Le tre vie della pittura
della vita negli strati sociali più umili. Torniamo allora in Italia, e iniziamo da Napoli, che in quest’epoca è la città più popolosa d’Europa, 98
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stata, prima d’ora, neppure con Vermeer.
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e solo di quell’attimo. La luce di Vermeer è una luce stabile, è la luce di un Pomeriggio d’estate, pur con la volontà, affidata alla genialità dei
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temperatura, le condizioni ambientali e meteorologiche dello scorcio milanese in una bella mattina d’autunno. Bellotto aggiunge al cielo, alle nuvole, una
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vietato di innalzare, in un ultimo gesto d’orgoglio, la bandiera dell’Union Jack. Turner dipinge la scena come un’ode al vecchio pachiderma trascinato
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panica di chiarore che domina la visione, riposante, felice, del pomeriggio d’estate in cui vive questo quadro, anzi del minuto, dell’attimo nel quale
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. Giorgio de Chirico, Le muse inquietanti. Milano, collezione privata. colonne d’Ercole tra XIX e XX secolo comportano la necessità di affrontare l’oceano del
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, qualcuno ha appena fatto il bagno in mare: la vita è questa, il lusso, la calma e la voluttà sono questo attimo, fatto di picchiettamenti di luce d’oro nel
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rappresentabilità, e perciò l’improponibilità di opere d’arte figurativa. È con un pittore russo, Kandinsky, che si compie, nel 1910, il salto che
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in Isabella d’Este (fig. 46), pur ritratta di profilo. Una vera sublime sinfonia di “moti dell’animo” è poi magistralmente condotta nell'Ultima Cena
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primo piano è chiaramente concentrato in un proprio mondo interiore, attitudine d’animo che la posizione iconograficamente canonica del “melanconico
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. Il moto di dolore, lo sguardo pieno d’orrore e di repulsione, la bocca urlante, sono realizzazioni di eccezionale efficacia fisiognomica, ma qui il
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dell’anima è perfino eccessiva, e rischierebbe di far sbandare il nostro ragionamento. Basti pensare, come solo esempio, all'Estasi di santa Teresa d
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umano, arriva alla precognizione di quella caverna che, un secolo più tardi, diventerà terreno d’indagine della psicoanalisi. Goya ha la genialità di
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, sotto principi diversi da quelli di Meidner, anche nel Trittico degli stati d’animo (fig. 70) di Umberto Boccioni.
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Le immagini del Novecento ci dicono con chiarezza che è avvenuto il passaggio delle colonne d’Ercole. Come accennavamo nel capitolo sulla luce, il
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E, quanto a Otto Dix, la figura d’uomo (Ritratto dell’avvocato Hugo Simmons, fig. 72), sorda e tormentata, parla un linguaggio esplicito solo con le
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storia portava l’umanità a nuove conquiste e a nuove catastrofi, si è man mano drammaticamente modificata la consapevolezza di sé dell’uomo d’occidente
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Esattamente alla metà del Settecento, nel 1750-1751, viene pubblicata la prima edizione dell'Enciclopedia di D’Alembert e Diderot, e sei anni dopo
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, immaginato perché riferito a una persona vissuta quasi due secoli prima, dimostra una straordinaria profondità d’intuito psicologico. L’intellettuale
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precisione visiva. E vediamo Eva, anche qui un cono d’ombra sotto il collo, vediamo il punto di piena luce sul ventre, il modo con cui a fianco della
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Restiamo in Francia, e osserviamo il Giovane con un castello di carte (fig. 77), del più intimo dei pittori d’oltralpe: Jean-Baptiste-Siméon Chardin
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’Ottocento, che a queste verità, ma nel senso esclusivo del realismo, dedicherà tutte le proprie forze, non farà che decurtare la ricchezza d
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È una ricchezza d’ispirazione che, con evidenza addirittura maggiore, appare riscontrabile nei ritratti dedicati ai “poveri”, a quei rappresentanti
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Abilissimo narratore della vita frivola e leggera parigina è Jean-Honoré Fragonard, che vediamo nella Lettera d’amore (fig. 93). La pittura è veloce
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