Le due vie
fra lo spettatore e l’opera; e proprio come rapporto dialettico, con conciliazioni sempre nuove, dà ragione della diversità di accoglienza nelle
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della ragione che gira a vuoto su se stessa, producendo premeditatamente oggetti a-semantici in cui si pone e si nega a un tempo la razionalità che è la
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concetto tipico-ideale se non proprio una categoria sopra-storica, non c’è nessuna ragione imperativa per non riconoscere l’avanguardia dove si
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Si può allora tentare di esaminare la fotografia nella sua storia pur saltuaria e dispersa che possa essere 1, e vedere una ragione di questa sua
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Ma queste considerazioni, che senza proprio potersi dire ormai acquisite, furono tuttavia già da noi anticipate nel Carmine, danno ragione dei
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ragione dell’approssimazione maggiore alla realtà esistenziale, sia fermata nell’oggetto immobile, sia nel continuum di una vicenda. La tendenza a vedere
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netto in realtà ebbe una ragione storica d’essere proposto, finché la posizione della fotografia e del cinema erano isolate nel quadro delle arti. Fino al
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’altro, in quanto corrispondono alla bipolarità dell’opera d’arte. Si è già detto che per la stessa ragione è impossibile pensare contemporaneamente l
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non c’è ragione per non crederle tali — conferiscono l’autorità del professionista al nostro punto di vista, che le spiegazioni psicoanalitiche
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Combattimento della ragione e della libido di Baccio Bandinelli, e commentando che il dipinto di Tiziano è una traslazione veneziana della teoria neoplatonica
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, quanto valutare l’utilità che si può trarre, e a maggior ragione la legittimità, nell’applicare queste coppie di concetti alla analisi della struttura e
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in primo luogo che non c’è nessuna ragione di postulare che un artista, pittore o no, debba comunicare niente altro che la sua opera d’arte; ma che
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’estetica, e a maggior ragione l’arte, da quell’area empirica dove sembrava dovesse attecchire tanto bene. E così si spiegano i nuovi ripetuti assalti, in
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percepito come significante la preminenza passa dal significante al significato. Il passaggio è capitale e dà ragione dell’irrigidimento che colpisce il
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e non un caso accessorio e decorativo del linguaggio. Ed è la metafora che dà ragione di come possa avvenire la proposizione di una realtà non
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questa opposizione già si rivela nella sua struttura determinante. Qui appare dunque la ragione fondamentale per cui la poetica, e per meglio dire l
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fa rivolgere la propaganda, di ogni specie, da quella religiosa a quella sociale e politica. Così quando Barthes si chiede 9 la ragione dell
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non perché linguaggio. Quella che ritiene dalla lingua, in cui è scritta, dà ragione delle informazioni che trasmette, non della realtà pura che rende
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L’esistenza assoluta di un codice, alla base di una espressione artistica, non è mai una ragione sufficiente per assimilare l’arte al linguaggio
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formula il principio di ragione, e, in stretta connessione col principio di ragione, il principio di causalità, l’oscillazione per cui non si decide a
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effectum esse absque causa». Ma quando propone una formulazione più rigorosa del principio di ragione, come principium reddendae rationis4, così sottolinea
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A Heidegger, che a due riprese ha studiato questi testi fondamentali, dando infine un trattato del principio di ragione 9, non poteva sfuggire la
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A questo punto sembrerebbe che la via del principio di ragione e la via del principio di causalità, rapportato l’uno all’essere, l’altro a schema (a
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L’assimilazione del principio di ragione sufficiente al principio di identità è anche ripresa da Heidegger, seppur con altri argomenti 814
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ragione tratta della ragione, del fondo. Il principio di identità potrebbe dunque essere fondato sul principio di ragione. Di tutti i princìpi primi
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Questa sottilissima deduzione, in quanto riferita al principio di ragione, coinvolgerebbe dunque anche il principio di causalità, se non si stesse
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vige il principio di indeterminazione. Noi non possiamo dunque credere più di avere nella ragione una fonte di conoscenza a priori del mondo fisico
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dello svolgimento del reale nel tempo, non rappresentando più una conoscenza spontanea della ragione circa la reale struttura del mondo fisico, è
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già una conoscenza innata della ragione sulla struttura del mondo fisico, ma lo schema del pensiero riguardo all’ambito dell’esperienza diretta
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svolgimento temporale, e per la confusione col principio di ragione veniva addirittura anteposto al principio di identità, poteva veramente opinarsi che ove
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’esperienza, dà ragione di come, in altro campo, per una stessa opera d’arte, non si possa escludere la causalità in certe forme, in quanto prodotto
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Heidegger al principio di ragione di Leibniz, là dove osserva che vi è differenza fra ratio e conseguenza, causa ed effetto. Il facile scambio fra la
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idealista, la dialettica hegeliana, appare la ragione della sua possibile e continua rivitalizzazione. «Non più che della psicoanalisi — osserva
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