Le tre vie della pittura
privata. ma colto nel suo manifestarsi. Manet, in questo dipinto, rivela un’attenzione verso l’interiorità che appartiene a lui e non appartiene a Monet
Pagina 34
Le tre vie della pittura
in poi, sarà impossibile ignorare: la pittura è prima di tutto cosa mentale, è pensiero, è attenzione sì al visibile, ma soprattutto all’invisibile, a
Pagina 43
Le tre vie della pittura
Fisiognomica, è andata perduta. Ed è persino inutile ribadire l’attenzione di Leonardo per l’interiorità nei ritratti, in quella Gioconda 44. Leonardo da
Pagina 45
Le tre vie della pittura
fisiognomica nella mimica. La sospettosa attenzione del pontefice, quasi rattrappito nella sua pur vivace vecchiezza, si volge al nipote, che si inchina in
Pagina 51
Le tre vie della pittura
protagonista a coinvolgere la nostra attenzione. Nonostante la ricchezza delle vesti e la posa pretenziosa, è evidente l’impaccio, quasi la timidezza, di questo
Pagina 53
Le tre vie della pittura
colorire dalla figlia”. E probabilmente è dovuta a Michelangelo l’attenzione inaspettata che il Vasari dedicherà al gruppo di sorelle pittrici di
Pagina 54
Le tre vie della pittura
) sul quale ci siamo dilungati nel capitolo precedente. Non vogliamo dire niente di più, se non richiamare l’attenzione sulle estreme, indicibili
Pagina 58
Le tre vie della pittura
, Giacomo Ceruti, e di un suo quadro, Il nano (fig. 59), una vera sintesi di descrizione del personaggio e di attenzione alle classi umili, che nel
Pagina 61
Le tre vie della pittura
Dopo aver dedicato la nostra attenzione alla luce come primo referente nel rapporto dell’occhio col visibile, e dopo avere, nel secondo capitolo
Pagina 76
Le tre vie della pittura
È poi doveroso dedicare la massima attenzione a ciò che avviene in Inghilterra. La pittura inglese prima del Settecento non ha molto da dire, quanto
Pagina 91