Le due vie
via dicendo. L’espressione non è allora più di un rebus da risolvere.
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intercomunali e regionali tutto il territorio di una regione) viene trattato, in base alle esigenze sociali, commerciali, igieniche e così via, a somiglianza di
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oggettualizzazione in quanto opera d’arte, apre la via alla feticizzazione dell’opera e questo allora caratterizza una deviazione dell’intenzionalità precipua rivolta
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’altra accezione a-semantica, e così via. Sembra ineccepibile asserire che il «consumo della struttura riproduttiva del linguaggio figurativo è un
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, la sussunzione ad un concetto sarà possibile solo in via sussidiaria e empiricamente classificatoria, basata proprio sull’esternità del suo veicolo
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, che semmai può avere costituito, in tempi più lontani, una specie di branca minore della pittura, distaccandosene poi definitivamente via via che
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Adamson del 1840-45 e così via Meryon e la Scuola di Fontainebleau.
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risulti tale solo in via ipotetica e provvisoria, oppure a tutti i prodotti del lavoro dell’uomo.
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che dell’oggetto può risultare ad un’analisi microscopica, radiografica, chimica e così via, ma solo di come, in sé e per sé, si oggettualizza all
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Continuamente noi ci serviamo di oggetti che la percezione ci presenta in via decurtata e abbreviata: e tutti sanno la difficoltà a vedere ex-novo un
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problema tecnico avesse avuto uno sviluppo autonomo indipendentemente dalla intenzionalità formale. Studiare allora il progresso tecnico che, via via
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abbiamo detto appartenere alla seconda via della critica d’arte
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’opera d’arte, o che ne vengano tratti in via indiretta, anche senza che il messaggio fosse inserito coscientemente, intenzionalmente, nell’opera d
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conosciuto mediatamente per una attività testimoniale. L’arte invece non si dà nel passato, non se ne riferisce in via testimoniale. L’arte è nel presente.
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consisterebbe l’arte d’oggi, come dire cinematografo, reportage, e via dicendo, quasi che, se così stessero le cose, potesse esser estinta un’entità, l’arte
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scienza empirica, che può avere rapporti con la filosofia come con le altre scienze, quali la psicologia, la linguistica, e via dicendo. Ed è così che si
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’opera d’arte stessa: un punto di arrivo al di fuori dell’opera d’arte è concepibile solo in via sussidiaria o collaterale, ma inizialmente, il gruppo di
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non rivela originariamente la natura di messaggio: può esserlo in via secondaria, collaterale, oppure può essere accettata in quanto tale come
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via secondaria e collaterale, proprio come la persona dai capelli rossi e con la cicatrice, ma, in quanto presenza astante, non si può dire neppure
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(Langer). Che è lo stesso che toglier via il simbolo dall’ambito di una scienza che si rifà strettamente al punto di vista di Peirce, riportato sopra
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oggetto-soggetto, come della contrapposizione cosa-valore, si fonda sul riconoscimento, riconoscimento ottenuto in via sperimentale, che uno stesso
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Si precisa allora il problema dell’ambito a cui appartenga in via assoluta il primo e fondamentale momento della critica d’arte, che abbiamo definito
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, anche se in via subordinata alcuni significati convoglia e trasmette. Per questo l’analisi strutturale del linguaggio che è stata mirabilmente portata
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’esempio della Gioconda presa ad insegna di un’acqua purgativa, delle opere d’arte riprodotte nei francobolli, e via dicendo. Ma perché allora si
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opponendole alle due altre. E secondo questo asse si distribuiscono le consonanti, gli aspetti dei verbi e così via. A questo punto sarà chiaro, che
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critica, la prima via, di arrivare all’essenza perseguendo la struttura dell’opera d’arte quale opera d’arte e non perché rientri in un fatto di lingua, lo
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, aggiunge che, a voler fare la lezione a Leibniz su queste considerazioni, si rischia di precludersi la via a quello che il pensiero di Leibniz ha di
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A questo punto sembrerebbe che la via del principio di ragione e la via del principio di causalità, rapportato l’uno all’essere, l’altro a schema (a
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