Le tre vie della pittura
Il passo avanti compiuto da Lotto è gigantesco. L’idea di uniformità di luce tonale che era appartenuta alla pittura veneziana si è incrinata o, per
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essere uno dei tanti ragazzi di vita dei quali il pittore si circondava, ma potrebbe anche trattarsi di Caravaggio stesso quand’era ragazzo, cioè di
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in questo istante, non c’era prima e non ci sarà dopo, non ci sarà mai più. La pittura fa sì che quella improvvisa scarica entri nelle cellule, macabre
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sempre di più non ha che un obbiettivo: catturare, definire, azzannare il visibile. L’ottica ormai è moderna, è ormai completamente “laica”. Non lo era
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emotivo che sommerge e stravolge ogni visione. La valorosa “Temeraire" (fig. 24) raffigura il veliero che era stato la nave regina della flotta
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rivelatrice. L’artista tutto questo ha raggiunto, senonché, nel quadro eseguito al termine della vita, torna alla vocazione realistica che gli era
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Superato l’impressionismo, e arrivati al XX secolo, la prima constatazione che dobbiamo fare è che il cammino che fino a ora si era evoluto lungo una
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Nulla di simile era mai avvenuto nella pittura, che fino a questo momento aveva rappresentato nelle figure e nei ritratti effigi di ruoli sociali, o
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anche rispetto a Giorgione. Tutto ciò che in Giorgione era sognante, classico, una spiritualità che evaporava in sentimenti ineffabili, in Lotto
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rappresentazione della figura umana, idee cui la cultura fiorentina era stata geneticamente estranea. Verso il 1520, cioè pressappoco quindici anni dopo il
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numerosi altri casi, a cominciare da Melancolia 1 (fig. 66) di Albrecht Dürer. Ma ancora più stupefacente è stato scoprire che il dottor Gachet era
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personalità che, bene o male, era sopravvissuta nell’Ottocento, non regge più. Qui vediamo una figura agitata da un terremoto 70. Umberto Boccioni
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trasforma nelle pluridimensioni dello spazio o addirittura dell’iperspazio. Quello che era l’obiettivo finale, il bersaglio grosso di una traiettoria
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ritratto George Dyer (fig. 74). L’uomo era stato l’amante di Bacon, che a lui era legato da un rapporto fortissimo e violentemente conflittuale, e si era
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lo rivedo alto, nero nero, e con occhi come bocche da fuoco Longhi non era di buon umore. Si avvicinò, eravamo in pochi a seguire l’esercitazione, si
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, artista che, nella Bologna di ambizioni classicistiche, era visto come uno spinto bizzarro, un po' per la foggia Firenze Galleria degli Uffizi dei suoi
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. 90). Era, quella di eseguire musica, un’abitudine assai diffusa nelle case patrizie, e anche i compositori di fama creavano appositamente brani
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fattispecie denuncia e irride la superficialità e l’ipocrisia con cui viene vissuta la religione. Siamo nel 1728, e nulla di simile si era mai visto in
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