Le tre vie della pittura
’illuminismo e il Romanticismo, si sono abbattuti l’uno sull’altro, la società deve riorganizzarsi su principi del tutto nuovi, e gli individui devono fare i
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stanze nella quale ogni tanto arriva qualcuno che apre una porta e va di là; che cosa ci sia di là è sempre un mistero, di là normalmente c’è un altro
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, terribili di un braccio che è stato scorticato e aperto, e lo riveli davanti ai nostri occhi. Quello era un uomo, e in questo istante non è altro
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una piccola strada olandese, e l’altro è l’indimenticabile panorama che incantò lo stesso Proust, con il famoso muro giallo di fronte al quale muore
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Tutto avviene fra il 1863 e il 1865, come si vede dal confronto fra due pittori: il primo, un po’ più anziano dell’altro, è Edouard Manet (Colazione
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Proprio a contrappeso rispetto a De Chirico, e sempre nell’ambito della pittura metafisica, ecco un altro pittore che invece con l’idea di luce
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quei lampi di verità che si raggiungono con la meditazione. E questo è un altro grandioso approdo della luce nell’arte del XX secolo.
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, infatti, negli stessi anni e nella stessa zona, un altro grandissimo artista che percepisce immediatamente il messaggio leonardesco: Lorenzo Lotto che
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soprattutto i baffi rivelano una cura un po’ approssimativa dell’igiene personale, lontana dalle azzimature di chi non ha altro da fare. Non mancheremo poi di
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Cultura lombarda, dei cui semi di novità abbiamo un altro esempio in un piccolo disegno dal grande destino. Verso il 1555, una pittrice cremonese
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Torniamo alla pittura, e lo facciamo prendendo in esame un altro urlo, quello che troviamo in un’incisione, Autoritratto con la bocca aperta (fig. 56
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. Albrecht Dürer, Melancolia 1. Roma, Istituto Nazionale per la Grafica. (fig. 65), è la perfetta traduzione in immagine di un verso, “Io è un altro
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’altro grande lombardo, Giacomo Ceruti. Entrambi, anche se Ceruti, detto il Pitocchetto, è noto soprattutto per la rappresentazione delle classi umili
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