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nell’opera d’arte1, non sembrava possibile che lo spettatore-ricevente potesse configurarsi in modo diverso dal predetto: ché, se si autorizzava a
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abbiamo ravvisato la seconda, nell’Astrattismo prima e poi più specificatamente nell’Informale. Dopo di che chiaramente individuammo e nella pop-art e
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processo creativo, cosi come si è attuato nell’opera, può produrre, anche in una mente acuta come quella di Eco, che pure è stato fra i primi a
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’impressione che quella espressione gli ha fatto, ma nell’uno e nell’altro caso si mantiene su una base soggettivistica in cui l’antinomia resterà
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Ma proprio in questo fatto, di manifestarsi solo nell’hic et nunc d’una determinata coscienza, si dà l’attestato della sua particolarissima struttura
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alienazione, la quale, ripetiamo, è un epifenomeno rispetto alla perdita del futuro, è nell’alienazione della coscienza attuale al presente, che sta l
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Ma la pressione economica doveva interferire pesantemente nell’architettura moderna, più che in qualsiasi altra arte. Già lo stesso Wright, fiero
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già si scatenava nell’architettura americana del tempo e mutuando dall’architettura giapponese 10 la convenienza e l’adeguamento alla vita e ai bisogni
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. Come nell’architettura del Rinascimento tutto diveniva interno nella piramide ottica di cui il fuoco era l’occhio umano, nell’urbanistica moderna
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comunichi un’emozione al ricevente. Nel primo caso si perde la specificità dell’opera d’arte, nel secondo la si lascia in balia del ricevente: nell’un
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manifestazioni tipiche dell’epoca stessa. A questo punto viene allora il sospetto che, nell’ambito medesimo delle attività artistiche, ne rimanga invece
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, all’intruppamento nell’industria (al cui servizio, certo, si è messo il design), e quindi la rivalutazione dell’atto autonomo con cui l’individuo si
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per attribuire loro la responsabilità della fase a-semantica imperniata nell’Astrattismo e nell’Informale: l’opposizione non si stabilisce fra
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finite, e precisamente nel senso in cui l’opera si consuma praticamente nell’immediatezza del presente, diciamo pure gastronomicamente, e cioè nel
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proprio perché, se non si rifaceva al passato, insisteva sull’hic et nunc e solo nell’hic et nunc della integrazione dello spettatore.
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Ora, la prima e fondamentale caratteristica di questa recezione dell’opera d’arte, appare proprio nell’evidenza che, al suo apparire come fenomeno
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A questo punto è solo snobistico — ha osservato Garroni27 — considerare l’avanguardia nell’ambito di un'élite e solo in quell’ambito, quasi novità
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caratterizzata da una lenta sostitutuzione dell’attitudine del fotografo a quella fondamentale dell’artista. È questa sostituzione che ha immesso nell’artista
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Nell’autore l’atto simbolico della costituzione di oggetto si esaudiva e si esauriva nella formulazione d’immagine, ma nel ricevente le eventuali
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rampicante che per suo conto ricopre la parete. La storia dell’architettura gotica dimostra benissimo anche questo, perché dove, nell’Italia Centrale
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un’astanza, non esclude certamente, come abbiamo già lungamente spiegato in antecedenza, che un messaggio o vari messaggi possano essere contenuti nell
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La ricerca di tali messaggi insiti o collaterali nell’opera risente naturalmente di tutte le incertezze e i possibili capovolgimenti che la ricerca
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alla rottura di un solo anello, né l’opera d’arte, con questo riportata nell’alto mare di una decodificazione imperfetta o irrealizzabile, risultarne
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’arte alla storia, ma solo vogliamo sottolineare che, se non sono tenute nell’ambito che ad esse strettamente compete, e con la coscienza sempre desta
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Ma, considerare isolatamente nell’opera d’arte il monumento storico, non può voler dire di essere autorizzati a trattarla come e solo un monumento
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’opera d’arte, realizzando una presenza, che nell’attimo medesimo si distingue in modo radicale dalla presenza che realizza il fenomeno, pone il
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Per quanto, infatti, la caratteristica di monumento storico competa inscindibilmente all’opera d’arte, è indubbio che, intenzionando nell’opera d
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Per cui «l’istituzione della verità nell’opera [d’arte], è il prodursi d’un tale esistente [di una tale realtà] che non era prima e mai sarà più in
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A questa obbiezione vale allora contrapporre che proprio nell’ambito di due sistemi opposti di pensiero, quali l’ontologismo di Heidegger e il
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contemperando l’una e l’altra attitudine. Nell’assumere la prima attitudine il ricevente può essere indotto a scendere di grado e a considerare l’opera solo come
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il messaggio non sembra che ci sia nulla nell’opera d’arte, in qualsiasi opera d’arte, che non possa essere messaggio. Ma il messaggio non è in sé e
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Senonché avviene qui un capovolgimento, perché quel tasso di disordine che caratterizza l’entropia di un fenomeno diventa, nell’informazione, l
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Non diversa ambiguità sorge nell’applicazione delle due coppie di opposti o presentati tali, originalità — ridondanza e informazione —significato.
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, quanto valutare l’utilità che si può trarre, e a maggior ragione la legittimità, nell’applicare queste coppie di concetti alla analisi della struttura e
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nell’ambito storico in cui nacque. Non fondano il giudizio di valore, ma sono indici di cultura.
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Si ha allora una inversione completa dei caratteri costitutivi dell’opera d’arte e del messaggio. Nell'opera d’arte l’essenza è data dal costituirsi
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’essenza del messaggio sta nell’informazione, non nel mezzo usato per trasmetterla, per quanto si produca in presenza (voce, scritto, o qualsiasi altro
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che erano culminate (1923) nell’opera di Ogden e Richards, The Meaning of Meaning.
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fotografia rispetto alla cosa fotografata 38. Come dunque l’apprezzatore doveva riporre l’opera d’arte tutta dalla parte del ricevente, così nell’iconicità
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già si è detto 50, riuscirà ad esplicitare, mantenendosi nell’area empirica da cui si prefigge di non sconfinare, in che cosa consiste il sui-generis
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’estetica, in area esclusivamente empirica, proprio nella sua novità maggiore, nell’aver fatto confluire la semantica nella fenomenologia, e più
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L’autorità degli analisti convince anche di più, crediamo, che ove si voglia cogliere nell’opera d’arte, che sia poesia o architettura, il messaggio
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Perciò se tutto fa sistema, nell’opera d’arte, perfino le parti non realizzate pienamente, la struttura per cui si rivela opera d’arte non sarà
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. Piuttosto, l’unione inscindibile che nella parola è offerta dal nesso significante-significato, nell’opera d’arte si produce fra i mezzi che sono tramite
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inavvertito, e se, come principio, si localizzava di volta in volta, a cominciare da Talete, nell’acqua o nell’aria o nel fuoco o nella terra o in tutti questi
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priori) di interpretazione dell’esistente, l’uno sottratto al tempo, l’altro espressione diretta, nell’irreversibilità, della temporalità, non
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nell’opera dell’artista come creazione, nell’imperativo categorico come superamento della condizione umana solipsistica. Si prospetta perciò un
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Fra mimesi e catarsi, fra forma e contenuto, come fra sentimento e forma, che sono tre fra tante antinomie emerse di volta in volta nell’analisi dell
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risulteranno apparenti e non omogenee, e l’intreccio di intenzionalità, la cui motivazione è da ricercarsi in primo luogo nell’individuo avanti che nelle forze d
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se questo va dedotto da passi sparsi nelle varie opere e nell’epistolario, soprattutto in rapporto all’arte e alla letteratura.
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