Le tre vie della pittura
grande probabilmente, è Giorgione (I tre filosofi, fig. 7). Giorgione, aristocraticissimo nella pura rappresentazione della luce tonale, è perfetto: 6
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luce e bellissimo, per comprendere che è avvenuto l’incrocio fra la grande tradizione del Nord Europa e la tradizione della pittura italiana. Per
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morso da un ramarro, particolare. Londra, National Gallery. ormai è chiusa come in una scatola: ecco il grande scatto e la grande intuizione
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Infatti, il passaggio successivo è del grande Lorenzo Lotto, per lungo tempo definito semplicisticamente e sciaguratamente pittore “anomalo”. In
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A questo punto, la pittura occidentale, che ha camminato così intensamente verso una propria quotidianità, sta per entrare nella grande turbolenza
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’azzurro esce la grande pittura francese dell’Ottocento. Il primo, colui che vive nell’azzurro e che dipingerà l’azzurro, è in primis l’erede della grande
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intendeva riprendere un grande dipinto del passato che è tuttora esposto al Louvre, Concerto campestre (fig. 28), eseguito dal giovane Tiziano
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resiste e tanto gli ripugna il fatto di affidarsi in toto alle idee di Monet, che fa un passo in più. Lui, che è un grande disegnatore, inventa l’uso
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. L’immagine è realizzata con un pizzico di colore blu, un miracolo di pittura compiuto con quasi nulla. Questo è il grande Matisse, che lascia
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Morandi, Natura morta (Grande natura morta metafisica). Milano, Pinacoteca di Brera, Donazione Jesi. inquietanti, fig. 35). De Chirico è il marziano dell
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Morandi. Il dipinto Grande natura morta metafisica (fig. 36) è indubitabilmente metafisico, si tratta di oggetti spaesati, che non hanno senso dal
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, a ogni ora del giorno o della notte, una visione di estremo risalto e di grande fascinazione (James Turrei, Sky Window I, fig. 39). E ancora, una
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Cultura lombarda, dei cui semi di novità abbiamo un altro esempio in un piccolo disegno dal grande destino. Verso il 1555, una pittrice cremonese
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malinconia. Tutto ciò apre a due considerazioni di grande interesse. Primo: Van Gogh era presumibilmente affetto da psicosi maniaco-depressiva, e ciò
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identificabile, si è frantumato ed è esploso in particelle di verità che si disperdono nell’universo della mancanza di certezze. Ogni grande artista, e il
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ormai pienamente acquisita. Non dimentichiamo che, già nei primi anni del Settecento, il grande filosofo Gottfried Wilhelm Leibniz arriva alla
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Ancora in Francia, entriamo nel grande ritratto classico francese, con Pierre Subleyras, un pittore che vive anche in Italia; ripeto che l
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per nulla, il grande tonalista del XX secolo, Giorgio Morandi, che, per quanto riguarda la costruzione dell’immagine, come abbiamo detto, aveva come
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europea, e lo facciamo con un pittore forse non molto noto, ma che ha avuto grande importanza per tutta la pittura italiana, o nord-italiana. Parliamo di
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A parte le sue specifiche doti di ritrattista, ciò che è di grande interesse riguardo a Salomon Adler è il fatto che nel suo studio, nel centro di
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corriere. Karlsruhe, Staatliche Kunsthalle. colomba, fig. 85), pochissimi centimetri di pittura, la Carriera riesce a darci un’immagine di grande
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con la nascita del romanzo e con il teatro, compaiono alcune personalità di grande rilevanza che, dal ritratto con Thomas Gainsborough e Joshua
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’altro grande lombardo, Giacomo Ceruti. Entrambi, anche se Ceruti, detto il Pitocchetto, è noto soprattutto per la rappresentazione delle classi umili
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E arriviamo, infine, alla descrizione della povertà del grande Giacomo Ceruti. Dei suoi quadri erano pieni, piuttosto inspiegabilmente, i ricchi
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Tutto questo, gentiluomini e gentildonne, contadini e sguattere, sono i personaggi che intrecciano il grande romanzo della pittura, di cui, a questo
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Lasciamo, allora, temporaneamente l’Italia, per curiosare fra i piaceri della vita francese. Lo facciamo in primo luogo con il grande Watteau, morto
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nascendo il romanzo moderno, vive fianco a fianco con Daniel Defoe, con Jonathan Swift e soprattutto con Henry Fielding, che è il grande amico della sua
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