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dialettizzazioni perciò non riguardano l’opera in sé, ma il modo col quale avviene la recezione da parte dello spettatore ricevente.
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predetermina (o si crede di potere predeterminare) come avanzando le frontiere del presente. Perciò non è che si creda solo al presente, perché si è perso la
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sacralizzazione che riceve, e perciò qualsiasi oggetto può diventarlo, come qualsiasi comportamento risultarne mitificato. L’investitura a feticcio è dunque una
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morta la stessa progettazione del design. Perciò il rapporto col design, della pop-art, è strumentale non dialettico: mentre è sicuramente dialettico
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della civiltà) l’arte cessa di rappresentare un’attività centrale» 13. Perciò il concetto della morte dell’arte non può isolarsi dal sistema di
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Perciò qualsiasi ricognizione si faccia, in quel secolo fatidico per la fotografia e per la pittura che fu l’Ottocento, fotografia e pittura si
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creativo, che abbiamo chiamata costituzione d’oggetto. E perciò il fenomeno così isolato non dà parallelamente, rispetto a ciò che abbiamo chiamato
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Perciò era naturale che l’autentica fotografia fin dal principio, e sempre di più, non appena la disponibilità di un materiale più sensibile e il
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semanticamente unidirezionale. Perciò non si è snaturato il senso di reportage che deve sempre trasmettere la fotografia o la sequenza filmica per
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epifania, e perciò individuano due livelli diversi del pensiero. Giustamente nota allora Starobinski a proposito di Leo Spitzer: «una volta che le opere d
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‘ Freud arrivava a conclusioni che con tutta probabilità derivavano dalle analisi di se stesso e che perciò sono di grande importanza per lo studio
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filologia intesa nel senso più vasto e antropologicamente umanistico; è perciò comune a tutte le arti, e particolarmente da considerare per le opere d’arte
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storicamente le modalità di questa recezione ogni volta che si produca. E riportandoci perciò dalla riduzione fenomenologica alla intenzionalità del
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’«et» a ego e non ad Arcadia, e sottintendendo perciò un verbo al passato invece che al presente, come esigerebbe la grammatica latina. Questo, secondo
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è due volte impensabile al di fuori della coscienza, al momento della sua creazione e al momento della sua epifania in un’altra coscienza: e perciò
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, potendo essere dedotta anche e soltanto dall’atto o serie di atti con cui veniva formulata, è, perciò appunto, inserita nella storia; mentre la sua
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o comunque contenere un messaggio. Ma parlare di messaggio, è porre al tempo stesso la necessità di decifrarlo. Si domanda perciò in seconda istanza
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strumentali rispetto alla presenza che l’opera d’arte realizza. Occorre perciò l’esame di che cosa sia e in che cosa consista un messaggio.
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struttura. Perciò il punto di partenza è in funzione del punto di arrivo. Non si invia un messaggio se almeno non si spera che possa essere raccolto e
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’immagine, a rendere astante un’immagine. Perciò, se l’opera d’arte è messaggio, è messaggio d’una natura assolutamente particolare, in quanto messaggio
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messaggio è ciò che serve a modificare il comportamento di chi lo riceve 23, e perciò, nel messaggio, quel che conta, non è la sua lunghezza, ma quel che
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d’arte convoglia e trascina con sé, come una placenta, dalla sua nascita. Perciò l’opera d’arte non è un messaggio, ma contiene infiniti messaggi
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perciò ad un passato, anche se prossimo o recentissimo. Tale è il caso dei commentatori in TV a una partita di calcio o di boxe. Egualmente, se vedo una
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. Il giro mentale con cui perciò il Morris designava il segno estetico (idest, le opere d’arte) come apprezzatore, era quanto doveva poterlo fare
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infatti, che ha incentrato la sua estetica, fin dalla sua prima opera, sulla struttura simbolica dell’arte, e che perciò guarda all’opera d’arte dalla
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del linguaggio artistico, e perciò resuscitando lo stile.
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Ma noi vogliamo offrire una riprova delle precedenti deduzioni cambiando di livello, e mettendoci perciò da un punto di vista psicologico e da un
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Nella semiosi, perciò, non si postula un cambiamento di sostanza dell’oggetto, ma è il percepito che assume una diversa struttura: la quale, in
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comunicazione neppure per chi la prova: c’è astanza, non comunicazione. Perciò la percezione della frutta non è la prima articolazione del linguaggio
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d’arte o non più sarebbe tale o sarebbe diversa, in quanto che l’opera d’arte è un tutto in cui tutte le parti si tengono a vicenda, e perciò anche i
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Perciò se tutto fa sistema, nell’opera d’arte, perfino le parti non realizzate pienamente, la struttura per cui si rivela opera d’arte non sarà
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significante in un’unità significativa, unione inscindibile. Perciò nella musica si ha una fonetica, ed anche una fonologia, ma sui generis, in quanto che
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. Perciò, secondo certi filosofi-scienziati come il Reichenbach 19, il tramonto del determinismo, che la meccanica e la teoria della relatività hanno
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Perciò non facciamo una indebita estrapolazione, se vogliamo renderci conto fino a che punto, anche nel campo dell’azione umana, il principio di
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nell’opera dell’artista come creazione, nell’imperativo categorico come superamento della condizione umana solipsistica. Si prospetta perciò un
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verifica — ma solo attraverso la induttiva desunzione della motivazione. Le quantità che sono in gioco potranno perciò servire a identificare, in uno
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individuali — e sociali — l’evento prima e durante il suo svolgimento: la ricerca delle cause preleva l’evento a ciclo chiuso. Perciò la prima appartiene all
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Hegel, della storia. Ma la radice della dialettica non è nella storia, è nella logica: e perciò la dialettica passa a paradigma anche della storia
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giusto perciò configurarsi la dialettica della storia nella forma di una legge rigida paragonabile a quelle della meccanica classica; la dialettica
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