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codesta seconda storicizzazione, sotto cui viene a cadere l’opera d’arte dopo quel suo ingresso nel mondo, in cui coincide la sua prima storicità; ma
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Riconoscemmo a suo tempo la prima eventualità — l’arrestarsi cioè alla costituzione dell’oggetto — nella fotografia e nel cinematografo. Più tardi
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arte — il fatto che si sia rinunciato a procedere oltre la prima fase del processo creativo o si sia soppresso proprio questa prima fase
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cinematografo, ora vengono ad aspirare come ad una seconda apertura, un’apertura di secondo grado, in quanto che la prima, con cui era stata segnata la loro
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la prima volta ad un’architettura che non consideri come unica sorgente luminosa quella del sole o della luna, dimostra che è l’interno a fuoriuscire
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Forma e contenuto aspirano a fornire una prima analisi della struttura dell’opera d’arte e si porrebbero dalla parte dell’autore, ma tale dissezione
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sé ma l’opera che è divenuta merce di scambio e fonte di denaro, e questo valore, prima sottratto e poi reimmesso, mima il valore originario e si
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. La ratio prima è la carenza ontologica e la riduzione al presente che sta alla base dello stesso processo di incremento forsennato dell’evoluzione
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. Infatti fin dalle origini più lontane il progresso industriale rappresentò anche il progresso culturale: dalla caccia e la pesca alla prima agricoltura l
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recepita dalla coscienza, deve essere individuata come opera d’arte. Quello a cui si trova di fronte la coscienza, all’atto della recezione, è in prima
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-asserzione che «il segno precede il significato» 4. Ma prima di arrivare a questo argomento, che si è solo accennato per sottolineare l’attualità o per
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una estinzione ma un trapasso. E tale trapasso va colto alla radice, nell’intenzionalità prima. Gli esiti a cui può dar luogo una comune fondamentale
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fa la lente d’ingrandimento, e come elevandolo a potenza. In altri, questo processo di isolamento, che, si ricordi, è la prima fase dell’investimento
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Ora, la prima e fondamentale caratteristica di questa recezione dell’opera d’arte, appare proprio nell’evidenza che, al suo apparire come fenomeno
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Nella prima parte di questo saggio, riportandoci ad una analisi strutturalista di Barthes, abbiamo rilevato che il messaggio implicito nella
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aspirazione all’arte, nel parallelismo che rivela con le fasi della pittura ottocentesca, della migliore come della peggiore. Se la prima venerabile
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formulazione di immagine. Il fatto di partecipare con la pittura alla prima fase non confina per altro la fotografia a un semplice verbale ottico; in
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svolgimenti proprio in relazione agli svolgimenti che si è data la pittura in questi ultimi vent’anni. La prima fase, come già si è detto, è stata
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inorganico, che di un manufatto, si manifesta come fenomeno colpito da una speciale epoché sospensiva Ora a questo si riconduce la prima fase del processo
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, differisce dal modo peculiare alla prima fase dei processo creativo pittorico. In quei limiti risulta che la fotografia si caratterizza come oggettiva, in
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è reso indipendente fino a suggerire gli sviluppi della musica concreta, prima, e poi della musica elettronica.
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È finito il tempo delle torri d’avorio e dell’azione missionaria. I missionari vengono mangiati dai loro convertiti: è sul fatto e non prima del
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struttura socialista e non capitalista. La redenzione della cultura di massa non si può sperare prima del fatto migliorando, come qualcuno crede, il
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Arrivati a questo punto, ma non prima, la speculazione può dunque salire di grado, e interrogarsi sull’essenza del fenomeno che-non-è-fenomeno e che
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pittore fiammingo nella prima metà del XV secolo o di un pittore di nature morte olandesi del XVII secolo, siano da assimilarsi al modo di porsi in
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’intensificazione dell’osservazione per reintegrare l’oggetto nel massimo numero di quelle particolarità che sfuggono alla prima appercezione. Sarà, codesta, l
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differiva dal trompe-l’oeil? Finché si arriva a Burri, in cui le materie sono di più di quello che sono, si danno come oggetti, prima di fondere nella
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’opera d’arte nella sua struttura e nella sua genesi, perché la prima mira all’opera d’arte come astanza, la seconda al fatto storico di questa
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tre le direzioni che il ricevente potrà assumere come attitudini fondamentali: con la prima, l’opera d’arte sarà accolta quale una presa diretta dell
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Risulta da questa prima analisi che l'Amor Sacro e Amor profano è una allegoria dell’amore biblico-pagano. La donna vestita personifica un aspetto
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Per cui «l’istituzione della verità nell’opera [d’arte], è il prodursi d’un tale esistente [di una tale realtà] che non era prima e mai sarà più in
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ai compromessi, e, prima di tutto, diminuendo il titolo aureo dell’arte, ironizzando sul mito della creazione, ostendendo i surrogati in cui
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Raffa 18, il quale vuol costruire la prima estetica empirica. Comincia col dire, ed è ineccepibile, che non si deve confondere lingua con linguaggio e
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un’estetica, l’arte è già posta prima di essere dedotta, ed è facile allora articolare la petizione di principio in aporia. L’argomento pertanto è
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contemperando l’una e l’altra attitudine. Nell’assumere la prima attitudine il ricevente può essere indotto a scendere di grado e a considerare l’opera solo come
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Estetica alla valutazione dell’opera d’arte. Dopo la prima enunciazione di Moles, apparve subito stridente questo contrassegnare l’originalità di un’opera d
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Prima ancora che, suscitata dagli studi di telecomunicazione, nascesse tona teoria dell’informazione, la possibilità di interpretare l’opera d’arte
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In ordine di tempo la prima estetica della comunicazione (1934) è quella del Dewey, con la sua Arte come esperienza 32, anche se il titolo è ambiguo
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surrogare l’indagine prima sull’essenza. La confusione fra i due punti di vista può condurre alla mistificazione: ma d’altro lato, nell’estetica del Dewey
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generale in cui si determina l’intenzionalità tipica che è matrice dell’opera d’arte; questa, nella prima fase del processo creativo, nella
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costituzione d’oggetto, come prima fase del processo creativo.
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, e, prima ancora, nella fonologia, evidenzia il fatto irrecusabile di una scelta ristretta, per ogni lingua, di unità distintive rispetto al numero
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, anche se non sfocerà necessariamente in una poesia. Ma prima di esaminare brevemente i tentativi di captare la specificità della poesia attraverso un
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individuare la prima articolazione «nell’organizzazione delle forme e dei colori in seno all’esperienza sensibile (che, ovviamente, è già una funzione
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semantiche: si osserva che la prima strofe e la quarta formano cornice per il resto della poesia; la seconda e la terza trattano d’un presente che ha
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. Ma, proprio nella teorizzazione di Aristotele, la proliferazione delle quattro cause dal principio primo, dall’«o della causa prima, esibisce il
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Leibniz6: «ea ratio debet esse in aliquo Ente reali seu causa»; una causa prima deve esistere e, come ratio o causa ultima (suprema), Leibniz conclude
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, prima di passare oltre, rilevare un sintomo chiarissimo: il tentativo di assimilare il principio di ragione sufficiente al principio di identità o di
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individuali — e sociali — l’evento prima e durante il suo svolgimento: la ricerca delle cause preleva l’evento a ciclo chiuso. Perciò la prima appartiene all
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Indubbiamente già nella prima formulazione data da Marx e Engels nella Ideologia tedesca, il realismo paralizzava la dialettica, la concezione
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