Le tre vie della pittura
, Giacomo Ceruti, e di un suo quadro, Il nano (fig. 59), una vera sintesi di descrizione del personaggio e di attenzione alle classi umili, che nel
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luogo, delle classi umili, e poi delle donne. Vedremo come nel Settecento i poveri e le figure femminili di ogni classe sociale acquistino piena
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importanti echi anche nella rappresentazione, sempre in Lombardia, delle classi umili.
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. Di lì a poco, sarà il Parini a descrivere la tragica povertà spirituale che si nasconde dietro al lusso e all’arroganza delle classi privilegiate
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delle classi umili che, come dicevamo, per la prima volta nel Settecento assurgono a piena dignità espressiva. Le rappresentazioni seicentesche dei
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intensità e una completezza fino a questo momento impensabili. Ricordiamo, ad esempio, la Zerlina del Don Giovanni di Mozart, donna, e delle classi umili
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’altro grande lombardo, Giacomo Ceruti. Entrambi, anche se Ceruti, detto il Pitocchetto, è noto soprattutto per la rappresentazione delle classi umili
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borromaico, per cui accogliere nelle proprie sale le classi umili per lo meno in effigie significa non ignorare la fatica della loro esistenza
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