Le due vie
sempre collo sfociare nel riconoscimento di qualche antinomia irresolubile, a meno che uno dei due termini, in cui di volta in volta si condensa l
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determinata coscienza l’opera d’arte si rivela come tale, e cioè sempre e solo nell'hic et nunc di una coscienza.
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fra lo spettatore e l’opera; e proprio come rapporto dialettico, con conciliazioni sempre nuove, dà ragione della diversità di accoglienza nelle
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stabilita (il che è altrettanto importante) fra l’opera e un’epoca. Per quanto allora le dialettizzazioni possano divergere, si tratterà sempre di un
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significati allegorici, sempre collaterali o aggiuntivi, dell’opera, sicché l’opera, una volta compiuta, aveva bruciato in sé e senza residui l’originario atto
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La possibilità di contemporaneità fra il modo della creazione «chiusa» e quelli aperti diviene tuttavia sempre più difficile a realizzare, per il
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stesso modo che il sempre nuovo disporsi dei frammenti in un caleidoscopio non è un modo, per chi l’usa, di collaborare al caleidoscopio, ma
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classica, in quanto che la distanza fra la scienza e la vita non è mai stata più grande di ora, e sempre maggiore sarà nella sempre più estesa
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favoloso, e la sua storia è stata rifatta troppe volte, ancorché sia stata sempre manipolata con la confusione fra la storia come struttura dell
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L’individuazione del tema spaziale ha sempre rappresentato il momento cruciale in cui viene a schiudersi, come si schiude l’uovo e nasce il pulcino
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dell’architettura non sia solo attuale ma irrimediabile, perché l’architettura, nella civiltà odierna, avvicinandosi sempre più alla macchina come all
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permesso — sia pure condizionato — ai preti di sposarsi, e alla limitazione delle nascite, dimostra quasi l’affanno di tener il passo con un mondo sempre
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scambio. Questo crescerà o diminuirà a seconda della legge della domanda e dell’offerta, ma il valore d’uso resterà sempre fondamentale. Può avvenire
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cui si arriva a quel resultato: che potrà essere anche povera cosa, ma sempre designerà un attimo di libertà e non di subordinazione. Nell’Informale
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della linea ideologica e storica Romanticismo-avanguardia viene affermata da molti storiografi e critici... quasi sempre di destra»: bastò questo ad
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E del resto la sostituzione sempre più marcata del termine di sperimentalismo al termine di avanguardia, fa vedere che quest’ultima è divenuto una
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trovano sempre a stretto contatto, pronte a scambiare le proprie generalità, per divenire pittura la fotografia, per aspirare alla immediatezza, all
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Perciò era naturale che l’autentica fotografia fin dal principio, e sempre di più, non appena la disponibilità di un materiale più sensibile e il
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misconoscere il modo di prospettarsi all’oggetto, che è proprio della fotografia, per suggerire degli stilemi, ai quali rimarrà sempre una troppo alta
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questa assimilazione sempre più complessa ed esatta, inglobando suoni e colori, per non dire addirittura anche gli odori (pure questo è stato tentato).
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semanticamente unidirezionale. Perciò non si è snaturato il senso di reportage che deve sempre trasmettere la fotografia o la sequenza filmica per
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isola o si preleva degli aspetti particolari per adattarli ad una transeunte intenzionalità. Un tale declassamento dell’opera d’arte a fenomeno è sempre
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, anche recente. E d’altronde serve sempre meglio ad accentuare le somiglianze e le divergenze fra pittura e fotografia, anche quando queste sembrano
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’intenzione che vi si dirige. In questo senso la percezione trarrà sempre un’immagine parziale dell’oggetto, e parziale in due sensi, perché sempre
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. Ed è per questo che i trompe-l’oeil, anche se non abbiano propriamente stile, appartengono sempre ad un’epoca, e un trompel’oeil del ’700 non si può
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dell’attitudine del fotografo invece si è già detto. Pure sorge il dubbio che non sempre il trompe-l’oeil sia da condannare. Ad esempio, si è dato
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tecnico, nel senso di una coscienza sempre maggiore delle risorse implicite nel principio di spinta e controspinta imperniato sull’ogiva, ma se si
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questa corrispondenza fra vita ed opera contribuisca sempre alla bellezza artistica di questa ultima. L'Erlebnis non è insomma che la materia bruta dell
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d’arte, si assiste sempre ad una ‘ congiunzione ’ dei metodi piuttosto che ad una loro fusione. E secondo la maniera polemica in cui la sua vitalità
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essere stata compiuta in un certo tempo e in una certa occasione — in quanto che è e sarà sempre polisemica, sicché ognuno che vi cerchi un dato messaggio
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culturale che invece vi confluì apertamente può dar luogo sempre a nuove sorprese. È il caso, recentemente intervenuto, per quei dipinti che si
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’arte alla storia, ma solo vogliamo sottolineare che, se non sono tenute nell’ambito che ad esse strettamente compete, e con la coscienza sempre desta
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relativa all’opera d’arte come realtà senza esistenza, un’approssimazione maggiore o la totalità dei suffragi, di cui non gode sempre ed in ogni caso
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Si scopre allora che la comunicazione riguarda sempre qualcosa che non è presente, astante: la comunicazione informa di una presenza che è altrove o
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la individui nettamente dagli altri segni. Sempre per questo limite strutturale che impone l’analisi comportamentistica, risulta disagevole, e sempre
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stimolo può essere prodotto da un’infinità di differenti sollecitazioni esterne, e cioè ad uno stesso stimolo non corrisponde sempre uno stesso oggetto
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esclusione non diniega anzi postula la differenza e la gradazione delle varie percezioni di uno stesso oggetto, fra le quali potrà sempre essersene data una
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come opzione latente in ogni processo transazionale. Fra le assunzioni e le aspettanze che informano una data percezione, la coscienza avrà sempre la
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dell’opera d’arte o di una flagranza affievolita, quale analogon naturale, sempre un’astanza produce ed è quanto si chiede ad essa di produrre
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è sempre stato considerato troppo lungo e troppo ornato, dimostrava come si ricollegasse strettamente a tutto il disegno dell’opera, in quanto che
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’immagine architettonica 20. Che sempre immagine sarà, anche se di marmo o di granito. Ma con ciò non si nega l’esistenza di un codice architettonico che
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, fa l’osservazione illuminante che, del principio di ragion sufficiente, «tanto spesso ma sempre invano n’è stata ricercata una prova» 12.
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Vale tuttavia vedere più da vicino come il principio di indeterminazione abbia ridimensionato il principio di causalità. Sempre nel campo della
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possibilità di verifica sperimentale. Questo insorgere della qualità al di fuori del nesso causale, è quanto oscuramente è stato sempre sentito o inseguito
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trattare di quelle arti, sempre col pericolo di materializzare assai più che dialettizzare. Di qui anche il disaccordo di fondo fra i vari tentativi di
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