Le tre vie della pittura
stanze nella quale ogni tanto arriva qualcuno che apre una porta e va di là; che cosa ci sia di là è sempre un mistero, di là normalmente c’è un altro
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caravaggesca. La luce ha funzione drammatizzante, crea il dramma, e tuttavia e una luce precisa, che ha un origine fisica, una sorgente che qui arriva da
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soprattutto affidato alla luce. Sulla testa, un bagliore arriva da sinistra, e lascia un barlume di vita negli occhi, quasi spenti perché la testa è
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Vermeer concepisce l’incanto di una mattina olandese (La lattaia, figg. 19-20), con la luce che arriva e che costruisce, per materia consunstanziata
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, come fanno le ballerine che gli animano la mano dopo i cinquant’anni di vita, e arriva a una sorta di allucinazione visiva, a una sorta di ultra
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Subito dopo, Matisse arriva alla suprema sintesi, una visione della baia di Nizza vista dal balcone (La baia di Nizza, fig. 34): una linea falcata
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Abbiamo detto che, a questo punto, il pensiero in figura si mette alla Prova su varie facce del prisma, e, mentre su una delle facce Matisse arriva
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sentire. Il primo, lo vediamo a Venezia, dove Leonardo arriva nella primavera dell’anno 1500, lasciata quella Milano in cui, alla corte di Ludovico il
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umano, arriva alla precognizione di quella caverna che, un secolo più tardi, diventerà terreno d’indagine della psicoanalisi. Goya ha la genialità di
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definizione, arriva a concretizzare il proprio oggetto tramite l’evoluzione della fisiognomica stessa in psicologia. Finisce cioè il mondo magico in
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ormai pienamente acquisita. Non dimentichiamo che, già nei primi anni del Settecento, il grande filosofo Gottfried Wilhelm Leibniz arriva alla
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. Saranno i romanzi inglesi, con il nato povero Tom Jones di Fielding, che arriva ai massimi gradi sociali; con il nobile Robinson Crusoe di Defoe
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