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significati allegorici, sempre collaterali o aggiuntivi, dell’opera, sicché l’opera, una volta compiuta, aveva bruciato in sé e senza residui l’originario atto
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nel neo-dada l’evidente presentazione dell’oggetto costituito, senza ulteriore o con minima elaborazione. Dovrebbe essere superfluo, ma non lo è
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, rispecchierà senza dubbio ima situazione complessa di cultura, un momento particolare di civiltà o di crisi della civiltà, che tanto più cadrà in discussione, in
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poesia stessa, per cui se non si conosce una lingua non si può, attraverso i soli suoni, senza la conoscenza di quel determinato «codice», accedere alla
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antinomie accusano solo, senza poterla né esplicitare né dialettizzarla, la bipolarità originaria con cui si presenta l’arte al pensiero: arte come
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caso e nell’altro, l’accettazione unilaterale del punto di vista del ricevente sopprime di autorità uno dei termini dell’antinomia, senza riuscire a
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ciò non bastava e scaturì, allora, e da fonti varie, e in luoghi distantissimi, senza poetica, senza ideologia comune, come tutti riconoscono, l
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Scriveva Argan: «Siamo tutti d’accordo che l’informale non è arte d’avanguardia: bisogna anzi andare oltre, e riconoscere senza tremare che la
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, messaggio senza codice, l’altro connotato e dunque in codice. In base a tale analisi semantico-strutturale già risultava la divergenza fondamentale
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Ma queste considerazioni, che senza proprio potersi dire ormai acquisite, furono tuttavia già da noi anticipate nel Carmine, danno ragione dei
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fotografia quel che si è detto, e cioè un modo di fermare a vista senza formularlo, l’oggetto, intenzionato in certa maniera nel flusso esistenziale (e da
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tale lo fissa senza potere intervenire oltre. L’artista attuale non si parte da un oggetto, ma crea un’immagine che si comporti come un oggetto
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’attitudine del fotografo in quanto si ponga più distante da quella dell’artista, e cioè col minimo o con l’assenza di investimento simbolico. Senza l
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: tiraggio negativo, solarizzazione, montaggio, immagine senza camera, microfotografia. La tara d’origine di questo genere di fotografia sta nel
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, con la congiunzione illogica fra il qui e l’allora. È dunque al livello di questo messaggio denotato o senza codice che si può comprendere l’irrealtà
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cinema non sono certo indifferenti, soprattutto per il cinema, ma non possono cancellare l’identità della presa d’immagine iniziale, senza di cui non
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del genere, intuita da un genio come Antonello, e integrata nella omogenea spazialità prospettica, ha dato luogo ad una pittura che, senza cercare il
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stesso del prelievo dell’immagine dall’oggetto, e senza fare scadere l’immagine ad esposizione referenziale dell’oggetto. Se questo, allora, sarà il
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continua erronea assimilazione alla realtà esistenziale, nei cui riguardi la concettualizzazione sembra avvenire senza residui apprezzabili. Ma questo
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Londra9. Nelle ricerche di struttura spaziale di Leonardo, la costruzione piramidale si colloca senza equivoco e senza ambivalenze e si sviluppa
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psicologico, senza tenere conto del fatto fondamentale che, nella loro essenza, non sono state create per trasmettere un messaggio ma per determinare
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profano di talento che in un erudito specialista» 14. E con ciò si ammette senza ambagi che all’indagine sull’opera si sostituisce la proiezione di quello
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Viene ora un latinista, il Della Corte 19, che ci dice in primo luogo come, la traduzione proposta dal Panofsky, è possibile senza essere l’unica e
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storico, né che sia possibile far ciò in margine e senza detrimento al suo porsi primario alla coscienza come opera d’arte. Inevitabimente si crederà di
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fare ciò, si può anche subire l’illusione che, avendo accantonato l’opera come opera d’arte, senza cioè porla in discussione sotto quest’angolo, non si
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Se da Heidegger passiamo a Lukács, e naturalmente senza che si debba discutere a questo luogo la sua teoria del particolare come categoria centrale
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opere d’arte, lo schema provvisorio invece anticipa le opere d’arte in quanto tali, che, senza quell’ipotesi, rappresentano solo quel che risultano
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Che dunque possa presentarsi alla coscienza una realtà senza esistenza, non illusoria, né virtuale, ma realtà astante, e costituita come tale
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presumere le opere d’arte senza la categoria dell’arte, ma solo analizzare e descrivere una speciale intenzionalità che mira ad isolare nel fenomeno l
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Infine non sarebbe giusto obbiettare che la verifica della realtà senza esistenza non si può dare nello stesso modo col quale la scienza verifica ad
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vanno tenuti nettamente separati i due momenti, indipendenti eppure complementari, perché senza il primo non vi sarebbe il secondo, ma senza il secondo
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fortuna storica, positiva o negativa, continuerà a svolgersi senza fine o almeno finché il medium fisico, a cui si affida per la trasmissione alla
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, senza altro avviso, che sono atteso da un’altra donna alle sette e mezzo di sera, il fatto che la persona coi capelli rossi e la cicatrice mi si produca
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usarsi. Nell'opera d’arte, dove il gruppo non è strumentale, non si potrebbe variare, senza, con questo, o distruggere l’opera d’arte, o produrne una
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risalire alla forma senza nominare la forma, ma facendola consistere tutta nella sua recezione attraverso l’opera d’arte, nello status preferenziale del
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oggettivo, donde l’immagine si porrà reale, ma senza esistenza. Questa struttura dell’immagine formulata che è l’opera d’arte, di porsi come una realtà
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Il paradosso della fotografia consiste allora nel fatto che, mentre si pone al primo avvicinamento come messaggio senza codice, messaggio continuo, a
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che, se nella fotografia hanno luogo due messaggi, l’uno senza codice, l’altro in codice, nell’opera d’arte, che individua il momento dello svincolo
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disgiunta dalla realtà fisica. È l’esteriorizzazione del percepito senza l’oggetto a cui riporta il percepito. Non si può dunque far rientrare nel processo
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costituire un codice senza messaggio. Un codice in cui, come in una lingua, si può distinguere una grammatica e una sintassi, anche se il parallelismo
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precisazione, senza di cui, anche la sua applicazione nel campo della critica d’arte, finirebbe per restare ambigua.
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ragione al principio di causalità, ed eccepisce che ogni causa (Ursache) è senza dubbio una specie di fondamento (Grund, ratio), ma che non ogni fondamento
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causalità, rispetto al principio di identità, è l’impossibiltà di definire la causa con se stessa, senza l’effetto. Si può dire, non c’è effetto senza
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Noi vediamo già, per quanto in un modo ancora impreciso, che l’identità, in ciò che essa è, non va lontano senza il fondo (Grund). Ma il principio di
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diversissimi schemi di leggi naturali agli stessi processi fisici, senza contraddirsi.» 29 Per questo abbiamo parlato di sinecismo per i due principi. Ma è
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concepire Dio come una «sostanza che non può avere alcuna grandezza»: sostanza senza grandezza è qualità senza quantità mensurabile. Non cozza dunque contro
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della corrente in luce, dal nesso interventoumano-accensione della lampadina: di questi due nessi, il primo si configura come quello che, senza la
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anche l’idea del Meyer a cui si contrapponeva il Weber) ma senza i quali non si può fare storia, ovvero, secondo che abbiamo detto, integrare la
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: «che senza coscienza del linguaggio pittorico e della sua puntualità storica non è possibile render giustizia in sede di gusto a nessun dipinto in
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Abbiamo preferito dare la critica di un marxista ad un saggio di critica d’arte marxista, per esemplificare, senza che ci si possa accusare di
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