Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Le due vie

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Brandi, Cesare 50 occorrenze

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quanto l’opera che ne sarà uscita, avendo rinunciato a quell’extra omnes che l’opera d’arte intima rispetto alla propria identità, ha necessariamente

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Giunti a questo punto non sarà azzardato affermare che tutte le antinomie cui ha dato luogo il pensiero sull’arte derivano da una confusione fra i

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’impressione che quella espressione gli ha fatto, ma nell’uno e nell’altro caso si mantiene su una base soggettivistica in cui l’antinomia resterà

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struttura che lo fa tale, e la possibilità in generale che la coscienza ha di accedervi.

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Questa tendenza all’integrazione all’opera ha assunto ormai, nella nostra civiltà, una prevalenza indiscutibile, al punto che anche quei settori

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L’individuazione del tema spaziale ha sempre rappresentato il momento cruciale in cui viene a schiudersi, come si schiude l’uovo e nasce il pulcino

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Naturalmente questa insoddisfazione, che colpisce l’architettura come esterno non realizzato, porterà e ha portato invece ad una intensificazione

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, che è facile desumere pur da un confuso contesto vitale come il nostro. Mai epoca ha conosciuto infatti più miti laici della nostra, e dove tutto

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delle macchine, iniziò con l’illuminismo, ed Argan l’ha visto assai bene, come ha visto bene che l’emergenza delle ideologie designa la secolarizzazione

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Alla definizione dell’arte come metafora epistemologica, che ha proposta Eco; «vale a dire che, in ogni secolo, il modo in cui le forme dell’arte si

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’informale non ha programmato in una poetica espressa, ma oscuramente e di getto perseguiva, veniva anche ad opporsi all’Astrattismo geometrizzante ma

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suo tempo. «Tenendo presente — ha osservato Piero Rafia — il criterio di importanza gerarchica con cui nel suo sistema tutte le attività culturali si

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fotografia e pittura. O la fotografia è stata intesa come superiore, nella riproduzione del reale, alla pittura, e allora ha provocato (e tuttora provoca, in

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proiezione nel tempo. «Ammettiamo bene — ha detto Sanguineti 26, in possesso di tutte le credenziali per attestarlo — che, in un senso, le avanguardie sono

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A questo punto è solo snobistico — ha osservato Garroni27 — considerare l’avanguardia nell’ambito di un'élite e solo in quell’ambito, quasi novità

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caratterizzata da una lenta sostitutuzione dell’attitudine del fotografo a quella fondamentale dell’artista. È questa sostituzione che ha immesso nell’artista

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d’oggetto — ora l’artista moderno nella sua elaborazione arriva all’oggetto, ha per termine finale l’oggetto, di fronte al quale eccita lo spettatore

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A questa constatazione sembra tuttavia opporsi l’analisi che Barthes 6 ha fatto dell’immagine fotografica, come fotografia, e dell’immagine

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E cioè il suono fotografato ha subito un’evoluzione simile a quella dell’oggetto visivo, in quanto che dallo scrupolo iniziale di registrazione come

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posizioni si sono deteriorate e una situazione completamente nuova ha dilagato in tutte le arti, ha obbligato a riproporsi anche il problema della fotografia

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simbolico, dalla parte del ricevente, ha corso solo per il ricevente e non tocca l’opera, che viene fatta ridiscendere a fenomeno in cui si accentua o si

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ha lo stesso fenomeno di una-versione pedissequa dell’oggetto, che non è presentito nell’imminenza con la quale lo introduceva il Caravaggio, e, sulla

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all’analisi del terzo strato, analisi che egli ha chiamato, rinfrescando un vecchio termine, iconologica, non è più sufficiente l’armamentario

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Platone può essere tradotta in una di Aristotele: questa equivalenza resta alla base del posto paritetico assegnato ai due nell’affresco famoso, non ha

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al fenomeno, quella che indaga la sua struttura formale, poiché il fenomeno non ha forma ma conformazione.

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come lo schiudersi stesso, la messa in opera della verità (nella particolare accezione ontica non logica che verità, come essere, ha in Heidegger).

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fin qui [sulla realtà esistenziale]. L’efficienza dell’opera non ha niente di un effetto. Si fonda nel mutamento che avviene nell’opera dell’esistente

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esistenziale, la realtà dell’arte, anche se per lui ha per contenuto il rispecchiamento della realtà esistenziale, come una realtà affievolita, anzi può

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Nelle due ultime attitudini l’opera d’arte ha dunque subito, nella coscienza del ricevente, una valutazione che finora non si era incontrata, e cioè

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devono riscontrare certi dati requisiti — tale struttura ha senso solo in vista della informazione che col messaggio si vuole trasmettere.

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L’esempio ha dunque chiarito un punto fondamentale, e cioè quella oscura «intelligenza di se stessa» a cui deve l’opera d’arte l’apparente

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la lettura del messaggio segreto, è intervenuto un successivo atto che ha isolato certi elementi, precedentemente costituiti in codice, e li ha

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Ma Eco, che soprattutto ha teorizzato quest’ultima 25, è stato controbattuto da Garroni 26> che ha osservato, analizzando i testi fondamentali di

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teoria medesima ha suscitato, perché indizia l’impossibilità di risolvere i problemi di fondo della semantica sulla base positivistica su cui si regge

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Infine, comunicazione si ha solo per quel che non si produce in presenza o, pur se si produce in presenza, deve essere interpretato, riferendosi

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Si ha allora una inversione completa dei caratteri costitutivi dell’opera d’arte e del messaggio. Nell'opera d’arte l’essenza è data dal costituirsi

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l’esempio del Partenone, giudica che il Partenone «ha una consistenza estetica soltanto in quanto diviene esperienza di un essere umano». Dove si vede

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, il pensiero sull’arte. Ma ai fini di questo studio è necessario polarizzare l’esame a tre aspetti abbastanza recenti che questo indirizzo critico ha

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varietà di significati, ha preteso che sia univoca e di lì ha sviluppato la sua teoria».

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Nella costituzione d’oggetto 3 si ha l’imposizione di un senso all’oggetto, arrestato, sospeso dal flusso esistenziale: ed è su questo percepito

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no, contiene, si dovrebbe risalire alla specificità stessa dell’opera, per cui è opera d’arte e per cui ha un valore insostituibile per la coscienza.

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possiamo ritrovarla in una costruzione che non ha nulla a che fare con l’architettura, e che, come unico termine comune con quest’ultima, ha la tettonica, in

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del Palladio che è sorta su un traliccio impressionante di numeri, dovrà essere individuato il tema spaziale che quella data architettura ha inteso

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A Heidegger, che a due riprese ha studiato questi testi fondamentali, dando infine un trattato del principio di ragione 9, non poteva sfuggire la

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’esistente 18. Infatti il principio di causalità ha potuto servire di base allo sviluppo delle scienze, solo fino a quando alla meccanica classica, di Galileo

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«Il più importante nuovo risultato della fisica atomica — ha affermato Heisenberg 28 — è stato il riconoscimento della possibilità di applicare

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Ma il principio di causalità, seppure rappresenti lo scheletro stesso, il paradigma su cui si articola il sapere scientifico, non ha solo campo di

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deduce dalla conseguenza dell’atto stesso, in quanto che l’intenzionalità esiste anche se l’atto non ha sortito «effetto», perché l’interruttore era

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campo come in quello della storia dell’arte, sia pure intesa solo come storia dell’epifania dell’opera d’arte, questa vivificazione ha avuto tanto

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Si sa che questa sicurezza è naufragata irremissibilmente per la scienza, che ha dovuto assumere come base la probabilità statistica al posto dell

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