Le tre vie della pittura
Abbiamo parlato di “pittura tonale", termine che tornerà da questo momento in poi per cinque secoli, poiché si tratta di uno dei cardini della
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futuro, e lo stesso fatto che abbiamo usato questa parola, “divisione”, dice che un’intuizione comincia a far capolino nella pittura occidentale
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: il Romanticismo. Uno dei suoi massimi protagonisti è il grande pittore inglese William Turner, erede dell’idea di luce della quale abbiamo parlato a
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Le idee rivoluzionarie dell’impressionismo sono due: la prima, come abbiamo detto, consiste nella volontà di rappresentare l’attimo luminoso, cioè un
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Abbiamo detto che, a questo punto, il pensiero in figura si mette alla Prova su varie facce del prisma, e, mentre su una delle facce Matisse arriva
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cielo, nella sabbia che diventa infuocata nella pittura, eredità della tecnica divisionista di cui abbiamo parlato precedentemente, e qui interamente
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Abbiamo, a questo punto, ormai terminato il nostro viaggio che ci ha portato, nei secoli, da una luce prima classicamente naturale, a una luce
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contemporaneamente intellettuale e formale, ai codici che porta sempre con sé, di cui, come abbiamo detto, gran parte, forse anche un vero e proprio Trattato di
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ne abbiamo, ma esiti del dialogo fra i due artisti esistono indubitabilmente: esattamente nel 1500, la ritrattistica giorgionesca cambia marcia, e si
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noteremo spesso, il cammino della linea introspettiva ha uno sviluppo parallelo a quello che, nel capitolo sulla luce, abbiamo visto partire dall’assolutezza
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che avviene possa rivolgersi a proprio danno. Tutto ciò costituisce una eccezionale rappresentazione di dialogo introspettivo. Del resto, abbiamo una
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Cultura lombarda, dei cui semi di novità abbiamo un altro esempio in un piccolo disegno dal grande destino. Verso il 1555, una pittrice cremonese
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tra luce e ombra, è rassegnato e volitivo nello stesso tempo. Abbiamo qui un uomo rappresentato a tutto tondo, nella sua eccezionalità e nella sua
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del dottor Cachet non sia altro che quella iconograficamente attribuita alla “malinconia”, come abbiamo visto in Giorgione e come è riscontrabile in
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percorso, tutto sommato lineare e conseguente, che abbiamo compiuto fino a questo punto, ora si dirama, anzi dalle due dimensioni di una via si
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abbiamo già citato nel primo capitolo. Che ne è stato dell’uomo del Rinascimento, del semidio che a tutto poteva aspirare? È accaduto che, mentre la
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progresso di tempo e di conoscenze scientifiche, per definire la propria identità e il senso del proprio destino. L’abbiamo seguito per cinque secoli
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compiuto, con la guida della fisiognomica, nel corso del Cinque e del Seicento e che abbiamo seguito nel capitolo precedente, conosce in questo momento una
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per nulla, il grande tonalista del XX secolo, Giorgio Morandi, che, per quanto riguarda la costruzione dell’immagine, come abbiamo detto, aveva come
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solo a Tiepolo, al ritratto del notabile Riccobono 85. Rosalba Carriera, Fanciulla con colomba. Roma, Accademia di San Luca. che abbiamo visto in
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rappresentare. Abbiamo visto Fra Galgario descrivere mirabilmente la decadenza della nobiltà lombarda; lo vediamo ora, con la stessa ineguagliabile
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di comicità, dei tratti e degli atteggiamenti. In questi anni nasce la caricatura giornalistica, e, come abbiamo detto, nasce il “carattere”, cioè il
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