Le tre vie della pittura
Chiudiamo il paragrafo dedicato a Hogarth, che ci ha portato al cuore dei nostri argomenti, e ci apre ora la strada per guardare alla narrazione
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, forse meno acuto, ma di straordinaria vitalità. Qui il pittore 99. William Hogarth, Predica a fedeli addormentati. Minneapolis, Institute of Arts. ci
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Ma, per tornare a noi, e al Settecento, che è all’origine di tutto, arriviamo alla fine del secolo, e parliamo di un quadro che riteniamo per così
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geniale erede di Masaccio, Domenico Veneziano, pittore che opera a Firenze, e ha però origine, cromosomi e filosofia veneziani. Domenico Veneziano è
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acribia disegnativa così profondamente legate a Mantegna, cambia completamente le carte in tavola, e inventa la pittura tonale. Infatti, è sufficiente
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a Padova (fig. 8), che dimostra come, in brevissimo tempo, Tiziano arrivi a 7. Giorgione, I tre filosofi. Vienna, Kunsthistorisches Museum. 8
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-10) ai tempi non fu affatto capita. Un teorico dell’arte, il Dolce, amico di Tiziano, scrisse parole orribili riguardo a questo dipinto. Disse “...Di
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un autoritratto fatto a memoria. E allora, se così fosse, le emozioni diventerebbero travolgenti, perché tutto questo vorrebbe dire la vita com’era
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E ancora più definitivamente rispetto ai dipinti di figure, sono i supremi paesaggi di Rembrandt (fig. 18) a farci toccare tale grado di rivelazione
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opposta a quella di Rembrandt: la magica normalità di ciò che vediamo quotidianamente. Chi realizza questo prodigio è Johannes Vermeer.
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, picchiettandoli uno per uno, i vimini del cesto appeso, e modella con infinitesime tessere di luce e di ombra il volto della lattaia, intenta a preparare la
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naturalmente rispetto a ciò che verrà. Grandezza, per la solennità assolutamente vera e credibile del cielo; per le perle di luce, sui tetti blu e sui
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italiano, cioè Canaletto. Rispetto a Vermeer, ancora una volta viene compiuto un passo in più, quello di un misterioso insetto che improvvisamente vede più
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A questo punto, la pittura occidentale, che ha camminato così intensamente verso una propria quotidianità, sta per entrare nella grande turbolenza
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A Parigi, sono in questo momento quattro i pittori di genio: Edouard Manet, Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas. Degas è pittore che, di
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Abbiamo detto che, a questo punto, il pensiero in figura si mette alla Prova su varie facce del prisma, e, mentre su una delle facce Matisse arriva
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Proprio a contrappeso rispetto a De Chirico, e sempre nell’ambito della pittura metafisica, ecco un altro pittore che invece con l’idea di luce
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Abbiamo, a questo punto, ormai terminato il nostro viaggio che ci ha portato, nei secoli, da una luce prima classicamente naturale, a una luce
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Tornando a Rothko, in lui troviamo gli esiti (accanto alle radici iconoclaste) del suo personale interesse per le filosofie zen, in un miracoloso
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, culminate, nel 1995, con la pubblicazione del volume Storia della Fisiognomica. Arte e psicologia da Leonardo a Freud, cui seguì la mostra “L’Anima e il
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Nella storia dell’arte, la ricerca di cui parliamo, a parte qualche accenno privo di seguito, ha un inizio ben preciso, che è come il vertice di un
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Szépmüvészeti Múzeum. Dio a essere padrone dell'universo, all’uomo dei giorni nostri, privo di certezze e angosciato dalla propria fragilità biologica
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Nulla di simile era mai avvenuto nella pittura, che fino a questo momento aveva rappresentato nelle figure e nei ritratti effigi di ruoli sociali, o
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, veneziano di nascita, a queste date vive a Treviso. Quando, verso il 1505, dipinge il Ritratto del vescovo De’ Rossi (fig. 49), compie un passo in più
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A questo punto, non possiamo non fare una puntata a Firenze, che è stata la capitale dell’arte italiana per tutto il secolo precedente e che non ha
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cui, inoltre, l’azione psicologica si svolge nel rapporto fra tre persone. Siamo a un passo dalla scena di teatro, con la mutazione della
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sarà a lungo, il cuore pulsante di sangue e di vita terrena della cultura europea. Il cavaliere in rosa di Giovan Battista Moroni (fig. 53) è il
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, Sofonisba Anguissola, esegue a matita e carboncino un ritratto familiare: 52. Tiziano, Allegoria della Prudenza. Londra, National Gallery. 53. Giovan
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È poi inevitabile riprendere, sempre a proposito di Caravaggio, ma sotto l’aspetto introspettivo, quel Davide con la testa di Golia (cfr. fig. 14
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raggiungimenti nella nostra cultura. Non è un caso che proprio a cavallo dell’anno 1600 vengano pubblicati a Napoli i due testi fondamentali di Giovan
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comporta e che esigono per questo secolo una trattazione specifica. Perciò ci limiteremo ora soltanto a due esempi, che citiamo allo scopo 60. Jean-Antoine
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con prepotenza a dirci di una nuova interiorità, sconvolta dai 63. Jean-Louis-Théodore Géricault, Il rapitore di bambini, Springfield, Museum of Fine
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commissionati al pittore dal suo medico per usarli nel corso delle lezioni, che si rifanno a diagnosi precise e per la prima volta superano la generica
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”, del poeta Arthur Rimbaud, coetaneo di Van Gogh e come lui destinato ad andarsene a trentasette anni. Le parole di Rimbaud sono la sintesi della
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, secolo nel quale nasce il romanzo e in cui la psicologia, abbandonando la fisiognomica, configura il “personaggio”, cioè attribuisce a ogni creatura
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percorso, tutto sommato lineare e conseguente, che abbiamo compiuto fino a questo punto, ora si dirama, anzi dalle due dimensioni di una via si
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E, quanto a Otto Dix, la figura d’uomo (Ritratto dell’avvocato Hugo Simmons, fig. 72), sorda e tormentata, parla un linguaggio esplicito solo con le
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Vediamo anche il Surrealismo, che si rifa direttamente a Freud e alle sue teorie sulla onnipresente motivazione sessuale nelle dinamiche del profondo
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“ritratto” è il groviglio di sinistra, il gorgo che non riesce a prendere forma e consistenza, mentre la testa è il “sogno”, il sogno di qualcosa che
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Questo è l’uomo a noi contemporaneo, dice Bacon. Un essere artificiale, un “replicante”, è l’uomo del futuro, dice Ridley Scott in Blade Runner, che
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ritratto George Dyer (fig. 74). L’uomo era stato l’amante di Bacon, che a lui era legato da un rapporto fortissimo e violentemente conflittuale, e si era
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romanzo non è sempre esistito, è nato in un momento preciso a cavallo fra Sei e Settecento, con una composizione letteraria dal titolo La Principessa
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Da Venezia spostiamoci all’altra regina del Settecento, cioè a Parigi. I venti di novità soffiano in tutta Europa, viaggiando con i libri e le stampe
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In una delle sue ultime lezioni, Roberto Longhi arrivò davanti a noi che, come sempre, lo aspettavamo attentissimi e in silenzio. Quel pomeriggio e
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A parte le sue specifiche doti di ritrattista, ciò che è di grande interesse riguardo a Salomon Adler è il fatto che nel suo studio, nel centro di
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Dopo Fra Galgario, e i venti rivoluzionari che stanno iniziando a soffiare per l’Europa, parliamo di un pittore che per l’Europa viaggia lui stesso
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È una ricchezza d’ispirazione che, con evidenza addirittura maggiore, appare riscontrabile nei ritratti dedicati ai “poveri”, a quei rappresentanti
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Andiamo ora a Venezia, e con una pittrice: Rosalba Carriera, una delle dominatrici dell’arte del Settecento, alla quale chiedono ritratti i più
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Tutto questo, gentiluomini e gentildonne, contadini e sguattere, sono i personaggi che intrecciano il grande romanzo della pittura, di cui, a questo
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Restiamo a Londra, ma cambiamo decisamente il punto di vista, con un pittore che è pittore ma anche letterato, che è letterato ma anche uomo di
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