Le due vie
in secondo luogo quale indagine sull’opera d’arte in quanto maturata in un certo mondo e in una certa cultura e di qui implicitamente offerta all
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per ciò non più un’immagine ma un segno. Ripetiamo che queste due ipotesi, se non sembrasse, ove si parla di storia, di lasciarsi andare ad un gioco
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Perché tuttavia l’opera sia riconosciuta come opera d’arte, e non come un’opera o mancata o incompiuta o prodotto fortuito, bisogna che all’analisi
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In realtà la gloria di Wright da un lato e di Gropius dall’altro fu l’individuazione di un decisivo tema per l’architettura, e codesto tema fu l
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eccettuato un filone che non rappresenta né il protendersi nel presente di un passato tradizionale né la resultanza d’imperio di un indirizzo politico
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D’altro canto risulterà subito ovvio che un’alternativa valida tanto meno è rappresentata dal realismo socialista, che, del resto, nei paesi a regime
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, non è ricollegata nessuna sussunzione ad un concetto empirico o ad uno schema preconcettuale. Incontrandomi con una bestia o una pianta che non ho mai
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Il ricorso esplicito che una notevole parte della pittura contemporanea fa, come s’è già osservato, alla fotografia, usandola scopertamente come un
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che nasce e muore a porte chiuse nell'espace d’un matin. L’«avanguardia» diviene allora puramente araldica come un titolo nobiliare al cui predicato non
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pittura su fotografia o viceversa, diventa assai più difficile ad essere fermato in un modo unidirezionale. Diventa chiaro allora che tanto per la
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Vi è allora un’ambivalenza, nel modo di porsi in relazione con l’oggetto: da un lato la coscienza lo visualizza in maniera da isolarlo e farsene un
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tale lo fissa senza potere intervenire oltre. L’artista attuale non si parte da un oggetto, ma crea un’immagine che si comporti come un oggetto
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Quando la coscienza riconosce in un oggetto un’opera dell’uomo, eccettua in quel momento stesso, dal contesto dei dati del mondo della vita, un
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La massificazione della cultura è infatti un fenomeno irreversibile, conseguente alla industrializzazione, ed è destinato ad aumentare ed estendersi
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Continuamente noi ci serviamo di oggetti che la percezione ci presenta in via decurtata e abbreviata: e tutti sanno la difficoltà a vedere ex-novo un
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la stessa costituzione d’oggetto, l’oggetto sospeso sulla propria esitenzialità. Non è più un trompe-l’oeil, ma rivela lo stesso processo di
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Nella pittura fiamminga il prelievo dell’oggetto non avviene in un modo simultaneo, ma ogni determinazione dell’oggetto, isolata a sé, diviene
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intenzione». Weber negava naturalmente che si potesse parlare di un «progresso» dell’arte, nel senso della valutazione esteriore di opere d’arte come opere
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Lo studio rivolto alla tecnica è da chiedersi allora a quale momento della recezione dell’opera come opera d’arte appartiene. Ma poiché un’indagine
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’opera d’arte: il primo, è detto soggetto primario o naturale: è quello che si condensa nella mera denotazione, come dire un fiore, un cavallo; il
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all’analisi del terzo strato, analisi che egli ha chiamato, rinfrescando un vecchio termine, iconologica, non è più sufficiente l’armamentario
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Il famoso dipinto resulta in definitiva costruito (seppure a diversi strati che si sovrappongono e si corrispondono, come un’erma a due facce), su un
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Viene ora un latinista, il Della Corte 19, che ci dice in primo luogo come, la traduzione proposta dal Panofsky, è possibile senza essere l’unica e
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In base a questa nuova interpretazione il senso della scritta non sarebbe un memento mori ma un incitamento a quelle opere virtuose che sopravvivono
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Se io mi trovo di fronte ad una montagna, sentirò di colpo la montagna, in modo diretto e immediato: solo in un secondo momento potrò indagare
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concettualizzazione dell’arte sia o no un’aporia irresolubile. Per noi che crediamo che in ogni aporia si nasconda un circolo vizioso, il cui
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struttura. Perciò il punto di partenza è in funzione del punto di arrivo. Non si invia un messaggio se almeno non si spera che possa essere raccolto e
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«Messaggio è un gruppo definito, ordinato, di elementi di percezione attinti da un repertorio e raggruppati in una struttura» 22; se in ciò consiste
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non potremmo ricorrere ai messaggi incomprensibili, in quanto che un messaggio incomprensibile è ancora un messaggio da decifrare: la sua
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percezione, nei quali può essere stilato un messaggio, e di cui il poeta stesso potrà servirsi per stilare un messaggio, ma al momento che se ne serve per la
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L’esempio ha dunque chiarito un punto fondamentale, e cioè quella oscura «intelligenza di se stessa» a cui deve l’opera d’arte l’apparente
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Senonché avviene qui un capovolgimento, perché quel tasso di disordine che caratterizza l’entropia di un fenomeno diventa, nell’informazione, l
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Riferendoci ad un’analisi che già facemmo in Segno e immagine 31, se dunque nell’opera d’arte come immagine il contenuto semantico non precipita
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L’arte come comunicazione, dopo la trattazione del Dewey, doveva ricevere un nuovo tentativo di rilancio, ancora nel campo gravitazionale del
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In un primo momento, delineando la Teoria dei Segni, il Morris si limitava ad includere anche le opere d’arte fra i segni, definendo l’estetica
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caratteristiche); e che dunque (essendo iconici) esibiscono in se stessi almeno delle proprietà di un loro eventuale denotatum. Così, nell’opera d’arte le
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Ma noi vogliamo offrire una riprova delle precedenti deduzioni cambiando di livello, e mettendoci perciò da un punto di vista psicologico e da un
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, se si imponga a questa, sia pittura o narrazione, la resa esatta di un reale la cui stessa percezione è già connotazione. Ma allora potremo concludere
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cospicuo delle unità significative che con le prime vengono formate. Infatti la possibilità di servirsi di un numero esiguo di suoni, e cioè di unità
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Nella costituzione d’oggetto 3 si ha l’imposizione di un senso all’oggetto, arrestato, sospeso dal flusso esistenziale: ed è su questo percepito
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, come il modo più limpido per leggere un’immagine a livello linguistico senza potere incorrere nell’accusa di avere tralasciato il fattore più importante
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, e non metaforicamente, ma con le stesse caratteristiche, in una sostanza diversa, della lingua. Per sostenere dunque che l’arte è un linguaggio, e l
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Né d’altronde si capirebbe, di questo passo, come bastasse alla poesia di servirsi di un linguaggio con la doppia articolazione, se, in quanto opera
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Si prenda un altro esempio: la musica. Nel suo maturarsi nella civiltà occidentale dal Medioevo a Webern, si è andata sviluppando su un sistema di
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In realtà, per indagare la struttura dell'astanza, non certo puramente empirica, di un’architettura in quanto opera d’arte, anche di un’architettura
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Il problema allora è, se un contrasto simile fra le due meccaniche abbia o no portato ad un conflitto col principio di identità: ma è chiaro che, non
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In definitiva in questo evento per cui girando un’interruttore si accende una lampada, bisogna distinguere il nesso corrente-elettrica-trasformazione
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’ambiente, sostituirà un gioco dialettico individuale all’origine di quelle grandi onde di flusso e di riflusso che sembra consegnare la storia stessa
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solo un fattore contribuente negli sviluppi della storia: la psicologia umana è un altro fattore, e neppure questi due insieme possono offrire più che
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luogo nell’affabulazione stessa dell’artista, occorre tuttavia dare almeno un esempio significativo, nel contrasto fra un filosofo e un critico d’arte
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