Le due vie
sempre collo sfociare nel riconoscimento di qualche antinomia irresolubile, a meno che uno dei due termini, in cui di volta in volta si condensa l
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Una volta accettata questa premessa, si constata di avere fatto un notevole passo innanzi. I punti di stazione si rivelano infatti due, e due in modo
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filologia di mettere a contributo le fonti dalle quali si può dedurre il genere di dialettica che di volta in volta si è stabilita, o perché non si è
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Una volta riconosciuta l’origine simbolica alla radice della creazione artistica, e come questa origine simbolica non andava confusa con i
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, che è di essere offerta a sua volta ad una coscienza, donde lo stesso autore, appena compiuta l’opera, è spettatore-ricevente e non può più
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avanguardia così il passato si è richiuso in se stesso una volta per sempre. Ci sarà anzi un presente al passato, ad esempio, per l’arte contemporanea, che
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degli infiniti tramiti, nello sterminato ambito dell’intersoggettività, attraverso cui quella rivelazione può avvenire, se anche, ciascuna volta, nel
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immotivati, che artificiosamente nascono e muoiono in una volta sola. E questo discorso va bene per Ronchamp come per la Chiesa delirante dell
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la prima volta ad un’architettura che non consideri come unica sorgente luminosa quella del sole o della luna, dimostra che è l’interno a fuoriuscire
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spazio esterno, ecco il vero, il nuovo tema dell’architettura moderna 12. Una volta enunciato, risulta chiaro, perché nell’urbanistica moderna
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la sua apparizione produce. Una volta che l’opera ha stancato e non fa scattare più il moto d’integrazione dello spettatore, il suo tramonto è segnato
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’arte, seppure in un linguaggio più temperato che nel positivismo ottocentesco. Scienza e cultura saranno a loro volta espressione di un modo di porre la
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volta che si restituisca al segno scritto il suono corrispondente — e non differisce concettualmente che questa restituzione avvenga nello spazio esterno
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in sociologia e in politica, e proprio in questa correlazione fu usata, pare per la prima volta, da un fourierista, il Laverdant, nel 1845 20
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volta tocca alla retroguardia di decidere la sorte delle battaglie»25.
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rifiuta di dare qualche utile informazione sulla sua essenza. La fotografia nasce dalla camera oscura, e la camera oscura, a sua volta, era stata
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questo estratto anche se in moto, appunto estratto in moto e non ricondotto alla stasi); una volta detto e riconfermato tutto ciò, non designi la
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e a Bischof, si assiste di volta in volta alla riscoperta di quella obbiettività, che, come diceva Paul Strand (1917), è «la vera essenza della
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arti dalla pittura alla musica. Una volta desunta la struttura peculiare della fotografia e del cinema, attraverso l’indagine fenomenologica
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ed è la sola di volta in volta valida, si è esplicata soprattutto in L’anno scorso a Marienbad e in Otto e Vi. Che possa rappresentare la nuova strada
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preannuncio della presenza che determinerà nell’immagine. Una volta così sradicato dalla usualità, e per questo tutti gli artifici sono buoni, della luce
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epifania, e perciò individuano due livelli diversi del pensiero. Giustamente nota allora Starobinski a proposito di Leo Spitzer: «una volta che le opere d
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storicamente le modalità di questa recezione ogni volta che si produca. E riportandoci perciò dalla riduzione fenomenologica alla intenzionalità del
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a volta a volta costituita di legno o di tela, di colori o di metalli, di pietra o di notazioni scritte, fino all’indagine su quello che possa avere
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un tramite al manifestarsi di quella realtà: sicché è tale che consterà ogni volta di una realtà oggettiva che è sub-realtà rispetto alla primaria
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storia: la storicità dell’opera è duplice, nella sua nascita e nel suo farsi presente ogni volta ad una coscienza. Il fatto di prodursi come un eterno
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’arte come di oggetti fuori della coscienza. È chiaro che, una volta poste le opere d’arte fuori della coscienza, è impossibile reintrodurvele se non
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’arte intesa nella presenza che realizza. L’opera d’arte si trova ad essere configurata, una volta rescisso il cordone ombelicale con l’autore, come
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’arte — fin dall’origine e non per l’uso a cui, una volta creata, possa essere impiegata, la struttura di messaggio. Ora il gruppo di elementi della
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Una volta tratta dall’interiorità di una coscienza e posta nel mondo, l’opera d’arte non comunica, si presenta; non informa, si dà astante. Quindi
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desumibili da chi intende esplicitarla nella storia in cui è nata e in quella in cui di volta in volta si rivela 30.
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variabile a seconda delle epoche e delle coscienze in cui ogni volta avviene la recezione dell’opera d’arte. Si scopre allora che mentre il valore di un
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che la condizione indispensabile della recezione dell’opera non viene isolata dalla storicità dell’evento, in cui ogni volta si produce, come era
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qualsiasi oggetto intenzionato, non essendo sufficiente il trapasso da oggettività, in un qualsiasi reperto naturale, a oggettualità, una volta che il reperto
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nel presupporre un oggetto fuori dal soggetto, e una volta presunta l’invarianza nel soggetto, e cioè nell’organismo, nella retina ad esempio, era
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Ma una volta definito lo spartiacque della critica, non si deve credere di potere puntualizzare una volta per tutte quali sono le indagini che
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antitesi ad un plesso politico-culturale, ma in quanto tale è anche entrata a far parte di un contesto storico, che a sua volta potrà aver determinato
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’arte e la trasmissione di un’informazione. Ma questa opposizione, una volta enucleata, non appare ristretta al campo dell’arte, anzi viene a rivelarsi
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delle immagini si è dimostrato tanto laborioso, e finisce ogni volta in un'impasse, quando dall’indagine sui messaggi che l’opera d’arte, figurativa o
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, dà piena dimostrazione dei limiti, non certo dovuti a scarsa penetrazione, a cui si scontra l’indagine strutturale se volta a qualcosa che si
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inseparabile dalla musica stessa: ma non è la struttura per cui è musica, e cioè, una volta ancora, realtà astante e non messaggio.
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inavvertito, e se, come principio, si localizzava di volta in volta, a cominciare da Talete, nell’acqua o nell’aria o nel fuoco o nella terra o in tutti questi
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’identificazione della causa col medio «attraverso cui si sviluppa una prova» fa emergere già nella causa la categoria. Quando allora Leibniz per la prima volta
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individuale che è per se stessa, ogni cosa che è per se stessa non può essere che la stessa con se stessa. Altri, a lor volta, definiscono altrimenti l’identità
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’identità, la causalità andrà invece verificata ogni volta nell’esperienza, e, fuori dell’esperienza, la causalità non si esprime con un nesso
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’accensione della lampada è solo strumentale, in quanto che l’intenzionalità è volta a far luce, e della luce la causa è la corrente elettrica. Pertanto la
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Fra mimesi e catarsi, fra forma e contenuto, come fra sentimento e forma, che sono tre fra tante antinomie emerse di volta in volta nell’analisi dell
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dell’opera d’arte, corrisponde dunque all’indagine da compiersi sull’opera d’arte, una volta che è entrata a far parte dell’esperienza. Non si tratta
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schema che non deve essere imposto, ma emergere di volta in volta dallo sviluppo storico effettuale, che procederà a sbalzi e con effetti a distanza
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