Le due vie
quanto l’opera che ne sarà uscita, avendo rinunciato a quell’extra omnes che l’opera d’arte intima rispetto alla propria identità, ha necessariamente
Pagina 104
Le due vie
Giunti a questo punto non sarà azzardato affermare che tutte le antinomie cui ha dato luogo il pensiero sull’arte derivano da una confusione fra i
Pagina 11
Le due vie
’impressione che quella espressione gli ha fatto, ma nell’uno e nell’altro caso si mantiene su una base soggettivistica in cui l’antinomia resterà
Pagina 11
Le due vie
struttura che lo fa tale, e la possibilità in generale che la coscienza ha di accedervi.
Pagina 11
Le due vie
Questa tendenza all’integrazione all’opera ha assunto ormai, nella nostra civiltà, una prevalenza indiscutibile, al punto che anche quei settori
Pagina 112
Le due vie
L’individuazione del tema spaziale ha sempre rappresentato il momento cruciale in cui viene a schiudersi, come si schiude l’uovo e nasce il pulcino
Pagina 115
Le due vie
Naturalmente questa insoddisfazione, che colpisce l’architettura come esterno non realizzato, porterà e ha portato invece ad una intensificazione
Pagina 119
Le due vie
, che è facile desumere pur da un confuso contesto vitale come il nostro. Mai epoca ha conosciuto infatti più miti laici della nostra, e dove tutto
Pagina 120
Le due vie
delle macchine, iniziò con l’illuminismo, ed Argan l’ha visto assai bene, come ha visto bene che l’emergenza delle ideologie designa la secolarizzazione
Pagina 126
Le due vie
Alla definizione dell’arte come metafora epistemologica, che ha proposta Eco; «vale a dire che, in ogni secolo, il modo in cui le forme dell’arte si
Pagina 127
Le due vie
’informale non ha programmato in una poetica espressa, ma oscuramente e di getto perseguiva, veniva anche ad opporsi all’Astrattismo geometrizzante ma
Pagina 128
Le due vie
suo tempo. «Tenendo presente — ha osservato Piero Rafia — il criterio di importanza gerarchica con cui nel suo sistema tutte le attività culturali si
Pagina 132
Le due vie
fotografia e pittura. O la fotografia è stata intesa come superiore, nella riproduzione del reale, alla pittura, e allora ha provocato (e tuttora provoca, in
Pagina 137
Le due vie
proiezione nel tempo. «Ammettiamo bene — ha detto Sanguineti 26, in possesso di tutte le credenziali per attestarlo — che, in un senso, le avanguardie sono
Pagina 139
Le due vie
A questo punto è solo snobistico — ha osservato Garroni27 — considerare l’avanguardia nell’ambito di un'élite e solo in quell’ambito, quasi novità
Pagina 140
Le due vie
caratterizzata da una lenta sostitutuzione dell’attitudine del fotografo a quella fondamentale dell’artista. È questa sostituzione che ha immesso nell’artista
Pagina 149
Le due vie
d’oggetto — ora l’artista moderno nella sua elaborazione arriva all’oggetto, ha per termine finale l’oggetto, di fronte al quale eccita lo spettatore
Pagina 149
Le due vie
A questa constatazione sembra tuttavia opporsi l’analisi che Barthes 6 ha fatto dell’immagine fotografica, come fotografia, e dell’immagine
Pagina 152
Le due vie
E cioè il suono fotografato ha subito un’evoluzione simile a quella dell’oggetto visivo, in quanto che dallo scrupolo iniziale di registrazione come
Pagina 154
Le due vie
posizioni si sono deteriorate e una situazione completamente nuova ha dilagato in tutte le arti, ha obbligato a riproporsi anche il problema della fotografia
Pagina 155
Le due vie
simbolico, dalla parte del ricevente, ha corso solo per il ricevente e non tocca l’opera, che viene fatta ridiscendere a fenomeno in cui si accentua o si
Pagina 16
Le due vie
ha lo stesso fenomeno di una-versione pedissequa dell’oggetto, che non è presentito nell’imminenza con la quale lo introduceva il Caravaggio, e, sulla
Pagina 167
Le due vie
all’analisi del terzo strato, analisi che egli ha chiamato, rinfrescando un vecchio termine, iconologica, non è più sufficiente l’armamentario
Pagina 181
Le due vie
Platone può essere tradotta in una di Aristotele: questa equivalenza resta alla base del posto paritetico assegnato ai due nell’affresco famoso, non ha
Pagina 187
Le due vie
al fenomeno, quella che indaga la sua struttura formale, poiché il fenomeno non ha forma ma conformazione.
Pagina 20
Le due vie
come lo schiudersi stesso, la messa in opera della verità (nella particolare accezione ontica non logica che verità, come essere, ha in Heidegger).
Pagina 21
Le due vie
fin qui [sulla realtà esistenziale]. L’efficienza dell’opera non ha niente di un effetto. Si fonda nel mutamento che avviene nell’opera dell’esistente
Pagina 21
Le due vie
esistenziale, la realtà dell’arte, anche se per lui ha per contenuto il rispecchiamento della realtà esistenziale, come una realtà affievolita, anzi può
Pagina 22
Le due vie
Nelle due ultime attitudini l’opera d’arte ha dunque subito, nella coscienza del ricevente, una valutazione che finora non si era incontrata, e cioè
Pagina 29
Le due vie
devono riscontrare certi dati requisiti — tale struttura ha senso solo in vista della informazione che col messaggio si vuole trasmettere.
Pagina 30
Le due vie
L’esempio ha dunque chiarito un punto fondamentale, e cioè quella oscura «intelligenza di se stessa» a cui deve l’opera d’arte l’apparente
Pagina 32
Le due vie
la lettura del messaggio segreto, è intervenuto un successivo atto che ha isolato certi elementi, precedentemente costituiti in codice, e li ha
Pagina 32
Le due vie
Ma Eco, che soprattutto ha teorizzato quest’ultima 25, è stato controbattuto da Garroni 26> che ha osservato, analizzando i testi fondamentali di
Pagina 34
Le due vie
teoria medesima ha suscitato, perché indizia l’impossibilità di risolvere i problemi di fondo della semantica sulla base positivistica su cui si regge
Pagina 35
Le due vie
Infine, comunicazione si ha solo per quel che non si produce in presenza o, pur se si produce in presenza, deve essere interpretato, riferendosi
Pagina 37
Le due vie
Si ha allora una inversione completa dei caratteri costitutivi dell’opera d’arte e del messaggio. Nell'opera d’arte l’essenza è data dal costituirsi
Pagina 37
Le due vie
l’esempio del Partenone, giudica che il Partenone «ha una consistenza estetica soltanto in quanto diviene esperienza di un essere umano». Dove si vede
Pagina 38
Le due vie
, il pensiero sull’arte. Ma ai fini di questo studio è necessario polarizzare l’esame a tre aspetti abbastanza recenti che questo indirizzo critico ha
Pagina 38
Le due vie
varietà di significati, ha preteso che sia univoca e di lì ha sviluppato la sua teoria».
Pagina 39
Le due vie
Nella costituzione d’oggetto 3 si ha l’imposizione di un senso all’oggetto, arrestato, sospeso dal flusso esistenziale: ed è su questo percepito
Pagina 58
Le due vie
no, contiene, si dovrebbe risalire alla specificità stessa dell’opera, per cui è opera d’arte e per cui ha un valore insostituibile per la coscienza.
Pagina 60
Le due vie
possiamo ritrovarla in una costruzione che non ha nulla a che fare con l’architettura, e che, come unico termine comune con quest’ultima, ha la tettonica, in
Pagina 68
Le due vie
del Palladio che è sorta su un traliccio impressionante di numeri, dovrà essere individuato il tema spaziale che quella data architettura ha inteso
Pagina 73
Le due vie
A Heidegger, che a due riprese ha studiato questi testi fondamentali, dando infine un trattato del principio di ragione 9, non poteva sfuggire la
Pagina 77
Le due vie
’esistente 18. Infatti il principio di causalità ha potuto servire di base allo sviluppo delle scienze, solo fino a quando alla meccanica classica, di Galileo
Pagina 81
Le due vie
«Il più importante nuovo risultato della fisica atomica — ha affermato Heisenberg 28 — è stato il riconoscimento della possibilità di applicare
Pagina 84
Le due vie
Ma il principio di causalità, seppure rappresenti lo scheletro stesso, il paradigma su cui si articola il sapere scientifico, non ha solo campo di
Pagina 85
Le due vie
deduce dalla conseguenza dell’atto stesso, in quanto che l’intenzionalità esiste anche se l’atto non ha sortito «effetto», perché l’interruttore era
Pagina 88
Le due vie
campo come in quello della storia dell’arte, sia pure intesa solo come storia dell’epifania dell’opera d’arte, questa vivificazione ha avuto tanto
Pagina 94
Le due vie
Si sa che questa sicurezza è naufragata irremissibilmente per la scienza, che ha dovuto assumere come base la probabilità statistica al posto dell
Pagina 95