Le tre vie della pittura
. Giovanni Bellini, Pala di Pesaro, particolare. Pesaro, Museo Civico. nulla sfugge alla sua precisione quasi sovrumana. Tutto è sublime in lui, tutto
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genio che aprirà un’altra porta. Lotto intuisce possibilità della luce che prima di lui non erano state neppure concepite, e prepara ciò che sta per
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tutto questo viene colto. Colui che capisce immediatamente la novità dell’intuizione di Monet è Renoir, il quale è solito andare a dipingere con lui
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. Parigi, Musée d'Orsay. 31. Edgar Degas, Donna pettinata dalla cameriera. Londra, National Gallery. lui detesta. I quadri eseguiti all’ippodromo (La pista
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privata. ma colto nel suo manifestarsi. Manet, in questo dipinto, rivela un’attenzione verso l’interiorità che appartiene a lui e non appartiene a Monet
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Tornando a Rothko, in lui troviamo gli esiti (accanto alle radici iconoclaste) del suo personale interesse per le filosofie zen, in un miracoloso
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, e in lui vediamo un particolare approdo della luce nella pittura, approdo che deriva dall’incrocio di diverse culture. In quanto russo, Rothko ha nei
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”, rappresentazione che richiede anche puntigliosi studi di anatomia, da lui eseguiti su cadaveri, per scoprire l’esatto decorso dei muscoli e l’effetto della
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Venezia, con tutta verosimiglianza, Leonardo incontra Giorgione, e con lui discute dei propri studi sulla pittura. Prove documentarie di questo incontro non
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diventa profonda umanità, perché in lui c’è di meraviglioso anche la luce, una luce palpitante, che si posa sulla mano dell’ecclesiastico, sulla sua
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potenzialità innovative. Ne scrive al padre di Sofonisba, inizia addirittura un carteggio con lui, che anzi arriverà a chiedergli un suo disegno “per farlo
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profondamente diverse rispetto a Caravaggio. In lui parlavamo di una luce terrena, mediterranea, che entrava da una fonte precisa, magari da una finestra
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opachi, che rimandano a una condizione umana di miseria e di fatiche. Lui, il nano, è enorme nel primo piano, incombente nella sua realtà poverissima
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”, del poeta Arthur Rimbaud, coetaneo di Van Gogh e come lui destinato ad andarsene a trentasette anni. Le parole di Rimbaud sono la sintesi della
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ritratto George Dyer (fig. 74). L’uomo era stato l’amante di Bacon, che a lui era legato da un rapporto fortissimo e violentemente conflittuale, e si era
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Dopo Fra Galgario, e i venti rivoluzionari che stanno iniziando a soffiare per l’Europa, parliamo di un pittore che per l’Europa viaggia lui stesso
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precedenza. Poiché sappiamo che Bazzani non si è mai mosso dalla sua Mantova, è sorprendente come abbia saputo captare le arie più innovative, e le abbia lui
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vita e che comporrà su di lui le pagine più illuminanti e più intelligenti che siano mai state scritte. Hogarth è anche amico di quel John Gay che
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