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tuttavia non restava più la stessa: aveva mutato identità. Troppo ostava a che, sulla base dell’esperienza di quello che era stato lo sviluppo delle
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all’oggetto, e che intendesse disfarsi dell’oggetto per proiettare direttamente, e non più per interposto oggetto, il proprio stato d’animo, creando
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allo stato infusionale nell’opera, nessuna di esse da sola rappresentando, per volontà esplicita dell’autore e non per scelta o appropriazione dello
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processo creativo, cosi come si è attuato nell’opera, può produrre, anche in una mente acuta come quella di Eco, che pure è stato fra i primi a
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, non dovrà avere più fame: la sua fame, il suo presente dunque, deve essere stato saziato. Solo così non mangerà il domatore, e cioè contemplerà l’opera
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oggettualizzato, mentre il quadro di Dejneka rioggettivizza poveramente qualcosa che in precedenza era stato oggettualizzato, offre non già l
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accadde all’ornitorinco, altre scomparvero del tutto, e si conoscono solo allo stato fossile. Mentre stava nascendo il neo-dada, infatti, si era
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rivolto al passato, al primo astrattismo, e non al futuro, e quindi segnava il passo, il movimento che è venuto dopo, l’informale, non è stato avanguardia
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originariamente pittori. Ma è da domandarsi se veramente questo parallelismo sia del tutto esatto o non piuttosto sia stato indotto dalla somiglianza fra
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stato d’animo) non intende disistenzializzare il modello, e dunque davanti al modello rimane spettatore. La sua attitudine di base, rispetto al modello
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finzionale, progettiva, magica, da cui dipenderebbe il cinema. Il cinema non sarebbe fotografia animata, perché nel cinema l'esser-stato-là della
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questa assimilazione sempre più complessa ed esatta, inglobando suoni e colori, per non dire addirittura anche gli odori (pure questo è stato tentato).
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industriale e, impugnandola, sottrarla alla speculazione dei gruppi di potere capitalisti. Pia illusione, che questo possa accadere, anche dove lo Stato abbia
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formale; che ne è stata fatta. Ma il dubbio resta sempre. Non è detto perché il primo ponte in ferro sia stato costruito da un ingegnere con l’aiuto
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punto cruciale del presunto traumatismo infantile di Leonardo: se cioè questo possa essere attribuito all’esser stato strappato da una madre troppo
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Il procedimento del Cantalupe è stato dunque di accentuare l’attenzione sugli oggetti e cose disseminati nel dipinto: risulta allora che, rose
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«Et in Arcadia ego» diverrà l’espressione soddisfatta di chi ha sciolto il voto con se stesso per essere stato in Arcadia, nel regno della bellezza e
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Ma l’arte come «realtà pura» non si porrà quale una categoria soprastorica, ens rationis o mero flatus vocis, contro cui è stato celebrato il
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Ma Eco, che soprattutto ha teorizzato quest’ultima 25, è stato controbattuto da Garroni 26> che ha osservato, analizzando i testi fondamentali di
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fruitore. Sennonché, un tentativo del genere, si prospettava come un olocausto, quando si consideri che è stato consumato proprio in pieno dominio
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è stato assunto da un’intenzionalità, per sviluppare il reperto stesso oggettualizzato come figuratività. Il bambino che raccoglie il sasso e se ne
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di critica della poesia, nella quale è facile — ed è stato anzi facilissimo — contrabbandare, come strutturali, dei fatti storici che ne rappresentano
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Non è quindi mancanza di acutezza o indice di uno stato ancora rudimentale della semiologia, se il trapasso dall’analisi del linguaggio all’analisi
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sarebbe stato chiaro che la specificità dell’opera d’arte, in quanto tale, ne restava fuori.
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adattamento di unità, e nella loro interpretazione in conformità agli imperativi di una tecnica, d’uno stato e d’una maniera: ossia trasponendole
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è sempre stato considerato troppo lungo e troppo ornato, dimostrava come si ricollegasse strettamente a tutto il disegno dell’opera, in quanto che
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primo a dovere essere chiarito è il concetto di causa, secondo che è stato già accennato nel capitolo iniziale. E si dice il primo, a questo luogo
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«Il più importante nuovo risultato della fisica atomica — ha affermato Heisenberg 28 — è stato il riconoscimento della possibilità di applicare
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statistica. È stato il fulcro stesso che ha fomentato tanto la meccanica quantistica che la teoria della relatività, sia ristretta che generale (con la
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dell’Ottocento ne è stato permeato. Né è rimasto campo dell’attività umana che non abbia ricevuto una teorizzazione che seguisse o riflettesse quella
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quantistica, ciò non toglie che il campo in cui gravita, ed in cui è stato formulato, sia lo stesso del principio di causalità, la logica.
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possibilità di verifica sperimentale. Questo insorgere della qualità al di fuori del nesso causale, è quanto oscuramente è stato sempre sentito o inseguito
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allora da quello che è stato scritto (e noi stessi abbiamo scritto) sull’arte, quanto dal punto di stazione da cui guardare all’arte.
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società civile nei suoi diversi stadi, e sia rappresentarla nella sua azione come Stato, sia spiegare partendo da essa tutte le varie creazioni teoriche e
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