Le tre vie della pittura
senso di queste riflessioni dedicate alle potenzialità dell’arte, ai tre assi portanti del “pensiero in figura” occidentale.
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. Giovanni Bellini, Pala di Pesaro, particolare. Pesaro, Museo Civico. nulla sfugge alla sua precisione quasi sovrumana. Tutto è sublime in lui, tutto
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Giovanni Bellini, in un dipinto ben preciso, la Pala di Pesaro (fig. 5), eseguito tra il 1471 e il 1474, improvvisamente abbandona le sue origini di
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a Padova (fig. 8), che dimostra come, in brevissimo tempo, Tiziano arrivi a 7. Giorgione, I tre filosofi. Vienna, Kunsthistorisches Museum. 8
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Infatti, il passaggio successivo è del grande Lorenzo Lotto, per lungo tempo definito semplicisticamente e sciaguratamente pittore “anomalo”. In
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Tutto questo trova poi il rilancio definitivo nel Davide con la testa di Golia (fig. 14), Guardando la testa di Golia (fig. 15), in cui, come è noto
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Tali raggiungimenti, naturalmente, un seguito ce l'hanno, anche se, curiosamente, l’eredità di Caravaggio non è immediata. Ci sono, in Italia, dei
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cadavere di un uomo, fosse bruciato da una scarica a 100.000 volt che, nel momento stesso in cui si verifica, ci svela la verità: la stiamo vedendo
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traducono la pittura in una materia preziosissima, come l’albero che si accende in puro oro, mentre dietro si sta addensando una tempesta. Lo squarcio
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temperatura, le condizioni ambientali e meteorologiche dello scorcio milanese in una bella mattina d’autunno. Bellotto aggiunge al cielo, alle nuvole, una
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proposito di Rembrandt, cioè di una luce sovrannaturale, eccezionalmente rivelatrice, concepita però da Turner in un empito di sentimento, in un turbine
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’azzurro esce la grande pittura francese dell’Ottocento. Il primo, colui che vive nell’azzurro e che dipingerà l’azzurro, è in primis l’erede della grande
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un colore. Non si ricorrerà più al chiaroscuro semplicemente aggiungendo nero alle parti più in ombra del dipinto, ma si descriveranno le differenze
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A Parigi, sono in questo momento quattro i pittori di genio: Edouard Manet, Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas. Degas è pittore che, di
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, calma e voluttà (fig. 33). Sono le due del pomeriggio in Costa Azzurra, tutto tace, si sente un po’ di brezza, e un po’ di sciabordio delle onde
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Tornando a Rothko, in lui troviamo gli esiti (accanto alle radici iconoclaste) del suo personale interesse per le filosofie zen, in un miracoloso
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, e in lui vediamo un particolare approdo della luce nella pittura, approdo che deriva dall’incrocio di diverse culture. In quanto russo, Rothko ha nei
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La seconda direzione, è quella di una idea di luce in cui l’artificiale è divenuto naturale, con poderosi effetti di drammaticità e di vera e propria
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, nello spazio e nel tempo in cui ci è concesso di esistere.
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Come conto di poter anche qui, seppur brevemente, dimostrare, esiste una sorta di tensione costante che, da un certo momento in poi, guida e
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cono che poi man mano si allarga fino alle forme onnicomprensive dell’arte contemporanea, e agli spazi della psicoanalisi, caverna illimitata, in cui
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mitologici, o sacri, senza propriamente entrare in un ambito di interiorità. Gli effetti delle straordinarie novità leonardesche si fanno ben presto
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Sono, questi, anni di profondi cambiamenti culturali, supportati, in pittura, anche dalla contemporanea presenza di menti veramente geniali. Ecco
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Lo stesso registro espressivo troviamo, non molti anni dopo, nel dipinto Paolo III con i nipoti Alessandro e Ottavio Farnese di Tiziano (fig. 51), in
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ritrae una persona, quanto un personaggio in cui si concentra il simbolo del potere terreno. Ma le mani sono contratte, nervosamente 49. Lorenzo Lotto
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Lasciando gli esempi di rappresentazione fisiognomica di uomini di potere, torniamo ad ambiti di ricerca più quotidiana, e lo facciamo in 51. Tiziano
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Siamo, e l’avevamo già detto, in perfetta contemporaneità con Shakespeare, è il momento in cui nasce la tragedia moderna. In questi anni, e in questo
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Torniamo alla pittura, e lo facciamo prendendo in esame un altro urlo, quello che troviamo in un’incisione, Autoritratto con la bocca aperta (fig. 56
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Tutto ciò che in Géricault è centripeto, chiuso, catafratto, diventa invece centrifugo, esploso in Vincent van Gogh. Il Ritratto del dottor Gachet 66
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sente che il proprio interesse si volge alle relazioni umane e alla loro affascinante complessità. Questa riflessione sarà ambientata in un’epoca
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Sull’Europa si è alzato il vento della follia: negli stessi giorni in cui Van Gogh viene ricoverato in manicomio, a Torino Friedrich Nietzsche
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Sul versante figurativo, ecco invece la carne tumefatta, il grugno ottuso e scimmiesco, le gambe possenti ma sfasciate in cui Francis Bacon ha
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compiuto, con la guida della fisiognomica, nel corso del Cinque e del Seicento e che abbiamo seguito nel capitolo precedente, conosce in questo momento una
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. Nella storia della cultura occidentale, la pittura diventa racconto contemporaneamente alla nascita, in letteratura, del romanzo modernamente inteso. Il
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Da Venezia spostiamoci all’altra regina del Settecento, cioè a Parigi. I venti di novità soffiano in tutta Europa, viaggiando con i libri e le stampe
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In una delle sue ultime lezioni, Roberto Longhi arrivò davanti a noi che, come sempre, lo aspettavamo attentissimi e in silenzio. Quel pomeriggio e
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Ancora in Francia, entriamo nel grande ritratto classico francese, con Pierre Subleyras, un pittore che vive anche in Italia; ripeto che l
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Restiamo in Francia, e osserviamo il Giovane con un castello di carte (fig. 77), del più intimo dei pittori d’oltralpe: Jean-Baptiste-Siméon Chardin
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Torniamo in Italia, in particolare in Lombardia, che, anche in questi primi anni del Settecento, costituisce uno dei nodi della rappresentazione
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giovanili, a parte un aneddoto che lascia intendere la causa della sua vocazione religiosa in un violento alterco col padre, che lo aveva sorpreso in
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bamboccianti raffiguravano i poveracci con intenti di comicità e dileggio. Qui vedremo, invece, immagini in cui è evidente la 81. Jean-Etienne Liotard
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appartiene, se non proprio alla povertà, alla normalità della vita. Questo è infatti il momento in cui il femminile sale alla ribalta con una
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Un esempio di come nel Settecento la pittura rococò possa coniugarsi con profonde attitudini psicologiche è in un mantovano di eccezionali qualità
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È poi doveroso dedicare la massima attenzione a ciò che avviene in Inghilterra. La pittura inglese prima del Settecento non ha molto da dire, quanto
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Non possiamo chiudere questa presentazione dei protagonisti senza tornare, questa volta per i ritratti dei poveri, a Fra Galgario, e, in seguito, all
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borromaico, per cui accogliere nelle proprie sale le classi umili per lo meno in effigie significa non ignorare la fatica della loro esistenza
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Rimaniamo sul tema del concerto in famiglia, ma questa volta a Venezia, con Pietro Longhi (Il concerto, fig. 91). Questa è una delle tante scene che
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Lasciamo, allora, temporaneamente l’Italia, per curiosare fra i piaceri della vita francese. Lo facciamo in primo luogo con il grande Watteau, morto
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e sicura, e descrive con pochi colpi di pennello l’ambiente, caldo di luce solare, di un salottino in cui vivono, dipinte con uguale acume
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. Londra, John Soane's Museum. rivoluzioni del XVIII secolo. Quest’uomo è William Hogarth. Cominciamo col dire che Hogarth, nella Londra in cui sta
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