Le tre vie della pittura
dipinto rappresenta una scena di teatro e una scena di terrore. Tutto si è già compiuto, e il mondo non sarà più quello di prima. I grandi traumi, l
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fiorentina, Domenico Veneziano non manca di far scendere una lama di luce, per cui la parte destra del dipinto è in ombra e la parte sinistra invece è in
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rappresentazione pittorica. Pittura tonale significa che ogni punto del dipinto deve essere imbevuto della stessa quantità di luce, deve essere "intonato
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punto preciso del dipinto.
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Giovanni Bellini, in un dipinto ben preciso, la Pala di Pesaro (fig. 5), eseguito tra il 1471 e il 1474, improvvisamente abbandona le sue origini di
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millimetri, in Tiziano va misurato a decimetri o forse addirittura a metri. Il tema del dipinto è l’uccisione della moglie da parte di un marito geloso, ed
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-10) ai tempi non fu affatto capita. Un teorico dell’arte, il Dolce, amico di Tiziano, scrisse parole orribili riguardo a questo dipinto. Disse “...Di
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È poi evidente che la magia di questo dipinto è affidata alla luminosità, calma anche se naturalissima, che scorre dal volto al petto del Davide. Una
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. Rembrandt non ha dipinto molti paesaggi nel corso della propria vita, ma quelli che conosciamo arrivano a veri e propri miracoli di alchimia, perché
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manca a questo dipinto, per essere impressionista? Manca l’idea dell’attimo luminoso. L’Impressionismo concepirà la rappresentabilità di un attimo di luce
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intendeva riprendere un grande dipinto del passato che è tuttora esposto al Louvre, Concerto campestre (fig. 28), eseguito dal giovane Tiziano
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colorate. Le ombre non dovranno più essere un elemento scuro e ottundente all’interno del dipinto, ma dovranno avere una loro tonalità, saranno esse stesse
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con cui dipinge l’elegantissima linea falcata delle gambe del cavallo, il fantino col berretto alla sinistra del dipinto, e le figure che sono sulla
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privata. ma colto nel suo manifestarsi. Manet, in questo dipinto, rivela un’attenzione verso l’interiorità che appartiene a lui e non appartiene a Monet
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la luce assurda a rendere coerente ciò che assurdamente compare nel dipinto: il castello di Ferrara accanto a una fabbrica con ciminiere, i manichini
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Morandi. Il dipinto Grande natura morta metafisica (fig. 36) è indubitabilmente metafisico, si tratta di oggetti spaesati, che non hanno senso dal
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Lo stesso registro espressivo troviamo, non molti anni dopo, nel dipinto Paolo III con i nipoti Alessandro e Ottavio Farnese di Tiziano (fig. 51), in
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dipinto del vescovo De’ Rossi, il Pontormo esegue un ritratto a posteriori di Cosimo il Vecchio (fig. 50), già estinto da tempo; dunque il pittore non
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tutto è immerso in una placenta luministica ormai vera, che non è più la luce generica cinquecentesca dell’Anguissola. Per queste ragioni il dipinto
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protagonista si fondono mirabilmente con la verità delle luci e delle ombre sul divano, sulle vesti, sul volto stesso della donna. Un dipinto che
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da invidiare ai più celebrati maestri del passato (che peraltro Fra Galgario studiava al punto di acquistare un dipinto di Tiziano, e scavarlo con un
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oggetti del suo studio. I risultati di tali ricerche sono straordinari, come vediamo in un dipinto che non possiamo definire come ritratto, poiché la
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romanzo erotico della storia?), e vediamo, di Joshua Reynolds, Ninfa e Cupido (fig. 94). In realtà, questo dipinto è Jean-Honoré Fragonard, La lettera
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