Nulla di simile era mai avvenuto nella pittura, che fino a questo momento aveva rappresentato nelle figure e nei ritratti effigi di ruoli sociali, o
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guarda, stupita e spaventata. La volontà di rappresentare proprio l’attimo, l’istante della traduzione di un dolore improvviso nei tratti fisici
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della propria fama, tiene presso l’Accademia Reale di Pittura e Scultura, una serie di prolusioni che analizzano le Passioni umane riflesse nei tratti
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al compito, come vediamo nei cinque “ritratti di monomaniaci” (Il rapitore di bambini, fig. 63) che Jean-Louis-Théodore Géricault esegue, intorno al
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Per primo, affronteremo il tema della luce: cercherò di raccontare il lungo viaggio dell’occhio umano nel visibile, cioè il modo con cui l’arte, nei
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larva umana che non può che gridare, all’unisono con l’universo, la propria angoscia; il teatro e la letteratura si buttano nei territori liquidi e
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di Clèves, di Madame de La Fayette, ed è maturato precipitosamente già nei primi anni del Settecento, principalmente a Londra con Jonathan Swift
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; avviene nella musica, che, lasciando il tecnicismo seicentesco, si avventura nei piaceri e nella sensualità del nuovo melodramma; avviene nel teatro, in
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ormai pienamente acquisita. Non dimentichiamo che, già nei primi anni del Settecento, il grande filosofo Gottfried Wilhelm Leibniz arriva alla
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che le figure rappresentano; una vocazione che, almeno tendenzialmente, non entra nei misteri del visibile, terreno della pittura del nord. Torniamo
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Salomon Adler, un artista tedesco che ha vissuto a lungo a Milano. Nei suoi ritratti, ad esempio quello in cui agguanta l’immagine 78. Pierre
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raggiungere i palazzi dei committenti nei quali viene ospitato, e rifocillato con “la bottiglia settimanale di Tocai”, sono formidabili squarci sulla vita di
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È una ricchezza d’ispirazione che, con evidenza addirittura maggiore, appare riscontrabile nei ritratti dedicati ai “poveri”, a quei rappresentanti
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vi si trova di notevole è dovuto alla presenza di artisti fiamminghi. All’improvviso, già nei primi decenni del XVIII secolo e in strettissimo legame
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sensualità di questo ritratto, certamente nello splendore della pittura, nei rossi, nei blu appaganti e sontuosi, ma anche nelle labbra tumide dell
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e spregiudicato nei confronti dell'establishment più paludato. Ma ciò che a noi interessa maggiormente è l’opera innovativa di Hogarth, che fa del
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